È inquietante il legame tra politica e ‘ndrangheta emerso nel corso della missione della commissione Antimafia che si è conclusa oggi a Reggio Calabria”, affermano Nicola Pellicani e Walter Verini deputati Pd componenti della commissione. “Le audizioni hanno confermato un quadro criminale allarmante, con un forte radicamento delle cosche nel territorio, ma con una diffusione e una ramificazione di interessi in Italia e in tutto il mondo. Un’organizzazione capace di reinvestire gli enormi proventi del traffico di droga con investimenti nel settore economico e finanziario. In prefettura risultano 133 famiglie, raggruppate in 111 consorterie che possono contare su migliaia di affiliati.
L’azione di contrasto dello Stato alla criminalità - aggiungono Pellicani e Verini - attraverso il lavoro delle forze di polizia e della Dda, ha prodotto risultati molto rilevanti. È però necessaria maggior attenzione da parte delle istituzioni, anzitutto adeguando gli organici della Procura e degli Uffici giudiziari. Un passaggio essenziale per affermare il diritto dei calabresi di vivere in una società “più libera”, per assicurare in particolare il diritto al lavoro in una regione dove la disoccupazione giovanile supera il 50 per cento. In tal senso sono preziose le attività svolte dalle molteplici associazioni e cooperative sociali che offrono risposte concrete e incoraggianti per l’intera società calabrese. La fotografia scattata nel corso della missione restituisce comunque elementi davvero preoccupanti.
La Dda ha acceso un faro sul rapporto sempre più stretto tra criminalità e politica, anche alla luce dei numerosi Comuni sciolti per mafia nel corso degli anni: 71, alcuni sciolti più volte. Un record negativo al quale si aggiunge il commissariamento dell’azienda sanitaria, sciolta anch’essa per mafia, dove non viene approvato un bilancio da 7 anni, dal 2014 e non esiste una contabilità, se non orale per cui diventa impossibile anche ricostruire l’entità del buco milionario.
Agisce in un contesto così difficile Maria Teresa Fragomeni, sindaca di Siderno da poco eletta in un Comune più volte sciolto e già oggetto di intimidazioni. Da lei è arrivato un messaggio davvero positivo per la rinascita della Calabria. All’orizzonte - concludono Pellicani e Verini - ci sono importanti sfide, a partire dagli investimenti previsti per il Pnrr, risorse preziose che non possono finire nelle mani della criminalità.