“L’Europa deve proseguire nel cammino di rafforzamento della propria unità, e del proprio peso politico, per contribuire in modo decisivo all’obiettivo del cessate il fuoco e alla costruzione della pace in Ucraina. Per questo è importante trarre stimolo dagli esiti della conferenza sul futuro dell’Europa e lavorare al disegno della Conferenza Europea, fino al superamento del meccanismo del diritto di veto che rischia di compromettere la capacità di risposta alle sfide di questo tempo. Tra queste c’è certamente quella energetica e climatica; la guerra non ha cancellato ma al contrario reso ancora più evidente l’urgenza di perseguire la strada dell’autonomia energetica e della transizione ecologica dell’Europa, in primis affrancandosi dalla dipendenza dal gas russo e in prospettiva dalle fonti fossili”.
Lo ha dichiarato in diretta su Radio Immagina l’On. Chiara Braga, deputata e responsabile nazionale Transizione ecologica, Sostenibilità e Infrastrutture del PD.
“Servono risposte europee – ha proseguito l’esponente dem - a cui il nostro governo sta lavorando, a partire dall’imposizione di un tetto al prezzo del gas e alla definizione di stoccaggi comuni, per assicurare la sicurezza energetica e limitare gli impatti sull’economia di un aumento fuori controllo dei costi dell’energia. L’Italia si deve organizzare con fonti stabili, sicure e diversificate di gas e puntare su una forte accelerazione nella realizzazione delle energie rinnovabili che rappresentano una risposta immediata e realizzabile già nel breve periodo; di questo obiettivo si devono sentire investiti tutti i livelli istituzionali e il nostro sistema produttivo, che già oggi si orienta sempre di più verso investimenti in rinnovabili ed efficienza energetica. Questo significa anche razionalizzare e migliorare gli incentivi fiscali sulla riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente, che hanno funzionato e sostenuto in questi anni un settore fondamentale come l’edilizia”.
“L’impegno su questi temi significa agire rapidamente anche per fronteggiare l’emergenza siccità che sta colpendo il nostro Paese, su cui abbiamo nuovamente sollecitato il governo, per scongiurare danni non solo ambientali – ha concluso Braga - ma anche economici su molti settori, a partire da quello agricolo”.