“Quest’estate l’agricoltura italiana è stata messa a dura prova da una siccità che non dobbiamo considerare un fenomeno da archiviare. Servono soluzioni sulla gestione del suolo e una vera e propria politica nazionale sull’acqua. Passi avanti sono stati fatti, ma non sono ancora sufficienti. Un’opportunità viene dal Pnrr che mette a disposizione 880 milioni con l’obiettivo di aumentare del 40% le fonti di irrigazione dotate di contatore. Dei 2 miliardi da investire in infrastrutture idriche, solo 350 milioni sono destinati a 20 grandi bacini. Troppo pochi, e comunque non c’è ancora nessun progetto. È necessario mettere a terra tutti i sistemi che permettono di non disperdere acqua, come l’irrigazione goccia a goccia, investire sulla digitalizzazione e sulla relativa formazione. Cruciale, poi, è puntare sulle coltivazioni che ottimizzano l’utilizzo di acqua selezionando le colture e promuovendo incentivi per l’adozione di pratiche agricole più sostenibili. Obiettivi ambiziosi che crediamo possano essere raggiunti, mettendo in campo tutti gli attori e migliorando il monitoraggio. Per questo condividiamo la necessità di istituire una cabina di regia nazionale presso Palazzo Chigi, che coinvolga i ministeri interessati, le Regioni, la Protezione civile, le autorità di distretto, i consorzi di bonifica, le associazioni di impresa, i gestori idrici ed energetici. Anche noi vogliamo la sovranità alimentare, ma per raggiungerla serve una nuova politica agricola lungimirante”.
Lo ha detto la deputata del Pd Antonella Forattini nel suo intervento oggi in Commissione Agricoltura della Camera.