A 44 giorni dall’alluvione arriva la nomina del Generale Figliuolo.
Hanno perso tempo prezioso per la ricostruzione in giochi di Palazzo, polemiche contro i sindaci, contro la Regione E-R, umiliando in alcuni passaggi le richieste di aiuto e di celerità che rappresentavano i territori in nome delle proprie popolazioni e del sistema produttivo.
I romagnoli non si dimenticheranno dei toni e dei modi con cui il Governo arriva a questa nomina, del cinismo istituzionale manifestato quando dicevano che il Commissario non fosse così urgente, che prima andavano trovate le risorse.
Non ci dimenticheremo quel “non siamo un bancomat!”.
Oggi finalmente arriva il nome del Commissario, essenziale alla ripartenza della Romagna e delle altre Regioni colpite seppur in misura minore.
Mentre il governo si è mostrato inadeguato alla gestione di fasi delicate come queste e incapace di creare condizioni di collaborazione nella filiera istituzionale del Paese perché troppo distratto dalla polemica politica e dai calcoli elettorali, oggi arriva un nome sul quale riponiamo fiducia e che ha già provato in una fase delicata come il Covid il suo senso dello Stato e la capacità di lavorare in sinergia con i Presidenti delle Regioni e i territori.
Ora manca l’altro elemento imprescindibile, ovvero le risorse, per dare avvio alla piena ricostruzione e al 100% degli indennizzi alle popolazioni colpite, cosa sulla quale vigileremo affinché il Governo non si rimangi quanto garantito nei primi incontri con i territori.
Buon lavoro quindi al Generale Figliuolo, agli amministratori e a tutto il sistema territoriale che insieme costruirá quella filiera istituzionale efficiente ed immediatamente operativa per rimettere in piedi la Romagna e tutti i territori colpiti da questo evento catastrofico.
Lo dichiara la deputata democratica Oided Bakkali