Musei: Manzi, Giuli chiarisca dimissioni componenti comitato Gnam

  • 10/10/2024

“Quanto accaduto in occasione della presentazione del libro di Italo Bocchino presso la Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, con conseguente dimissione di tre autorevoli membri del Comitato scientifico, è molto grave ed è l’ennesima dimostrazione di una gestione inadeguata e divisiva del nostro patrimonio culturale da parte del governo. Siamo di fronte a un uso strumentale delle istituzioni culturali, che dovrebbero restare spazi di confronto libero e pluralista, lontani da qualsiasi ingerenza politica.

Cultura: Pd, da Giuli solo parole, nessuna idea su azione Mic ma preoccupante conferma dei tagli

  • 08/10/2024

“Un performer più che un ministro. Oggi Giuli alla Camera avrebbe dovuto indicare la linea del ministero che è chiamato a guidare protettore, ha invece interpretato una performance per dimostrare al parlamento, e probabilmente a se stesso, di essere preparato. Tante parole su illustri del passato, nessuna parola concreta sulle politiche del governo. Forse ha male interpretato le ragioni per cui era stato convocato, ci aspettiamo che corregga rapidamente non vorremmo che, come ha fatto Sangiuliano, Giuli consideri il suo ruolo per ambizioni e carriere personali.

Manovra: Manzi, Giuli conferma tagli alla cultura e propone tassa di scopo sui biglietti dei musei

  • 08/10/2024

“Giuli vuole tassare i cittadini che vanno al museo. Ai tagli preannunciati da Giorgetti che peseranno sul ministero della cultura adesso spunta anche una nuova tassazione. Non ci sembra un buon inizio”. Così la capogruppo democratica in commissione Cultura alla Camera, Irene Manzi commenta l’audizione del ministro al parlamento nel corso della quale il neo ministro ha parlato esplicitamente di una tassa di scopo sui biglietti dei musei.

Cinema: Manzi, da Giuli parole becere, ingiusto schernire industria audiovisiva

  • 25/09/2024

Dal ministro Giuli arrivano parole becere. Denigrare uno strumento di politica industriale fondamentale come il tax credit vuol dire non comprendere l'importanza della filiera audiovisiva italiana. Il ministro non vuole ascoltare il grido d'allarme dei lavoratori del settore cinematografico oggi nello stallo completo. Evidentemente segue le orme del suo predecessore Sangiuliano non disposto al confronto e all'interlocuzione nei confronti del comparto e dei lavoratori del cinema, una delle industrie creative più importanti del Paese.