"Oggi non potevo che essere al fianco di Paola, Irene e Claudio Regeni, al processo contro i quattro militari egiziani accusati di avere sequestrato e torturato Giulio per nove giorni e nove notti fino ad ucciderlo.
Finora la ricerca della verità è stata ostacolata in ogni modo dalle autorità egiziane e solo grazie a una sentenza della nostra Corte costituzionale, adesso può andare avanti anche senza che sia stato possibile notificare gli atti agli imputati.
La famiglia Regeni potrà sempre contare sulla nostra vicinanza, su quella di tante associazioni e sulla scorta mediatica che non li ha mai lasciati soli. Siamo qui per Giulio, per tutti gli attivisti, gli oppositori e coloro che sono arbitrariamente detenuti in Egitto e per tutelare la dignità del nostro Paese". Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.
"Da anni gli oppositori di Putin spariscono, vengono imprigionati e uccisi in circostanze mai chiarite.
Aleksej Navalny è l'ultimo di questo macabro elenco manifestazione estrema delle ferocia di un regime dittatoriale.
Per questo era importante oggi manifestare vicinanza alla famiglia, a chi in Russia lotta per la libertà nonostante i rischi e a chi dalla Russia è stato costretto a scappare per mettersi in salvo, ma continua a combattere". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo a margine della fiaccolata in Campidoglio in memoria di Aleksej Navalny.
"Le elezioni europee di giugno sono elezioni in cui l'estrema destra ha molte aspettative e l'Italia è un punto di riferimento per le ultradestre d'Europa. Giorgia Meloni è infatti la leader dei Conservatori e riformisti, partito in cui sono confluite formazioni come Vox di Abascal, Reconquête di Zemmour, il Pis di Morawiecki e il Fidesz di Orbàn.
D'altro canto, il vicepremier Salvini non è da meno e sta nello stesso partito di Marine Le Pen e di Afd che, in Germania, vorrebbe promuovere una vera e propria pulizia etnica eliminando tutti i migranti, i richiedenti asilo e perfino i tedeschi di seconda generazione.
La vittoria di questa destra sarebbe la fine dell'UE. Ci troveremmo con una Unione Europea delle nazioni e degli egoismi, con un pericoloso sfaldamento delle istituzioni comunitarie.
L'Unione, così com'è, però, non funziona. Non funziona l'Europa intergovernativa, come abbiamo visto anche recentemente con la vicenda della direttiva contro la violenza sulle donne, ottima nella versione votata dal Parlamento e poi svilita nella versione approvata dal Consiglio. Non funzione perché l'unanimità impedisce di andare avanti. Non funziona perché l'UE che potrebbe essere un gigante è oggi irrilevante sul piano politico, come vediamo con i due conflitti in corso in Ucraina e in Medio Oriente.
Ursula Von Del Leyen dice di voler istituire il commissario alla difesa, ma a che serve se non c'è una politica estera comune? L'Ue del futuro deve avere una posizione autonoma rispetto alla Nato, non può più continuare ad andare a traino e a essere gregaria.
Per tutte queste ragioni, il Pse è l'unica alternativa all'ultradestra e deve promuovere un'Europa a due velocità che miri a una maggiore integrazione, rinunciando anche ad ambiti di sovranità, e che punti agli Stati Uniti d'Europa.
La pace è un obiettivo identitario dell'UE che negli ultimi anni è stato del tutto trascurato e disatteso, ma che non può che tornare prioritario. Per tanto dobbiamo unire le forze con chi chiede ora il riconoscimento dello Stato di Palestina: è Natanyahu a dire che sarebbe un regalo ad Hamas, ma questa posizione del governo più a destra della storia di Israele non può trovare sponde nei partiti progressisti. È il momento che l’UE dia concretezza alla formula “due popoli e due stati” riconoscendo la Palestina perché senza uno Stato palestinese non ci sarà pace né per i palestinesi né per gli israeliani". Lo ha dichiarato Laura Boldrini oggi intervenendo alla direzione nazionale del PD che si è tenuta oggi.
"La morte di Aleksej Navalny è la notizia peggiore per chi in Russia lotta per la libertà e la democrazia. È infatti chiaro a chiunque che la responsabilità di quanto accaduto ricada tutta sul governo di Mosca.
Navalny è l'emblema di cosa sia capace di fare Putin a chi osa contrapporsi al suo regime. Ma è anche il simbolo di chi, nonostante la persecuzione, la condanna a 19 anni di prigione, le torture e le durissime condizioni di detenzione, non si è mai arreso e ha continuato a battersi per una Russia davvero democratica.
Navalny è l'ennesimo oppositore del regime di Putin che muore in circostanze sospette e che, probabilmente, non saranno mai chiarite veramente". Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.
"Tutto il mio cordoglio alle famiglie delle vittime della tragedia sul lavoro accaduta oggi a Firenze nel cantiere per la costruzione di un supermercato.
Chiediamo che si faccia chiarezza prima possibile sulle cause del crollo. Ma bisogna fermare la strage: secondo l'Osservatorio Nazionale morti sul lavoro di Bologna sono 145 morti sul lavoro dall'inizio dell'anno. È la cifra di un'emergenza. Morire mentre si lavora è inaccettabile". Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.
"Io mi chiedo, Nordio va in giro a cercare caserme dismesse quando ci sono carceri, come quello di Arezzo, con intere sezioni chiuse per ristrutturazione da 14 anni, con fondi già stanziati e i lavori interrotti. Ottanta posti inutilizzabili su 120.
Com' è possibile? È possibile a causa di lungaggini burocratiche e trascuratezza.
Oggi ho constatato personalmente, durante una visita alla Casa circondariale di Arezzo, qual è la situazione della struttura.
Un grande sforzo della direzione, della Polizia penitenziaria e del personale che, insieme alle tante volontarie e ai tanti volontari, lavorano per offrire alle persone detenute i servizi e l'assistenza migliori possibili.
Ma la ristrettezza degli spazi, a fronte di una palazzina completamente chiusa, rende tutto più difficile e svilisce il ruolo di reinserimento nella società che la pena dovrebbe avere, come stabilito dalla Costituzione.
La cronica carenza di personale, poi, rende difficile la realizzazione di attività lavorative, educative e ricreative necessarie per una qualità della vita dignitosa e per potere guardare al futuro con speranza.
La cosa imperdonabile è che questo accade in un momento di grande sovraffollamento delle strutture penitenziarie italiane, mentre siamo già a 20 suicidi in carcere dall'inizio dell'anno.
Presenterò un'interrogazione parlamentare per chiedere chiarimenti e sollecitare una soluzione più rapida possibile". Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.
"Bene la Corte d'Appello di Roma che ha ribadito una cosa semplice ma importante, che in un paese civile dovrebbe essere ovvia: se in una famiglia ci sono due mamme, sulla carta d'identità dei figli va scritto "madre" per entrambe, se ci sono due papà, andrà scritto "padre" per tutti e due, se ci sono una mamma e un papà, si scriverà "madre" e "padre". O si usi in ogni circostanza "genitore”.
Il decreto voluto da Salvini quando era ministro dell'Interno non può cambiare la realtà delle famiglie italiane, non può cambiare il genere delle persone e non può discriminare i bambini perché figli di coppie dello stesso sesso.
Questa è “politica della discriminazione”: è perseguitare le cittadine e i cittadini rendendo loro la vita impossibile". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.
"Vergognosa la maggioranza che istituisce una commissione d’inchiesta sul covid per ringraziare i no vax del loro sostegno. L’intervento della deputata di FdI è stato pieno di menzogne a partire dall’affermazione che Conte e Speranza sono stati condannati in tribunale, quando invece c’è stata archiviazione con formula piena. La Lega e FI che erano al governo durante la seconda fase della pandemia e ne hanno condiviso le responsabilità, oggi votano a favore di questa Commissione d’inchiesta da usare come clava politica contro chi si è trovato a fronteggiare la peggiore crisi del secolo.
Un comportamento politico indegno". Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.
"Sono lieta che il prossimo 19 febbraio, insieme al sindaco di Livorno Luca Salvetti e all'assessora al Porto Barbara Bonciani, inaugureremo alla Camera dei Deputati la mostra fotografica “Il porto delle donne. Le donne nel settore portuale e marittimo perché no?”.
Una mostra a cui tengo particolarmente, parte dell'omonimo progetto, perché mette in evidenza come non ci sia più un lavoro a cui le donne non possano accedere. Anche il settore portuale, tipicamente riservato agli uomini, sta vivendo un'evoluzione che va nella direzione giusta: quella di riconoscere alle donne il ruolo che spetta loro.
Quella del porto di Livorno, in questo senso, è una storia di empowerment femminile con il 10% di presenza femminile. Per questa ragione ho voluto portare la mostra alla Camera dei Deputati perché la realtà livornese merita di essere raccontata e conosciuta.
Il progetto "Il porto delle donne" ha già ricevuto molti riconoscimenti e apprezzamenti tra cui quello del sindacato europeo dei Trasporti ETS, l'Associazione europea dei Porti privati Feport, l'Associazione Europea dei Porti – ESPO e di altri soggetti presenti a livello europeo e nazionale". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
La mostra fotografica sarà inaugurata il 19 febbraio alle 16.30 nella Sala del Cenacolo sita nel complesso di Palazzo Valdina e sarà visitabile fino al 23 febbraio.
"Finalmente dalla Camera parole chiare su Gaza. L'approvazione della richiesta del PD di un cessate il fuoco immediato, che invece la mozione del governo non proponeva, è una buona notizia.
Ora il governo si impegni a portare avanti quanto votato oggi a Montecitorio e cioè "a sostenere ogni iniziativa volta a perseguire la liberazione incondizionata degli ostaggi israeliani e a chiedere un immediato cessate il fuoco umanitario a Gaza al fine di tutelare l'incolumità della popolazione civile di Gaza, garantendo altresì la fornitura di aiuti umanitari continui, rapidi e sicuri all'interno della Striscia".
Basta morti civili, basta bombardamenti indiscriminati, basta evacuazioni di massa.
L'obiettivo è, comunque, la pace duratura e la convivenza in sicurezza di due popoli e due stati. Ma perché si possa parlare di due popoli e due stati è necessario riconoscere lo stato di Palestina. E su questo continueremo a insistere". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.
"Il piano di Benjamin Netanyahu per attaccare Rafah, l'ultima città ancora non distrutta nella striscia di Gaza, va fermato immediatamente.
A Rafah si sono rifugiate 1 milione e 700mila persone sfollate dal resto della Striscia e ora dovrebbero evacuare, ma dove? Parliamo di un territorio lungo appena 40 chilometri in cui la zona nord e quella centrale, con Gaza city, sono distrutte, gravemente danneggiate e completamente inagibili. L'Egitto ha blindato i suoi confini inviando a Rafah decine di mezzi di polizia e rafforzando la barriera. Da Gaza non si può scappare, non c'è alcuna via di fuga. Le persone sono in trappola, trattate come topi. Dopo 28mila morti, il 70 per cento donne e bambini, uccisi dai bombardamenti indiscriminati dell’esercito israeliano, attaccare Rafah significherebbe fare una carneficina. La comunità internazionale deve agire con più determinazione e impedire un'ecatombe. L'Italia, che vanta rapporti di amicizia con Netanyahu, cosa intende fare? Qual è la posizione di Meloni?". Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.
Quartapelle e Boldrini: promozione mortifica diplomazia italiana, impensabile che Tajani non fosse informato
“Noi ci dichiariamo non soddisfatte e francamente lo stesso dovrebbe essere per voi, se è vero che il ministro Tajani non era stato informato della promozione ad ambasciatore di rango di Mario Vattani, e forse era dell’idea che non doveva essere promosso. Avete scelto Vattani, un diplomatico che ha delle chiare idee fasciste che non ha mai rinnegato, in contrasto con quanto previsto dal dettato costituzionale. Questa scelta lede profondamente l'immagine del nostro Paese. L'intero resto del corpo diplomatico, per bocca del sindacato, ha detto chiaramente che questa nomina ‘è gravissima, mortifica la diplomazia italiana e prefigura il rischio che l'Italia venga rappresentata in paesi di primaria importanza da un funzionario indegno di ricoprire tale ruolo’. Se questi sono i criteri con cui vengono promossi i funzionari tanti auguri al nostro Paese. Soprattutto tanti auguri alle tante e ai tanti funzionari che in scienze e coscienza, ogni giorno, lavorano per il nostro Paese, ma che non hanno la fortuna né di far parte del cerchio magico della Presidente del Consiglio con parentela importante, né di avere militato in movimenti che tradiscono i valori della Costituzione”. Così la deputata dem Lia Quartapelle, vicepresidente della commissione Esteri, ha replicato oggi in Aula al viceministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Edmondo Cirielli, il quale ha risposto a un’interpellanza urgente sulla nomina di Mario Vattani ad ambasciatore di grado, di cui è prima firmataria e sottoscritta dai deputati Pd Laura Boldrini, Peppe Provenzano, Fabio Porta e Federico Fornaro.
“Dieci anni fa – ha detto Boldrini illustrando l’interpellanza - l'allora console Vattani si esibiva con il nome di ‘Katanga’ con il suo gruppo a una festa di Casapound, quelli che si definiscono fascisti, meritandosi l’appellativo di ‘fascio rock’. Tutto potevo immaginare tranne che a questo signore, che aveva disonorato il nostro Paese e il nostro corpo diplomatico, gli sarebbe stata affidato l'incarico di commissario dell'Italia per l'Expo di Osaka, che sarebbe salito di grado, promosso ambasciatore a vita dal governo Meloni, che avrebbe accompagnato la Presidente del Consiglio nei suoi incontri ufficiali in Giappone.
"Imbarazzante l'informativa del ministro Tajani sulla vicenda di Ilaria Salis. Niente più di un elenco delle normali attività di un'ambasciata quando un cittadino italiano è detenuto all'estero. Ilaria Salis, però, è stata portata in udienza in catene per diverse volte e l'ambasciata lo sapeva. Ma il ministro, in alcune interviste, ha sostenuto di averlo scoperto dalle immagini che tutti noi abbiamo visto. E su questo non ha dato spiegazioni. Com'è possibile che l'ambasciata sapesse di un trattamento così inumano e il ministro no? Non è stato informato? Sarebbe grave. Sapeva e ha ritenuto di non dover fare nulla? Sarebbe ancora più grave. Il garantismo a corrente alternata della maggioranza è preoccupante: garantisti con gli amici, manettari con gli altri". Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.
"Questa mattina ho depositato una proposta di legge per introdurre nel nostro codice penale un principio semplice: il sesso senza consenso è stupro.
La mancanza di consenso "quale libera manifestazione della volontà della persona e che rimanga tale e immutato durante l’intero svolgersi dell’atto sessuale" è alla base del riconoscimento della violenza sessuale, come stabilito dalla Convenzione di Istanbul, ratificata sia dal parlamento UE sia dal parlamento italiano.
All'indomani del deludente compromesso al ribasso fatto dal Consiglio Europeo sulla Direttiva Ue sulla violenza contro le donne e la violenza domestica, sta agli Stati membri fare quel passo in avanti che in Europa è stato bloccato da interessi nazionali e posizioni retrograde. Un vergognoso gioco fatto sulla sicurezza delle donne, sulla loro libertà e sulla loro dignità. E anche in sfregio alla volontà del Parlamento europeo che aveva approvato un testo molto più avanzato.
Mi auguro che la mia proposta di legge venga calendarizzata e discussa quanto prima, oltre che approvata con la più ampia maggioranza possibile. Altrimenti vorrà dire che il contrasto alla violenza sulle donne non è la priorità sbandierata da governo e maggioranza all'indomani degli stupri di gruppo di Palermo, Caivano e del più recente a Catania". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.
"Questa mattina, insieme ad alcune colleghe e colleghi del Pd abbiamo incontrato una delegazione di Medici Senza Frontiere di ritorno da Gaza. Ci hanno illustrato una situazione medico-sanitaria più che drammatica. Gli ospedali ancora funzionanti sono pochissimi e non c'è spazio dove mettere malati e feriti poiché non ci sono posti sicuri. I medici sono costretti ad operare i feriti a terra, non ci sono medicinali perché i convogli con gli aiuti non riescono a entrare, bloccati ai valichi dall'esercito israeliano. Tutto il nord della Striscia e il centro sono rasi al suolo, non c'è cibo e le persone sono costrette a bere acqua piovana perché i dissalatori sono solo al sud e sono insufficienti anche per quell'area.
Sono aumentati i casi di epatite A e dilaga la dissenteria, specialmente tra i bambini. MSF ci ha riferito che se continua così, si svilupperanno nuove epidemie più devastanti ancora.
Noi dobbiamo far sentire la nostra voce e chiedere al governo di fare di più per un cessare il fuoco immediato e perché gli aiuti entrino in maniera sufficiente. Interverrò oggi in aula per dire che va bene portare in Italia 18 bambini palestinesi per curarli, ma è evidente che è solo una piccolissima goccia in un mare di bisogni e di disperazione. Non ci si può fermare a questo: non basta". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.