“E’ una norma che fa emergere la vera anima della destra: retrograda, anti moderna, insomma fuori dal tempo”.
Così il deputato del Pd Emiliano Fossi commenta la proposta della Lega di dare un bonus di 20mila euro solo a chi si sposa in chiesa ed è cittadino italiano da 10 anni.
“Anche se Palazzo Chigi si è affrettato a precisare che la proposta è di iniziativa parlamentare e che non è allo studio del governo, una norma dunque che probabilmente non vedrà la luce, il provvedimento rivela l’anima profonda del Centrodestra italiano rimasto ancorato ad un passato troppo lontano dalla realtà dei nostri giorni - sottolinea Fossi-. Una norma discriminatoria nei confronti degli appartenenti ad altre religioni e confessioni e offensiva anche per i credenti stessi. Una norma da ‘mercanti del tempio’”.
“La Costituzione prevede che l’Italia sia uno stato laico e questo lo ricordiamo sia a Salvini che al Governo - spiega Fossi - Non sono queste le cose di cui ha bisogno il Paese, l’Italia ha fame di lavoro. Servono misure concrete e realizzabili per sostenere famiglie e imprese, non norme-spot culturalmente arretrate”.
“Invece che occuparsi dei rave la maggioranza e il governo di centrodestra pensino al lavoro e a chi lo sta perdendo”.
A chiederlo è il deputato Pd Emiliano Fossi, membro della commissione Lavoro della Camera, dopo aver visto i dati di Unioncamere-Anpal sul crollo delle assunzioni in Italia: -17,7% rispetto al novembre 2021, -20% rispetto allo scorso ottobre.
“Altro che rave - dice Fossi - l’emergenza italiana si chiama lavoro, che deve tornare al centro dell’agenda politica. Serve un intervento deciso per favorire l’aumento dell’occupazione, iniziando magari a tagliare il cuneo fiscale che continua a frenare le assunzioni da parte delle aziende”.
“Soffrono un po’ tutti i settori - continua Fossi - ma quelli più penalizzati sono industria, edilizia e i servizi. La priorità della politica e delle istituzioni deve essere la difesa dei posti di lavoro e dell’identità territoriale delle aziende. E bisogna dire in modo molto chiaro che il caro energia non può essere pagato da chi lavora”.
“Bisogna poi investire sulla formazione - conclude Fossi - perché cresce a dismisura il fenomeno del ‘mismatch’, manca un profilo su due di quelli ricercati dalle imprese. Mancano tecnici, esperti di salute, informatici. Il mercato oggi cerca figure professionali specializzate, quasi introvabili”.
“Su Gkn i due punti irrinunciabili sono la salvaguardia del sito produttivo e dei posti di lavoro. Io come sindaco prima e come deputato ora l'ho sempre pensata così. 'Sempre e per sempre dalla stessa parte mi troverai', come canta De Gregori...”.
A dirlo è il deputato Pd Emiliano Fossi a proposito della protesta in corso a Palazzo Vecchio degli operai ex Gkn.
“Io la penso così: se ci sono le condizioni per andare avanti con la soluzione proposta dalla Qf e per dare concretezza al loro piano, bene – dice Fossi –. Se invece ciò non è possibile, l'azienda lo deve dire chiaramente e velocemente. Il ministero dello Sviluppo Economico – aggiunge Fossi – deve poi assumere un ruolo molto più incisivo, perché negli ultimi mesi è stato latitante come ho lamentato anche nell'interrogazione presentata la settimana scorsa alla Camera dei Deputati. Il ministero deve essere un soggetto attivo e protagonista di questa vicenda, non uno spettatore passivo”.
"La scelta dei vertici di Facebook di procedere al licenziamento di migliaia di dipendenti è una falce terribile sul mondo del lavoro. Dobbiamo capire adesso se ci sono e in che misura delle ripercussioni anche sui dipendenti della società in Italia”.
A dirlo è Emiliano Fossi, deputato Pd e membro della Commissione Lavoro, che annuncia un'interrogazione parlamentare al ministero del Lavoro in merito alle possibili ricadute italiane del piano di licenziamenti deciso da Mark Zuckerberg.
"Gli annunci di così tanti licenziamenti non possono lasciarci indifferenti e occorre essere prudenti. Dopo la pandemia - aggiunge Fossi - il settore sta attraversando una fase di svolta e occorre essere vigili per tutelare, ma al tempo stesso poter cogliere nuove opportunità di innovazione".
“Il rigassificatore di Piombino è necessario per garantire la sicurezza energetica della Toscana e dell’Italia: è ora altrettanto urgente varare una serie di norme e risorse capaci di produrre efficaci e rapide ricadute positive per famiglie ed imprese del territorio”: è quanto dichiara la deputata Pd Simona Bonafè annunciando la presentazione, sia a Montecitorio che al Senato, di una proposta di legge su tale tematica da parte dei parlamentari del Partito democratico eletti in Toscana. L’atto è stato sottoscritto dai senatori Dario Parini, Ylenia Zambito, Silvio Franceschelli e dai deputati Simona Bonafé, Marco Simiani, Emiliano Fossi, Federico Gianassi, Marco Furfaro, Christian Diego Di Sanzo e Laura Boldrini.
“Il provvedimento prevede nello specifico disposizioni per il rilancio economico, occupazionale, sociale, ambientale, infrastrutturale e culturale dell’area di Piombino (compresi i comuni del Golfo di Follonica) e la riduzione del prezzo dei costi dell’energia per gli utenti domestici e imprese del territorio. Gli interventi, per cui è previsto uno stanziamento complessivo di circa 870 milioni di euro, verranno definiti da un apposito accordo di programma fra Stato, Regione Toscana ed enti locali interessati e riguarderanno la messa in sicurezza del porto, la bonifica delle aree industriali presenti, lo sviluppo di impianti di fonti rinnovabili, l’ammodernamento delle infrastrutture viarie, la valorizzazione delle aree archeologiche della zona e la realizzazione di un gasdotto per metanizzare l’Isola d’Elba. L’attuazione di tali opere viene affidata al Commissario straordinario per la realizzazione del rigassificatore secondo modalità attuative semplificate. Altre misure specifiche riguardano l’istituzione di una Zona logistica semplificata (Zlg) per promuovere nuovi investimenti nell’area portuale ed ulteriori stanziamenti per la reindustrializzazione per l’area di crisi industriale complessa di Piombino. Il provvedimento prevede inoltre che per imprese e cittadini del comune di Piombino sia concessa una riduzione del 50 per cento dei costi energetici”.
“Chiederemo al governo ed alla maggioranza di poter calendarizzare in tempi brevi, alla Camera o al Senato, questa proposta di legge; al fine di garantire una discussione concertata dei contenuti e programmare un avvio dei lavori delle opere di compensazione certo ed interamente finanziato”: conclude Simona Bonafé.