"I comuni hanno già subìto un ingente taglio di spesa con la scorsa legge di bilancio che ha sottratto ai loro bilanci ben 250 milioni annui, con criteri di ripartizione penalizzanti per le amministrazioni che hanno progettato le opere e investito meglio le risorse del PNRR. Questo significa che i tagli sono stati più pesanti per chi ha costruito o sta costruendo ad esempio più asili nido, più case-famiglia o più infrastrutture sociali e si trova a dover fare i conti con una maggiore spesa corrente per fare funzionare questi servizi. E' del tutto evidente che un ulteriore taglio di spesa sarebbe insostenibile per gli enti locali alle prese con la necessità di garantire i servizi con bilanci sempre più ridotti e criticità accentuate dagli effetti dell’inflazione, dai costi energetici e dalla necessità di assistere i più fragili visto che il governo ha pensato bene di smantellare il reddito di cittadinanza". Lo scrive in una nota Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione bicamerale questioni regionali.
"Dopo il duro colpo dell'ultima legge di bilancio, il governo la smetta quindi di fare cassa sui comuni. Condividiamo le forti preoccupazioni espresse da Anci durante l'audizione alle Commissioni congiunte di Camera e Senato sul Psb. Gli enti locali hanno già dato. Il rischio è dover tagliare ulteriormente i servizi ai cittadini e non possiamo permetterlo". Così conclude Piero De Luca