“Abbiamo presentato una proposta di legge che interviene per normare l’utilizzo delle palestre scolastiche per attività sportive in orario extracurricolare. In realtà una norma in tal senso già esiste; il Miur indica che le palestre scolastiche devono essere concesse in orario extracurricolare alle società che operano sul territorio, ma nei fatti, in tantissime parti del Paese, questa norma viene disattesa in virtù dell’autonomia che i dirigenti scolastici esercitano, non secondo la norma prevista dal Miur. Questo genera degli scompensi clamorosi fra comuni anche limitrofi di uno stesso territorio e si viene a creare una situazione paradossale per cui palestre di scuole a 2 km di distanza vengono concesse o meno, in modo arbitrario. L’obiettivo della nostra proposta di legge è proprio quello di regolamentare questa situazione istituendo una legge quadro, partendo dal presupposto che i proprietari delle palestre scolastiche non sono i dirigenti scolastici ma i Comuni, e le Province per quanto riguarda le scuole superiori. Noi vogliamo che questa legge valga per tutta l’Italia e quindi dobbiamo, invertendo il principio, fare in modo che i dirigenti scolastici vengano svincolati da responsabilità individuali, in modo che Comuni e Province possano liberamente concedere le palestre alle associazioni che svolgono attività sportive in orario extracurricolare, anche quando la scuola è chiusa, o nei mesi estivi, in modo da creare una situazione più omogenea su tutto il territorio nazionale dando a ragazzi e associazioni sportive le stesse possibilità”. Lo dichiara Mauro Berruto, deputato dem e responsabile Sport della segreteria nazionale del Pd.