"Putin conferma la sua natura di dittatore feroce e senza scrupoli che non si fa remore a massacrare 34 civili in un giorno di celebrazioni religiose. A Sumy si è consumata l'ennesima strage di innocenti senza che nessuno riesca davvero a fermare il capo del Cremlino.
Altro che trattative: Putin si prende gioco di Trump e del suo delirio di onnipotenza che gli faceva dire che avrebbe chiuso tutte le guerre in una settimana. Il Tycoon si sta dimostrando un dilettante, superficiale e arrogante, con consiglieri inadatti e senza alcuna esperienza politico-diplomatica. Un uomo che pensa di potere comprare tutto, anche la pace. Una tale amministrazione alla guida degli Usa è un problema per il mondo intero". Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
"Sulla carta di identità dei minori ci sarà scritto "genitore". La Cassazione ha messo fine a una forma di bullismo di Stato perpetrata per anni da Salvini, che impose "padre" e "madre", e da Meloni che ne ha fatto oggetto della sua propaganda politica. Anni passati a seminare odio contro qualsiasi famiglia fosse differente da un presunto modello di "famiglia tradizionale" in cui non rientrano neanche le loro, di famiglie.
Anni passati a rendere la vita impossibile a centinaia di bambini a cui lo Stato ha riconosciuto due mamme o due papà per il semplice gusto di farlo.
La Cassazione scrive nero su bianco che tutto questo è "irragionevole e discriminatorio".
Ora se ne facciano una ragione: esistono tanti tipi di famiglie e i documenti non possono ignorarlo". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
"E' di oggi la notizia della richiesta di archiviazione avanzata dai Pm di Milano nei confronti di due giovani accusati di uno stupro di gruppo. Per i due, però, è stato chiesto il rinvio a giudizio con l'accusa di Revenge porn. Si tratta di richieste, al momento, vedremo cosa deciderà il giudice.
Per entrambe le decisioni il tema fondamentale è il consenso della ragazza. Ed è proprio su questo che emerge una enorme confusione che rischia di danneggiare le vittime di stupro.
Secondo la Procura "non vi è in atti la prova che gli indagati, pur consapevoli dell'assunzione di alcuni drink alcolici da parte della ragazza, abbiano percepito, in modalità esplicita o implicita, la mancanza di una valida volontà" della ragazza "nel compiere gli atti sessuali". La stessa Procura, però, riconosce l'assenza di consenso della ragazza per la diffusione dei video relativi ai fatti. Da qui la richiesta di rinvio a giudizio per Revenge porn.
Il consenso non può valere a corrente alternata. Questo è solo l'ennesimo caso che rileva l'urgenza di una legge che chiarisca che senza esplicito consenso è stupro. In queste settimane è in discussione in commissione Giustizia della Camera una proposta di legge sul consenso a mia prima firma che introduce una definizione chiara e inequivocabile di "consenso". Mi auguro che si raggiunga un ampio sostegno da parte di tutte le forze politiche per arrivare presto ad approvarla in aula". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Coordinatrice dell'Intergruppo della Camera per le donne i diritti e le pari opportunità.
"Ho avuto oggi una lunga conversazione con Alessandra Ballerini, l'avvocata che si sta occupando del caso di Alberto Trentini, il cooperante italiano detenuto in Venezuela.
Dal 15 novembre Alberto è in una prigione venezuelana e da allora non si hanno più sue notizie. La famiglia è estremamente preoccupata e neanche il console italiano è riuscito a incontrarlo. Per altro, il nostro connazionale soffre di ipertensione e non sappiamo se stia ricevendo le cure necessarie.
Lo scorso 14 gennaio, insieme ai colleghi Peppe Provenzano, Fabio Porta, Gianni Cuperlo ed Enzo Amendola e con la collega Lia Quartapelle, abbiamo presentato un'interrogazione al ministro Tajani, ma non abbiamo ancora ricevuto alcuna risposta.
Mi unisco all'auspicio della famiglia Trentini chiedendo al governo italiano di fare tutto il necessario per riportare a casa Alberto, come ha fatto con Cecilia Sala.
Alberto Trentini è l'unico con la cittadinanza solo italiana, per quanto a nostra conoscenza, arrestato in Venezuela, ma ci sono anche altre sei persone con la doppia cittadinanza italo-venezuelana attualmente detenute nelle carceri del paese perché oppositori di Maduro. Il governo cerchi di aprire uno spiraglio anche sui loro casi". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
"Insulti sessisti, minacce, meme volgari: una tempesta social si è scatenata contro la presidente dell'Umbria Stefania Proietti. Perché se c'è una donna al vertice, allora la politica non esiste più: esistono solo il sessismo e la violenza.
Fa bene la presidente ad annunciare le denunce contro chi, in questi giorni, si è scagliato contro di lei con un odio che, purtroppo, conosciamo bene da molti anni.
Se pensano di fermare le donne in questo modo, si sbagliano di grosso: continueremo a fare politica, a impegnarci in ogni ambito, a ricoprire ruoli di vertice e di responsabilità ovunque.
E denunceremo perché l'odio non può restare mai impunito.
Tutta la mia solidarietà a Stefani Proietti: non sei sola". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
"Mentre il resto del mondo si stava preparando allo tsunami dei dazi di Trump, Meloni sembra essere stata colta di sorpresa. Il risveglio dal sogno di essere privilegiata agli occhi di Trump deve essere stato traumatico. Le borse crollano, Milano perde quanto per l'11 settembre, ma lei parla di inutile allarmismo e continua a ripetere che "non è una catastrofe". Sanchez in Spagna prepara un fondo da 14 miliardi di euro per le aziende colpite dai dazi e Meloni va in visita sulla Amerigo Vespucci. Lei è al governo, ma va al Tg1 a dire che le proposte devono arrivare dalle opposizioni. Un tentativo mal riuscito di capovolgere la realtà per nascondere il suo vuoto assoluto. Cosa risponde, ad esempio, ai produttori di olio e vino toscani che lanciano l'allarme per 3 miliardi di euro in fumo? Cos'ha da dire ai 50mila precari che lavorano in quel settore e che ora rischiano il posto di lavoro?". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
"I dazi posti da Trump contro l'Europa sono una iattura per l'Italia, per l'Europa e non solo. Questa visione di Trump secondo cui gli Usa sarebbero stati derubati per anni e oggi è il tempo della vendetta, oltre ad essere falsa, crea un pericoloso clima di ostilità.
Solo questo dovrebbe bastare per far ricredere Salvini che da settimane racconta contro ogni logica che i dazi sarebbero "un'opportunità". E Giorgia Meloni che pensava di porsi come pontiera tra gli Usa e l'Ue prenda atto che il suo amico Trump ha voltato le spalle all'Ue e all'Italia.
E quando Tajani in modo perentorio afferma davanti alle Commissioni Esteri e Difesa del Parlamento che i rapporti tra i paesi del cosiddetto occidente sono millenari e nessun presidente americano può metterli in crisi, non solo sbaglia storicamente, ma chiude gli occhi davanti ai mutamenti della realtà. Affermazioni così inopportune da suscitare giuste reazioni di esponenti delle opposizioni, inclusa la mia.
Il governo non neghi la realtà: Trump non è un partner affidabile, il suo obbiettivo è distruggere l'Ue a qualsiasi costo. E soprattutto il governo di destra non faccia il cavallo di Troia del presidente americano anteponendo gli interessi di parte a quelli dell’Italia e dell’Ue. Aprano gli occhi: è ora di trovare mercati alternativi davanti alla chiusura degli Stati Uniti". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
"Un sistematico traffico di esseri umani gestito da apparati dello stato tunisino, con compravendita di persone, torture, stupri, deportazioni: è il quadro drammatico che emerge dal rapporto “STATE trafficking” presentato oggi al Comitato diritti umani della Camera che presiedo. Il rapporto è stato realizzato da un gruppo di ricercatori che chiedono l’anonimato per motivi di sicurezza, con il supporto di Onborders, Border Forensics e l’associazione sugli studi giuridici sull’immigrazione (ASGI) riguardo alle costanti violazioni dei diritti dei migranti perpetrate dal regime dell'autocrate Kais Saied.
Secondo le testimonianze raccolte dai ricercatori, gli apparati militari e di polizia tunisini vendono i migranti subsahariani a soggetti libici che gestiscono centri di detenzione i quali a loro volta obbligano i migranti a chiedere un riscatto alle famiglie per la loro liberazione. Un commercio raccapricciante in cui le persone vengono vendute come se fossero schiavi. Questo fenomeno ha subito un crescendo da quando Saied pronunciò il suo famigerato discorso di odio, a febbraio 2023, parlando di "sostituzione etnica" che i migranti subsahariani starebbero compiendo ai danni della Tunisia. Da allora le violenze dei singoli cittadini, ma anche le persecuzioni di agenti governativi, sono aumentate esponenzialmente. Inoltre, secondo quanto denunciato da Asgi nel corso dell’audizione, le autorità tunisine sono direttamente responsabili della morte di centinaia di persone al largo delle coste del paese dove le motovedette, finanziate con fondi europei e italiani, provocano volutamente naufragi per ostacolare le partenze.
La Tunisia non può restare nell'elenco dei paesi sicuri. Non è un paese sicuro quello in cui vengono costantemente e sistematicamente violati i diritti umani.
Presenteremo un'interrogazione al governo per sapere se è a conoscenza di quello che il report denuncia e come intenda assicurarsi che le autorità tunisine di impegnino per reprimere un tale disgusto fenomeno". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
"Sara Campanella e Ilaria Sula avevano poco più di vent'anni e sono state uccise a coltellate in poche ore di distanza l’una dall’altra, da due uomini: un compagno di corso che da un anno assillava Sara e l'ex di Ilaria sono i presunti assassini.
Due femminicidi in appena tre giorni, già 17 nei primi tre mesi di quest'anno. Due giovanissime vite spezzate dall'incapacità di due uomini di gestire un "no", di accettare le scelte libere delle donne, la loro volontà di autodeterminazione.
Un dolore profondo ad ogni notizia, la consapevolezza che le donne rischiano letteralmente la vita ogni giorno e che la repressione non basta. Non serve istituire nuovi reati e alzare le pene se non si lavora sulla prevenzione. Quando la pena arriva, una donna è già morta. E dare l'ergastolo al femminicida non ne fermerà altri.
Serve educazione all'affettività e alle relazioni, serve insegnare ai giovani e alle giovani che il possesso non è amore, che la violenza non è amore, che l'ossessione non è amore. Non si può più rimandare, per motivi ideologici del governo, l’inizio di una vera e propria rivoluzione culturale a partire dalle scuole". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Coordinatrice dell'Intergruppo della Camera per le donne i diritti e le pari opportunità.
"Se l'Italia rispetta ancora, come dovrebbe, il diritto internazionale, la presidente Meloni chieda a Orbán di arrestare Netanyahu, su cui pende un mandato di cattura internazionale, atteso oggi a Budapest, invitato dallo stesso Orbán. Un invito che è una sfida alla Corte penale internazionale e anche all'Ue. Il portavoce della Commissione europea per gli Affari esteri, Anouar El Anouni, ha ricordato l’impegno degli stati dell’Ue a “garantire la piena cooperazione con la Cpi, compresa l'esecuzione tempestiva dei mandati di arresto in sospeso”.
L'Italia da che parte sta? Meloni da che parte sta? Stiamo parlando della stessa Meloni che non ha mai espresso una sola parola di condanna per i crimini di guerra commessi dal governo di Netanyahu, né di cordoglio per le oltre 50mila vittime palestinesi di cui circa 20mila sono bambini, né ha mai chiesto al suo omologo israeliano di fermare il massacro e ripristinare la tregua.
L'elenco dei crimini commessi da quando Israele ha rotto la tregua, il 18 marzo scorso, è lunghissima, ne cito solo alcuni: più di mille persone uccise di cui centinaia sono bambini, colpiti l'ospedale oncologico di Khan Yunis, un edificio dell'Onu e uno della Croce Rossa, 15 corpi di medici e paramedici ritrovati sepolti insieme alle ambulanze su cui viaggiavano che sono state bombardate, gli aiuti bloccati fuori dalla Striscia, corrente elettrica e acqua interrotte.
Davanti a questi crimini il ministro degli esteri Tajani ci racconta che lui ha “la coscienza a posto” perché ha attivato la missione Food for Gaza. Una inopportuna e irricevibile autoassoluzione che non lo esime dalle sue responsabilità politiche. Su tutto il resto, silenzio. La posizione del governo italiano, davanti a questa tragedia, ci indigna perché è veramente indecente e disumana". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
"Oggi nelle Commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato, il ministro Crosetto ha dichiarato che "stiamo lavorando per una pace giusta e duratura in Ucraina". Parole distanti dalla realtà e che rispecchiano più un desiderio che quanto sta accadendo. Gli ho chiesto chi starebbe lavorando per una pace giusta e duratura? Non certo l'Italia né l'Ue che non sono neanche convocate ai tavoli. Quello che appare è che se Trump e Putin stanno lavorando per una pace, tutto può sembrare tranne che giusta. E', invece, una pace predatoria: Trump e Putin hanno riaperto un dialogo usando l'Ucraina, puntando uno alle terre rare e l'altro ai territori. Niente di questo va a vantaggio della popolazione ucraina. Siamo di fronte ad una situazione molto instabile che non lascia intravedere una via d'uscita che non sia a carissimo prezzo per il paese aggredito. Crosetto dovrebbe essere più trasparente e realista, quando riferisce in Parlamento". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
"Davanti all'evidente flop del protocollo Albania che è sotto gli occhi di tutti, davanti a due centri vuoti da mesi e costati quasi un miliardo di euro e davanti al quel fragoroso "funzioneranno!" pronunciato da Giorgia Meloni alla festa del suo partito, è chiaro che dovevano inventarsi qualcosa. Ed ecco che, nella disperazione, i centri diventano interamente CPR. Ma nei CPR bisogna garantire dei diritti fondamentali: il diritto a incontrare l'avvocato, i propri cari, le associazioni. Come si garantiscono questi diritti se il CPR è in un altro paese? Sono pronti ad un altro fallimento?". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
"Marine Le Pen ha sempre disprezzato l’Ue ma intanto ne usava i fondi in modo illecito a vantaggio del suo partito. I sovranisti esperti in propaganda denigrano sempre il piatto in cui mangiano, ma non disdegnano di trarne vantaggio anche in modi penalmente rilevanti. E secondo i sodali di Le Pen in Europa come Orban e Salvini, sarebbe l'Ue a distruggere la democrazia. Quale sarebbe il messaggio? Che addirittura l'UE complotta con la magistratura francese? Si sentono al di sopra della legge, delle regole e del rispetto dello stato di diritto". Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
"Raccapricciante. Non ci sono altre parole per definire il video diffuso dalla segretaria alla Sicurezza americana Kristi Noem in cui si vede lei davanti a un gabbione pieno zeppo di esseri umani mezzi nudi, ammucchiati l'uno contro l'altro, privati di ogni forma di dignità. Sembra un'immagine uscita dagli archivi e che ci riporta ai momenti più bui della storia.
Persone trattate come bestie perché immigrati e, in quanto tali, definiti "terroristi". Eravamo già rimasti scioccati dal video degli uomini rimpatriati in catene e ceppi, con tanto di musica di sottofondo.
Gli Usa, la patria dei diritti, si stanno trasformando in un paese liberticida, un regime autoritario dove nessuno è più al sicuro e dove non è più neanche garantita la libertà di pensiero e di parola. Lo dimostrano gli arresti arbitrari degli studenti che si sono espressi o hanno manifestato in favore del popolo palestinese. E lo dimostra la lunga lista di parole vietate per le agenzie federali e le università: un attacco alla libertà della ricerca scientifica degno di un regime oscurantista. Un paese in cui, notizia di oggi, viene perfino negato ai sindacati il diritto alla contrattazione collettiva. Di questo dovremmo essere tutte e tutti molto preoccupati, ma per la destra italiana va tutto bene". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
"Glielo abbiamo chiesto in aula, da che parte stesse tra gli Usa e l’Ue. E la premier Meloni ha risposto che stava dalla parte dell'Italia. Oggi sul Financial Times svela il suo vero volto di subalterna a Trump e Vance. Non era infantile chiederglielo: era in imbarazzo lei a rispondere.
Dire che ha ragione Vance nei suoi giudizi sprezzanti sull'Europa significa andare contro gli interessi dell'Italia la cui forza è proprio stare nell’Ue.
Meloni davvero pensa che l'Europa sia parassita degli Usa? Cosa vuole fare? Trasformarci in una colonia di Trump? Subire i dazi senza rispondere mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro e interi settori produttivi italiani? È questo il suo patriottismo?". Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.