13/06/2024 - 11:21

“Voglio stigmatizzare la parola 'disordine' riportata nel verbale di quanto successo ieri in Aula: è un termine neutro che non individua responsabilità. Questa verbalizzazione creerebbe un precedente che non possiamo accettare perché è una narrazione mistificante. Ieri abbiamo visto dei pugni sferrati con il desiderio di far male! Sono stati colpiti un deputato e un commesso e questo non si può né tollerare né vedere in Aula di Montecitorio”. Lo ha dichiarato la deputata dem Maria Cecilia Guerra intervenendo in Aula su quanto avvenuto alla Camera con l'aggressione del deputato Donno.

“Il verbale non può essere reticente su questo gravissimo episodio. Le responsabilità vanno individuate e il termine giusto è aggressione”, ha concluso Guerra.

12/06/2024 - 14:03

Nel corso del suo intervento in aula la deputata democratica, Cecilia Guerra, ha evocato il metodo Bignami applicato all’autonomia differenziata. La responsabile lavoro del Pd ha fatto esplicito riferimento alle recenti dichiarazioni del viceministro, Galeazzo Bignami, che, in campagna elettorale, si è detto pronto a non dare i ristori a chi si fa influenzare dal Pd. “Questo provvedimento – ha sottolineato Guerra – presenta gravi criticità nelle modalità di finanziamento introducendo tempi e criteri diversi tra regioni senza nessuna garanzia della tenuta complessiva. “Cosa vuol dire criteri diversi?”, ha chiesto Guerra, “la risolverete con il metodo Bignami: se siete d’accordo con noi i soldi arrivano, se non siete d’accordo i soldi non arrivano. È questo il modello? Le regioni amiche avranno i soldi e prima degli altri a cui spetteranno invece le briciole?”, ha concluso la deputata democratica.

16/04/2024 - 15:24

Finanziati progetti ingiusti e onerosi come Italia Albania e via libera ad associazioni anti-abortiste nei consultori norma oscena

 

"L'attuazione del Pnrr è indispensabile nel nostro Paese, come risulta persino da quel simulacro di Def che ci avete presentato, ma noi a questo provvedimento sconclusionato e pasticciato voteremo no.

 

Questo Pnrr è una rimodulazione dei finanziamenti, operata con un gioco complesso di finanziamenti e definanziamenti che a volte è un gioco delle tre carte in cui gli stessi fondi emigrano da una voce all'altra, ma spesso la somma non fa il totale. Assistiamo ad un taglio complessivo delle risorse che riguardano gli investimenti pubblici, con uno spostamento verso quelli privati e un forte appoggiarsi per i finanziamenti al fondo di sviluppo e coesione. Sono 5 miliardi sottratti al fsc - si legge 'presi in prestito' - e andranno a finanziare dei progetti che erano stati precedentemente definanziati. Ma la nostra richiesta di trasparenza e chiarezza sulla destinazione di questi fondi è stata bocciata. Siamo fermi alla relazione del giugno 2022. Totale mancanza di trasparenza di questo Governo. C'è un taglio molto forte alla sanità, di 1 miliardo e 200 milioni, tolti dai fondi per ospedali sicuri. E infatti tutte le regioni anche quelle di centrodestra hanno protestato e minacciato di rivolgersi alla corte costituzionale.

Il capitolo sicurezza sul lavoro è stato infilato dentro questo decreto Pnrr, nonostante avessimo chiesto un provvedimento ad hoc. Avete cercato di sopprimere la nostra proposta sul salario minimo, perché avevate paura ad affrontarlo ora sotto le elezioni, ma poi avete dovuto approvare il nostro emendamento che obbliga alla applicazione dei contratti più rappresentativi nella catena degli appalti.

Avete realizzato la patente a punti in un modo così pasticciato, in una notte, che ci avete poi chiesto una delega in bianco, per riscriverla con un decreto del ministero che deciderà cose essenziali come il recupero dei punti persi della patente.

Ci sono poi alcune  chicche come l'accordo Italia-Albania, molto oneroso, che portate a 65 milioni dai 39 che erano per portare qualche migliaia di immigrati da un'altra parte per dire che siete i più bravi di tutti. E l'introduzione nei consultori familiari delle associazioni anti-abortiste, una norma irricevibile e oscena. E viene riproposta con la solita sfacciata arroganza maschile secondo cui le donne non sono capaci di decidere, di scegliere, di autodeterminazione nemmeno su una scelta così dolorosa come l'aborto. Ma questa norma potrebbe portare ad una eterogenesi dei fini perché c'è scritto che queste associazioni potranno essere coinvolte  ma senza oneri per la finanza pubblica, voglio vedere come faranno le regioni come per esempio il Piemonte a contribuire come fanno adesso a far andare queste associazioni nei consultori e negli ospedali". Lo ha detto in Aula la deputata del Pd, Maria Cecilia Guerra, dichiarando il voto contrario del Pd al decreto Pnrr.

12/04/2024 - 11:36

“Il nostro giudizio sulle misure sulla sicurezza e salute sul lavoro nel decreto Pnrr è negativo. Il Governo non ha risposto alle richieste che dal sindacato all’opposizione sono venute per misure efficaci per limitare gli incidenti sul lavoro. Abbiamo ottenuto finalmente la parità di trattamento economico e normativo nella catena dei subappalti, ma sulle sanzioni, sul divieto di intermediazione illecita e sulla patente a crediti non ci siamo. Limitare questa misura solo all’edilizia è inaccettabile e non siamo d’accordo con deleghe in bianco all’esecutivo. Sui crediti poi si è giocato dall’inizio alla fine sulle tabelle. Nella formulazione iniziale il Governo prevedeva 15 crediti per l’inabilita’ permanente e 10 per quella temporanea. Ieri invece hanno avanzato una proposta peggiorativa: 8 per la permanente e 2 per la temporanea. Oggi l’ennesima riformulazione della riformulazione. L’inabilità permanente si sdoppia: 8 crediti per quella al lavoro parziale e 15 per quella al lavoro assoluta. L’inabilità temporanea invece passa a 5, la metà della proposta iniziale. Una cosa inaccettabile perché questi numeri parlano della vita concreta delle persone. Non capiamo se qualche manina ha lavorato per ridimensionare l’impatto delle sanzioni. Resta l’impressione amara di numeri tirati fuori un po’ a caso”.

Lo dichiarano la responsabile Lavoro del Pd e deputata della commissione Bilancio, Maria Cecilia Guerra, e il capogruppo dem in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

11/04/2024 - 16:27

“Sulla sicurezza sul lavoro abbiamo ingaggiato con il governo un confronto serrato in commissione Bilancio che ha portato ad alcuni passi in avanti, pur in un contesto che resta ancora molto difficile. Un importante risultato è avere ottenuto l’estensione agli appalti privati dell'obbligo già previsto per quelli pubblici delle tutele economiche e normative contenute nei contratti siglati dalle associazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative in tutti i casi di appalto e subappalto. Non è però stata accolta la nostra richiesta di non applicare mai nei subappalti contratti peggiorativi rispetto a quelli applicati nell’anello appaltante superiore. Resta invece molto incerta la questione legata alla cosiddetta ‘patente a crediti’. Registriamo un passo in avanti nell’aver permesso l’esclusione dal suo utilizzo alle sole aziende in possesso di un certificato Soa di terzo livello e di aver parametrato le sanzioni in relazione al valore dei lavori commissionati. Resta però il grave errore di non aver esteso la patente prevista per l’edilizia a tutti gli altri comparti, come originariamente previsto nel decreto 81 sulla sicurezza, e di aver delegato, con una delega in bianco, ad un futuro decreto del governo aspetti dirimenti come le modalità di recupero o acquisto dei crediti da parte delle aziende, esautorando di fatto il Parlamento del suo ruolo. Alcuni problemi sono stati per ora accantonati, come quello che riduceva da 10 crediti a 2 quelli che si perdono quando l'incidente provoca l’inabilità temporanea e da 15 a 8 crediti l’inabilità permanente per l’azienda che violava le norme sulla prevenzione degli infortuni rispetto al testo presentato 40 giorni fa, e la partita resta aperta”.

 

Così Maria Cecilia Guerra, responsabile Lavoro del Pd e deputata della commissione Bilancio.

10/04/2024 - 16:45

“Confermati i tagli al sistema sanitario. La maggioranza con il placet del governo ha bocciato i nostri emendamenti al Pnrr che, coerentemente a quanto richiesto dalla Conferenza dei presidenti di Regione, prevedevano l’abrogazione della norma che cancella dal Pnrr la misura “verso un ospedale sicuro”. Siamo davanti a un incomprensibile e scellerato attacco al sistema sanitario che avrà effetti pesanti sulle casse regionali visto che molte regioni, come è stato ribadito in commissione, hanno già attivato la programmazione e sviluppato rilevanti progetti di edilizia sanitaria che sono in avanzato stato di definizione”. Così i deputati democratici della commissione Bilancio della Camera, Ubaldo Pagano, Maria Cecilia Guerra, Silvio Lai, Claudio Mancini e Silvia Roggiani.

10/04/2024 - 16:42

Bocciato il nostro pacchetto di emendamenti

“Bocciando il nostro pacchetto di emendamenti sulla sanità al Dl Pnrr quater, la maggioranza di destra si è assunta la responsabilità piena di bloccare la riqualificazione antisismica e tecnologica di tutto il nostro patrimonio ospedaliero. Viene confermato il taglio da un miliardo e 200 milioni previsti per i progetti ‘Ospedale sicuro’ contenuti nel Piano nazionale complementare, nonostante tutte le Regioni, sia quelle governate dal centrosinistra che quelle governate dal centrodestra, siano sul piede di guerra contro questa drammatica sforbiciata alle risorse già stanziate. Il governo si ostina a dire che non si tratta di un taglio, ma solo di un diverso finanziamento. Ma non è vero. Lo hanno spiegato bene tutti i presidenti di Regione, anche quelli del centrodestra, oltre all'Ufficio Parlamentare di Bilancio e, soprattutto, i documenti dello stesso governo. Nonostante la bocciatura della Corte dei Conti e le critiche della stessa Forza Italia, la maggioranza ed il governo hanno invece votato contro i nostri emendamenti. Un taglio che peggiora il già gravissimo sotto finanziamento della sanità di cui il governo si è reso responsabile ignorando le liste d’attesa che impediscono le cure, le enormi carenze di personale e la riduzione delle risorse causate dall’inflazione”.Così i deputati democratici della commissione Bilancio della Camera, Ubaldo Pagano, Maria Cecilia Guerra e Silvia Roggiani.

 

09/04/2024 - 16:58

“Finalmente il governo si è detto pronto a ricredersi rispetto alla scelta fatta di sostituire, nel decreto Pnrr, il criterio consolidato del riferimento ai contratti comparativamente più rappresentativi con quello ai contratti più diffusamente applicati. Una differenza fondamentale perché in prospettiva possono essere più diffusamente applicati contratti pirata firmati da sigle compiacenti, svincolate da ogni criterio di rappresentanza e rappresentatività, finalizzati a comprimere tutele e salari. Abbiamo denunciato da subito l’imbroglio e il pericolo. E assieme a noi lo hanno denunciato tutte le opposizioni, le parti sociali, sindacali e datoriali, i consulenti del lavoro e i giuristi che hanno messo in evidenza che il criterio avrebbe generato, nella sua indeterminatezza, forti contenziosi. Il governo dovrà ora tornare indietro anche sulle altre norme in cui questo concetto era stato introdotto, a partire dalla delega che cancella il salario minimo che si è fatta approvare dalla sua maggioranza alla Camera”.

Lo dichiara la deputata democratica, Maria Cecilia Guerra, responsabile lavoro del Pd, e Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera.

28/03/2024 - 14:40

“Le nostre priorità di modifica al Decreto Pnrr quater sono incentrate sulla sanità e sulla sicurezza sul lavoro. In particolare, riguardo al servizio sanitario nazionale, i nostri emendamenti puntano al ripristino del miliardo e 200 milioni di euro tagliati dal governo Meloni alla sanità. Un dato di fatto confermato dai rilievi della Corte dei Conti, dell'Ufficio parlamentare di Bilancio e dal parere della Conferenza delle Regioni, che hanno sconfessato tutte le dichiarazioni del ministro Fitto di questi mesi. Occorre rafforzare la sanità del territorio restituendo le somme che le erano state originariamente destinate, anche alla luce della lezione che abbiamo ricevuto con la pandemia da Covid. Sul fronte del lavoro, il nostro pacchetto di emendamenti punta ad un serio cambio di rotta sulla tragedia delle morti bianche. Vanno estese le regole su salute e sicurezza dei cantieri pubblici anche a quelli privati e occorre varare una vera ed efficace patente a punti da estendere a tutti i comparti oltre l’edilizia. E’ necessario investire su prevenzione, sicurezza e formazione, e farla finita con la triste stagione della giungla dei contratti pirata. Sfidiamo il governo a passare dalle parole ai fatti. Se ci sarà ascolto, il Partito Democratico è pronto a dare il suo contributo in Parlamento”.

Lo dichiarano i deputati democratici: Ubaldo Pagano, capogruppo del Pd in commissione Bilancio; Cecilia Guerra, responsabile Lavoro del Pd; Artuto Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro.

 

26/03/2024 - 18:58

“La totale assenza di strategia del governo trova conferma sul destino di Stellantis e più in generale nel settore dell’automotive con l’annuncio di ulteriori esuberi e un futuro di cassa integrazione. Dopo mesi di chiacchiere, chiediamo che Urso - oltre ad annunciare tavoli che rischiano di apparire solo formali - spieghi quale è la strada che intende intraprendere. Dopo un anno e mezzo di governo della destra manca ancora al nostro Paese uno straccio di politica industriale in un settore decisivo per l’Italia”.

Lo dichiarano i deputati democratici Cecilia Guerra, responsabile Lavoro del Pd, e Arturo Scotto, capogruppo in commissione Lavoro.

18/03/2024 - 16:51

L'attuale soglia di reddito annuo a 2.840,51 euro per essere considerati familiari a carico non tiene in adeguata considerazione lo status delle persone disabili. Infatti spesso un disabile in età più avanzata si ritrova ad avere una pensione di reversibilità a causa del decesso di uno dei genitori, in media di circa 3.000 euro annui, che fa decadere il diritto per il genitore superstite alle detrazioni Irpef per il figlio a carico. Per questo motivo chiediamo al ministro Giorgetti se intenda modificare l’attuale disciplina stabilendo che l'attuale soglia di reddito di 4.000 euro prevista per figli a carico sotto i 24 anni sia garantita per ogni figlio con disabilità a carico senza limiti di età, anche valutando l’onere a carico del bilancio dello Stato.

Così i deputati del Pd Virginio Merola, capogruppo dem nella commissione Finanze, Maria Cecilia Guerra, responsabile Lavoro del Partito democratico e Marco Furfaro capogruppo PD in commissione Affari sociali, firmatari di un’interrogazione in commissione Finanze al ministro dell’Economia.

14/03/2024 - 14:56

“Nel corso delle audizioni alla camera sul nuovo Pnrr, l’assessore Donini, in rappresentanza della conferenza delle Regioni, ha smentito con chiarezza quanto dichiarato oggi dal Ministro Fitto in Aula. Le regioni confermano che c’è un vero e proprio definanziamento di 1,2 miliardi di euro sulla sanità e in particolare sulla costruzione degli ospedali: risorse che si chiede alle regioni di sopperire, risorse su cui le regioni contavano e che erano già impegnate. Le conseguenze sono state dette in modo chiarissimo in audizione: si bloccheranno i cantieri per ospedali e sanitá territoriale e quelle risorse ad oggi non ci sono ne possono essere stanziate dalle regioni” così in una nota il capogruppo democratico nella commissione Bilancio della Camera, Ubaldo Pagano, insieme alle deputate e deputati dem, Silvia Roggiani, Roberto Speranza e Cecilia Guerra.

14/03/2024 - 11:56

“L’uso della forza da parte delle forze dell’ordine non può mai essere sproporzionato, altrimenti diventa abuso, e infanga la divisa che si indossa: la scena ripresa nel video che sta circolando in queste ore merita un serio approfondimento, perché Modena non è abituata a questo tipo di fatti e non deve abituarsi ora. Bene ha fatto l’Arma a rispondere prontamente, riassegnando ad altri incarichi i due militi e trasmettendo il video acquisito alla Procura perché siano svolte le opportune valutazioni”.

Così i parlamentari modenesi del Partito Democratico, Stefano Vaccari e Maria Cecilia Guerra, commentano il video che mostra un carabiniere colpire con pugni un 23enne guineano, regolare e con un lavoro come aiuto-cuoco in un ristorante della provincia, mentre tenta di farlo entrare nell'auto di servizio.

“Sicurezza e legalità - aggiungono - sono un diritto per tutti i cittadini, compresi quelli sottoposti a controllo e fermo da parte delle forze dell’ordine. Indossare la divisa dell’Arma è un onore e un onere, e per questo non dubitiamo sarà fatta piena luce su quanto accaduto, e sanzionate eventuali condotte che nulla hanno a che fare con la professionalità con cui sono soliti agire i Carabinieri”.

05/03/2024 - 17:36

“La sicurezza sul lavoro è un tema drammatico su cui il parlamento è chiamato a legiferare in modo efficace e con urgenza. Dobbiamo essere uniti nel contrastare questa vera e propria emergenza nazionale”. Così la responsabile lavoro del Pd, la deputata, Maria Cecilia Guerra, è intervenuta in aula alla Camera nel corso dell’esame del provvedimento che prevede la possibilità di inserire anche le tematiche della sicurezza sul lavoro nell’ambito dell’insegnamento dell’educazione civica. “Se questa è la risposta della maggioranza, siamo davanti a una risposta spot del tutto inefficace – sottolinea Guerra - che si scontra con le grandi promesse della ministra Calderone su un intervento legislativo organico per contrastare le tragedie delle morti e degli incidenti sul lavoro. Anche il pacchetto di misure introdotto nel decreto omnibus Pnrr – aggiunge Guerra – sono insufficienti quando non sbagliate e sono affogate all’interno di un provvedimento talmente ampio che non consentirà al parlamento di esaminarle in modo approfondito e costruttivo. Chiediamo un cambio di passo e quindi che si applichino anche negli appalti privati le stesse regole degli appalti pubblici: con il riconoscimento della parità normativa ed economica fra committente e appaltatori, una nuova azione di contrasto al lavoro nero o irregolare e misure che impediscano di guadagnare competitività attraverso la compressione del costo del lavoro”.

05/03/2024 - 16:45

Pagano e Guerra, anche la maggioranza si rende conto che su norme mobilità persone anziane il Governo fa la guerra tra poveri “Il governo e la maggioranza sono divisi sulle modalità di finanziamento delle misure per l’autonomia e la mobilità delle persone anziane” lo denuncia il capogruppo democratico nella commissione bilancio di Montecitorio, Ubaldo Pagano, e la deputata democratica Maria Cecilia Guerra, al termine della seduta di oggi dove era all’ordine del giorno lo schema di decreto legislativo in materia di politiche in favore delle persone anziane.

“Nel corso dell’esame parlamentare anche i partiti di maggioranza hanno finalmente convenuto che le modalità di finanziamento di questa giusta misura sono profondamente sbagliate perché determinano una vera e proprio guerra tra poveri. Per finanziare la mobilità degli anziani vengono infatti scippate risorse al fondo nazionale del trasporto pubblico locale, già insufficiente, che con questa ulteriore sciabolata perde risorse sostanziali. Il fondo che finanzia, tra le altre cose, le misure per i pendolari – conclude Pagano - non può diventare il nuovo bancomat del governo”.

Pagine