“Apprendiamo con profonda preoccupazione la notizia del ritiro, annunciato dal presidente Donald Trump, degli Stati Uniti d’America dall’Unesco. Si tratta di una scelta grave, miope e profondamente ideologica, che rappresenta un ulteriore attacco al principio di multilateralismo su cui si fondano le relazioni internazionali e la cooperazione culturale globale. L’Unesco svolge un ruolo insostituibile nella tutela del patrimonio culturale dell’umanità, nella promozione del dialogo interculturale e nella valorizzazione della cultura come strumento di pace e comprensione reciproca – valori oggi più che mai essenziali in un mondo attraversato da nuove tensioni e conflitti. Le accuse rivolte all’Unesco appaiono non solo strumentale, ma profondamente lesive del lavoro imparziale e coraggioso condotto dall’Agenzia nel corso degli anni a difesa della diversità culturale e della memoria collettiva. Sarebbe importante e doveroso, a questo punto, conoscere con chiarezza la posizione del Governo italiano. Da che parte sta l’Italia? Riteniamo indispensabile una presa di posizione netta della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e del Ministro della Cultura, Alessandro Giuli. Ribadiamo il nostro sostegno pieno e convinto all’Unesco, alla sua missione e ai suoi operatori in tutto il mondo” così la capogruppo democratica in commissione Cultura alla Camera, Irene Manzi.