"Dopo un anno da quando ho depositato l’interrogazione al ministro della Protezione civile Nello Musumeci, i cittadini siciliani hanno la certezza di essere stati abbandonati al loro destino dopo i danni causati dal maltempo tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023. L’inefficienza della Regione Sicilia prima e il disinteresse del governo nazionale poi, hanno lasciato centinaia di persone senza alcun sussidio o ristoro. Abbiamo più volte segnalato come fossero inaccettabili i ritardi per la proclamazione dello stato di emergenza da parte della Regione e inadeguate le risorse messe a disposizione per i ristori dalla stessa. E oggi nella risposta di Musumeci alla mia interrogazione, abbiamo la prova di quanto pensavamo: per gli eventi del 2022 si è perso troppo tempo nel completare l’iter necessario, tanto da aver fatto venire meno il carattere di urgenza, mentre per gli eventi di inizio 2023 non sono stati ritenuti tali e gravi da giustificare l’estensione dello stato di emergenza nazionale. Un ennesimo schiaffo alla Sicilia da parte di questo governo fallimentare e a trazione settentrionale. Tutto sulle spalle di cittadini, agricoltori e imprenditori a cui era stato raccontato che un asse Palermo - Roma avrebbe fatto bene alla Sicilia". Così la deputata siciliana del Pd, Giovanna Iacono.