• 18/09/2024

Il Governo ha paura delle critiche e comprime la libertà di rappresentanza

“La maggioranza di centrodestra, dopo mesi di stop nelle commissioni, approva il DL sicurezza che interviene pesantemente su materie sensibili, con norme pericolose per l’impatto che possono determinare nel nostro ordinamento giuridico, anche per le limitazioni che possono esplicare su talune libertà fondamentali, nel campo del diritto penale, del diritto dell’immigrazione e del diritto penitenziario.”

Con questa norma il centrodestra illude i cittadini che aumenterà la sicurezza grazie all’aumento delle pene di alcuni reati con aggravanti le più fantasiose e inapplicabili come quella per i reati effettuati nelle “vicinanze” delle stazioni, come fosse meno grave di un reato compiuto in un parco, che non avrà nessun effetto come non lo ha avuto l’aggravante dei reati nei confronti dei medici e dei sanitari di un anno fa, come dimostrano le cronache di questi giorni o quelle dei reati compiuti dai minori con l’effetto Caivano.

In realtà è solo un grande bluff, con la volontà di creare una illusione ottica, di minacciare pene più gravi inapplicabili e quindi inefficaci, per far passare invece le vere norme liberticide: quelle che impediscono le manifestazioni, che trasformano i blocchi stradali in reati penali, (pensate alle manifestazioni dei trattori in Lombardia o quelle dei pastori sardi sul prezzo del latte), che spingono verso le manifestazioni violente nelle carceri, rendendola uguale alla non violenza e rendono possibile l’incarcerazione di mamme con bambini.

Si è deciso infatti di fare una norma ad hoc per una situazione che riguarda una decina di detenute madri con figli minori di un anno o incinte, per stabilire che non è più obbligatorio bensì facoltativo, il rinvio dell’esecuzione della pena (art. 15), violando così il bene superiore del minore e il suo diritto a nascere e vivere fuori dal carcere.

Per non parlare della distruzione della filiera della Canapa indiana che sarà, per i suoi utilizzi industriali e farmaceutici, importata dai paesi della Ue, nel furore ideologico del tutto sconnesso dalla realtà: aziende che producevano materie prime senza thc trasformate in produttori di sostanze da dipendenza.

Insomma è il decreto manifesto (per noi incostituzionale) di un governo che teme il dissenso e comprime la libertà di critica e di rappresentanza.” Così il deputato sardo del PD Silvio Lai.