Moda, automotive, design e cinema in crisi: manca politica industriale è emergenza occupazione
“Il Made in Italy, simbolo di eccellenza, creatività e tradizione, sta attraversando una delle fasi più critiche della sua storia. Settori fondamentali come moda, design e arredamento, automotive, cinema e audiovisivo, pilastri dell’economia e della cultura del nostro Paese riconosciuti a livello globale, sono in grave sofferenza. E i dati Istat di oggi, che evidenziano stime di crescita del Pil dimezzate, aggravano ulteriormente una situazione già fortemente compromessa.
Le vendite nel legno-arredo, nella moda e nel design registrano contrazioni significative, sia sul mercato interno che su quelli esteri. L’automotive vive un anno nero, con un calo drammatico dei fatturati e tagli occupazionali che, solo nell’indotto, colpiscono un’azienda su tre. Anche l’industria cinematografica e audiovisiva è in crisi, con migliaia di lavoratori a rischio a causa dell’incertezza generata dal governo, che sta compromettendo le nuove produzioni.
Questa situazione non può essere imputata esclusivamente alle sfide globali. È evidente l’assenza di una politica industriale efficace e la mancanza di una visione strategica da parte del governo Meloni, che lascia le imprese prive del supporto necessario per affrontare le difficoltà e non mette in campo nessun tipo di nuovi ammortizzatori sociali. Il Made in Italy non è solo un settore economico, ma il cuore della nostra identità e la chiave del prestigio italiano nel mondo.
È necessario un intervento tempestivo e deciso per invertire la rotta e rilanciare i settori strategici del Paese. Sono in gioco il futuro di milioni di lavoratori e il valore inestimabile che il Made in Italy rappresenta a livello internazionale. L’Italia non può permettersi di perdere questa battaglia”.
Così in una nota i capigruppo democratici nelle commissioni Bilancio, Attività produttive, Lavoro e Cultura della Camera, Ubaldo Pagano, Vinicio Peluffo, Arturo Scotto e Irene Manzi.