"In un paese normale la ministra Calderone avrebbe già sgombrato ogni dubbio sulla sua reale formazione, molto prima di essere invitata a chiarire i suoi titoli accademici in Parlamento. Evidentemente la titolare del dicastero del Lavoro, in un governo dove siedono già da tempo numerosi indagati per reati gravi, ritiene che non essere trasparenti sulla laurea verso elettori e cittadini rappresenti una minuzia insignificante. Come darle torto? Anche perché, come emerse due anni fa sulla stampa, fu scelta da Giorgia Meloni proprio per il suo curriculum". E' quanto dichiara il deputato Dem Emiliano Fossi in una nota sulla laurea della ministra Calderone all'Università degli studi Link.
“Nonostante il sole di queste ore, la Toscana continua a vivere giorni difficili a causa del maltempo, e il prossimo fine settimana si preannuncia ancora complicato. Di fronte a questa situazione, la Regione Toscana è intervenuta prontamente, con il fondamentale contributo dei Comuni, della Protezione Civile, delle associazioni e dei cittadini. Tuttavia, ancora una volta, il grande assente è il governo”. Lo dichiara il deputato Emiliano Fossi, segretario del Partito Democratico della Toscana, intervistato ai microfoni dei canali social dei deputati dem.
“Come già accaduto un anno e mezzo fa, con l’alluvione – ha concluso Fossi - che ha colpito gli stessi territori, il governo non sta offrendo una risposta adeguata. È indispensabile il riconoscimento immediato dello stato di emergenza nazionale. Il governo deve rispondere alle nostre richieste e garantire il supporto necessario ai territori colpiti. Questa mancanza di attenzione non è casuale: il governo Meloni continua a sottovalutare la questione ambientale e climatica, lasciando i cittadini in difficoltà. Il negazionismo climatico domina le scelte dell’esecutivo, impedendo un’azione concreta e tempestiva per affrontare le emergenze e prevenire i disastri futuri. Inoltre, non possiamo ignorare il sospetto che questa scarsa attenzione sia legata anche a un pregiudizio nei confronti delle regioni governate da forze politiche diverse da quelle della maggioranza nazionale”.
“Dalla risposta all’interrogazione Pd svolta alla Camera sul contrasto al dissesto idrogeologico in Toscana emerge chiaramente come questo governo non solo non abbia fatto niente in due anni e mezzo per prevenire le alluvioni, ma non abbia nemmeno intenzione di predisporre piani straordinari di fronte all’aumento esponenziale di eventi catastrofici: ne prendiamo atto ma continueremo a chiedere risorse per salvare i nostri territori”.
Lo dichiarano i deputati Pd, Emiliano Fossi, segretario Dem della Toscana e Marco Simiani, capogruppo Pd in commissione Ambiente.
“Nel corso della discussione alla nostra interrogazione - aggiungono - è stato confermato come il rapporto Rendis (Repertorio nazionale degli interventi contro la difesa del suolo) non venga aggiornato da anni; il Ministero ha poi fatto riferimento al Pnacc (Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici) che ad oggi è però soltanto una ‘scatola vuota’ priva di risorse. Come Pd avevamo presentato un emendamento alla Legge di Bilancio per finanziarlo ma la destra lo ha bocciato. L’unica norma varata dalla maggioranza in questi - concludono - è stata infatti quella di obbligare le imprese ad assicurarsi contro il maltempo: una scelta che si commenta da sola”.
"Senza una programmazione efficace e strutturata, la Laguna di Orbetello continuerà a subire emergenze cicliche e devastanti, come l’attuale invasione di moscerini. La particolare conformazione del territorio, unita agli effetti sempre più evidenti dei cambiamenti climatici, crea una situazione insostenibile che mette a rischio il fragile equilibrio dell’ecosistema.
Oggi è fondamentale intervenire con urgenza per contrastare l’invasione degli insetti, ma senza l’istituzione rapida e operativa del Consorzio non sarà possibile attuare una vera strategia di prevenzione e tutela della zona e della comunità locale. Per questo motivo, abbiamo presentato un’interrogazione al Ministero dell'Ambiente affinché acceleri le procedure necessarie per dare attuazione alla legge approvata a gennaio. È indispensabile convocare gli enti competenti e approvare lo statuto per rendere pienamente operative le attività del Consorzio”: Lo dichiarano i parlamentari toscani del Partito Democratico Marco Simiani, Laura Boldrini ed Emiliano Fossi.
Da inchiesta emergono novità serie e preoccupanti
“Le novità fatte emergere dal procuratore di Prato Tescaroli sulla strage del deposito Eni di Calenzano sono serie e preoccupanti. Cinque persone si sarebbero potute salvare. E’ inaccettabile che i tentativi di insabbiamento siano arrivati dalla stessa Eni. Abbiamo chiesto chiarezza e verità da subito. L’azienda dia spiegazioni convincenti: ne va della reputazione di un settore strategico del Paese”.
Così i deputati democratici Arturo Scotto, capogruppo in commissione Lavoro, Emiliano Fossi, segretario Pd della Toscana, e Marco Furfaro, della segreteria nazionale del Pd.
“In queste ore si sta facendo la conta dei danni causati dal maltempo che ha investito la Toscana negli scorsi giorni. Nelle zone maggiormente colpite, oltre a tante famiglie, sono presenti numerose aziende. Invitiamo il governo ad intervenire fin da subito con misure straordinarie di sostegno per aiutare tutte le popolazioni, le imprese e le attività commerciali che si trovano in questo stato di emergenza. È quindi necessario mettere a disposizione ristori immediati e dilazionare le prossime scadenze fiscali. Solo così saremo in grado di sostenere tutti ulteriormente, dando così una boccata d’ossigeno a chi si trova in una situazione prossima di asfissia avendo perso tutto ciò che avevano”. Lo dichiara il segretario del Pd Toscana e deputato dem Emiliano Fossi.
“La scelta del Ministro Giuli di nominare Marco Corsini presidente della Fondazione museo Ginori appare oggettivamente incomprensibile, sia nel metodo che nel merito: si tratta di una assegnazione non concertata e che di fatto sostituisce una figura di indubbia competenza nel settore, con una persona che, pur avendo assunto incarichi prestigiosi in altri comparti della pubblica amministrazione e nel settore privato, non ha però alcun titolo, formazione, esperienza e conoscenza in ambito culturale ed artistico. Queste non sono minuzie ma componenti essenziali per guidare una istituzione dalla rilevanza internazionale e dall’eccezionale interesse storico-artistico e archivistico. Per fare chiarezza ho quindi depositato una interrogazione parlamentare con la quale chiedo formalmente al ministro per quali giustificati motivi non sia stato confermato Tomaso Montanari e grazie a quali esperienze pregresse in ambito culturale e museale venga nominato Marco Corsini, peraltro in aperto contrasto con le indicazioni degli altri soci istituzionali come Regione Toscana e Comune di Sesto Fiorentino”. E’ quanto dichiara il deputato Pd e segretario Dem della Toscana Emiliano Fossi.
Dichiarazione on. Emiliano Fossi, deputato Pd
“I ritardi del Ministro Giuli sulla nomina del rappresentante del dicastero della Cultura nel Cda di Fondazione Museo Archivio Richard Ginori della Manifattura di Doccia stanno di fatto impedendo tutte la attività di un ente prestigioso e che rappresenta da sempre un vanto del territorio ed un simbolo del Made in Italy”. E’ quanto dichiara il segretario Dem della Toscana e deputato Pd Emiliano Fossi sull’impasse che sta coinvolgendo la struttura di Sesto Fiorentino.
“La situazione è divenuta insostenibile e paradossale: gli spazi aperti al pubblico sono infatti chiusi, le collaborazioni con le altre istituzioni bloccate, le iniziative didattiche interrotte. L’allestimento poi del nuovo museo rischia quindi ulteriori ritardi. Sono quasi 5 mesi che attendiamo il nominativo dal Ministero che temporeggia senza una motivazione esplicita. La collega di Avs Elisabetta Piccolotti ha presentato una interrogazione parlamentare su questa vicenda ed in particolare per chiarire le cause sui ritardi: si tratta di un atto che condivido pienamente e che ho sottoscritto”: conclude Emiliano Fossi.
"Meloni, come Presidente del Consiglio di tutti gli italiani, non può prendere parte alla convention del Cpac a Washington. Una cosa è interloquire con il presidente Usa come primo ministro di un paese Ue, un'altra è celebrare il raduno dell'Internazionale estremista, che si è aperta con il saluto nazista di Steve Bannon, e dove perfino i rappresentanti storici dell'estrema destra europea si vergognano di partecipare": è quanto dichiara il deputato Dem e segretario PD della Toscana Emiliano Fossi.
“Quello che sta succedendo ai lavoratori della Navico di Montespertoli è inaccettabile: si tratta di un’impresa storica del territorio con competenze decennali e con fatturati in attivo la cui proprietà ha deciso, unilateralmente e via mail, di licenziare tutti e spostare la produzione in Messico. Il sindaco è intervenuto tempestivamente impedendo con una ordinanza l’avvicinamento dei mezzi pesanti allo stabilimento ma ora occorre agire con rapidità per scongiurare la chiusura della fabbrica: Quello che stupisce è ancora una volta l’atteggiamento del governo che rimane impassibile di fronte alle continue delocalizzazioni selvagge che interessano il paese. Rispondendo alla mia interrogazione su questa vertenza il Ministero del Lavoro non ha infatti annunciato alcuna iniziativa o avanzato proposte per salvare i livelli occupazionali coinvolti”. Lo dichiara il deputato Dem e segretario Pd della Toscana Emiliano Fossi sul suo atto di sindacato ispettivo discusso a Montecitorio.
“Il Governo Meloni è patriota soltanto a parole: ormai le multinazionali, come dimostrato recentemente anche dal caso Beko, chiudono le fabbriche senza alcun ostacolo e trasferiscono le produzioni all’estero solo per fare cassa. Serve una risposta ferma da parte delle istituzioni per bloccare questa macelleria sociale e dare reale dignità al lavoro: va aperto subito un tavolo di crisi governativo su Navico ed inasprite le norme sulle delocalizzazioni”, conclude Emiliano Fossi.
“La Regione Toscana ha approvato un provvedimento di grande importanza, un vero e proprio atto di civiltà. Un risultato che assume un valore ancora più significativo se consideriamo che proprio la Toscana è stata la prima realtà in Italia ad abolire la pena di morte. Ancora una volta, la nostra regione si dimostra all'avanguardia, un motivo di orgoglio ma anche di grande responsabilità. Abbiamo affrontato questo tema delicato con serietà e rispetto, evitando schermaglie politiche e strumentalizzazioni. La discussione si è svolta nel merito, mettendo al centro la coscienza individuale, senza pressioni sui consiglieri e sulle consigliere regionali. È stato un confronto aperto e costruttivo, nel quale si è dialogato con tutti, anche con chi aveva posizioni differenti. Un confronto importante è stato portato avanti anche con il mondo cattolico, che in parte aveva una visione diversa rispetto al provvedimento. Tuttavia, l’obiettivo è sempre stato chiaro: colmare una lacuna che spetterebbe allo Stato e al legislatore nazionale. Il percorso seguito ha avuto un approccio esclusivamente procedimentale, senza incidere sui diritti perché conseguente alla decisione della corte costituzionale, ma mirando a uniformare le procedure e garantire un comportamento omogeneo delle ASL in tutta la regione. Riconoscere un diritto a tutte e tutti è un dovere. Per questo, da toscano, posso dire con orgoglio che la Toscana si conferma ancora una volta terra di diritti, al di sopra di ogni strumentalizzazione”. Così in aula alla Camera, il deputato democratico, segretario regionale del Pd della toscana, Emiliano Fossi.
Grazie al lavoro svolto dal Consiglio regionale e da tutto il gruppo Pd con il sostegno di IV e del M5S”
“Ancora una volta la Toscana traccia la rotta su temi che interessano i diritti delle cittadine e dei cittadini ponendosi come esempio per tutto il Paese. Siamo molto soddisfatti per l’esito della votazione della legge sul fine vita votata oggi dalla Regione Toscana, perchè è un provvedimento equilibrato che mostra un grande segno di civiltà. La norma era diventata indispensabile e necessaria per assicurare un accesso chiaro e uniforme a chi, nel rispetto delle sentenze della Corte Costituzionale, ha già diritto al suicidio medicalmente assistito. L’obiettivo era evitare che le persone dovessero affrontare da sole difficoltà burocratiche o per reperire farmaci e medici disponibili, uniformando così su tutto il territorio regionale il lavoro svolto dalle ASL. E lo abbiamo raggiunto questo obiettivo, colmando una lacuna che interessa tutto il Paese e che stimola al tempo stesso il livello nazionale affinché si legiferi in questo senso.
Ringraziamo il Consiglio regionale e il gruppo del PD in Consiglio regionale per il grande lavoro fatto con il sostegno arrivato anche da Italia Viva e Movimento 5 Stelle: non ci sono state forzature. Ci siamo approcciati alla discussione in maniera libera, franca e costruttiva, rifuggendo da polemiche e mantenendo un atteggiamento sobrio ed esemplare dove abbiamo fatto prevalere la valutazione della coscienza personale rispetto all'appartenenza di partito.
Abbiamo dimostrato di essere una comunità politica solida, matura e unita, che attraverso il dialogo riesce a raggiungere gli obiettivi prefissati per il bene delle cittadine e dei cittadini. Vogliamo inoltre sottolineare e ringraziare come si sia posta positivamente su questa discussione il mondo della Chiesa Cattolica mantenendo legittimamente e rispettabilmente una posizione contraria. C’è chi tra i nostri detrattori ha cercato di alimentare possibili divisioni e ‘strappi’ per inquinare il dibattito politico: da parte di questa destra ci sono state solo strumentalizzazioni politiche che abbiamo con forza spedito al mittente” dichiara il segretario del Pd Toscana Emiliano Fossi.
“I parlamentari di maggioranza ci devono dire se c’è la reale volontà politica di istituire, in tempi brevi e certi, un Museo a Viareggio in memoria delle vittime e per la sicurezza ferroviaria. Quello che sappiamo, ad oggi, è che il governo Meloni è contrario a questa iniziativa, avendo in più occasioni affossato l’emendamento presentato dal Pd, e altri presentati da esponenti di destra, che replicavano il nostro. La Camera ha approvato un nostro ordine del giorno al Decreto Cultura che impegna l’esecutivo a realizzarlo, tuttavia, un impegno simile era stato già votato sette mesi fa ma poi nulla è stato fatto. Occorre chiarezza soprattutto nei confronti delle famiglie delle vittime e di un territorio ferito che vuole certezze e non eterne promesse”. Così i deputati dem Emiliano Fossi e Marco Simiani.
“Il Decreto Cultura - concludono Fossi e Simiani - sarebbe stato il veicolo legislativo privilegiato per istituire il Museo, dopo i tentativi fatti con la Legge di Bilancio, anche perché le risorse necessarie per la realizzazione sono minime: vi erano infatti emendamenti bipartisan su un testo condiviso con i familiari delle vittime. Quello che manca è, ancora una volta, il coraggio e la determinazione da parte della destra. Chiederemo ora la calendarizzazione rapida della proposta di legge del Pd ferma da oltre un anno e vedremo se partirà velocemente l’iter per l'approvazione del provvedimento o la maggioranza si nasconderà dietro ad altre scuse”.
"Sull'istituzione del Museo sulla strage ferroviaria di Viareggio si è consumata l'ultima vergognosa giravolta della destra. Dopo la presentazione della proposta di legge da parte del Pd nel 2023 ed un ordine del giorno approvato alla Camera nei mesi scorsi che impegnava il governo a realizzarlo, nell'ultima Legge di Bilancio un emendamento presentato da tutti i partiti politici avrebbe dovuto concretizzare la struttura; la proposta emendativa non fu però ammessa alla discussione perché definita 'localistica', anche se poi la manovra introdusse numerose norme microsettoriali. Con il Decreto Cultura, oggi alla Camera, non vi erano però scuse: l'emendamento che avrebbe trovato risorse per realizzare il museo aveva superato i profili di ammissibilità ed era pronto per essere approvato. Purtroppo la maggioranza si è piegata alla decisione contraria del Governo Meloni e ha respinto ancora una volta la nostra proposta. Siamo sinceramente senza parole, continueremo nella nostra battaglia per istituite il Museo nonostante l'atteggiamento di questa maggioranza, che non mantiene nemmeno gli impegni presi con il territorio".
Lo dichiarano i deputati Pd, Emiliano Fossi e Marco Simiani.
Dichiarazione di Emiliano Fossi, deputato Pd
“Dopo i continui tagli del Governo Meloni, che ha costretto milioni di italiani a rinunciare alle cure o a ricorrere al settore privato, le risorse del Payback sanitario sono oggi necessarie. Soltanto in Toscana mancano all’appello quasi 400 milioni di euro che potrebbero essere utilizzati per ridurre le liste d’attesa, assumere personale e migliorare la qualità dei servizi. Senza dimenticare che le amministrazioni pubbliche coinvolte potrebbero essere incolpate di danno erariale proprio per la mancata applicazione di una legge vigente”. E’ quanto dichiara il deputato Pd e segretario Dem della Toscana Emiliano Fossi depositando sulla vicenda una interrogazione parlamentare al Ministro Schillaci.
“Siamo perfettamente consapevoli che occorra tenere conto della sostenibilità economica delle aziende fornitrici di dispositivi medici, specialmente quelle di medie e piccole dimensioni ma è inaccettabile che questo governo continui a non applicare la legge vigente dopo aver ridotto le risorse per la sanità e dopo che la Corte Costituzionale si è già espressa sulla legittimità del Payback sanitario. Il Ministro deve prendersi le proprie responsabilità invece di scaricarle sulle Regioni che vengono private di finanziamenti essenziali, sui funzionari pubblici che rischiano di essere accusati di non applicare le norme e sui cittadini costretti a rinunciare ad un diritto garantito dalla Costituzione”, conclude il deputato Dem.