16/06/2023 - 18:53

“La chiusura dell’Anpal interrompe un processo, che era finalmente iniziato, per dotare il nostro paese di politiche attive del lavoro degne di questo nome. Cosa assai difficile in un contesto istituzionale caratterizzato dalla frammentazione di competenze fra Stato e Regioni, e le manchevolezze di molte fra queste.
Lo interrompe nonostante gli oggettivi successi ottenuti, fra cui l’adozione di procedure di presa in carico che tengono conto delle esperienze lavorative, della formazione e delle condizioni al di fuori del lavoro, e la conseguente  costruzione, per la prima volta nel nostro paese, di un sistema informativo unitario nazionale.
Una scelta incomprensibile, che obbligherà a ripartire da capo con un’altra governance, ancora non definita, e con la perdita delle competenze acquisite. Perché distruggere ciò che si è faticosamente costruito, proprio ora che di politiche attive c’è ancora più bisogno dopo l’abolizione del reddito di cittadinanza che ha privato di ogni sostegno alcune centinaia di migliaia di persone che il lavoro non lo hanno e faticano a trovalo?”.

Lo dichiara la deputata Maria Cecilia Guerra, responsabile lavoro del Partito Democratico.

14/06/2023 - 16:29

“Nel suo report sulle condizioni di vita e reddito delle famiglie, l’Istat conferma che in Italia più del 20% della popolazione è a rischio di povertà. Ci dice anche che nel 2021 il Reddito di cittadinanza ha evitato la caduta di ben 6 punti percentuali del reddito disponibile delle famiglie del primo quintile (il 20% delle famiglie più povere). Eppure il Rdc è stato abolito e l’Italia è ora l’unico paese europeo privo di uno strumento universale di contrasto alla povertà.”

Lo dichiara la deputata Maria Cecilia Guerra, responsabile lavoro del Partito Democratico, che aggiunge “sempre secondo l’Istat, a testimonianza delle forti diseguaglianze presenti nel nostro paese, il reddito delle famiglie del quinto quintile (il 20% delle famiglie più benestanti), nel 2021, è stato in media pari a 5,6 volte quello delle famiglie più povere. Ma sarebbe stato pari a ben 6,1 volte senza il Rdc. Eppure il Rdc è stato abolito: evidentemente il contrasto alle diseguaglianze non è nelle corde di questa maggioranza"

07/06/2023 - 11:51

“L’Istat condiziona il miglioramento nelle stime sul Pil a due questioni: realizzazione del Pnrr, e aumento delle retribuzioni nei rinnovi dei tanti contratti scaduti (che coinvolgono il 55% dei lavoratori). Identifica come fattore di rischio per la crescita la situazione dell’agricoltura in Emilia Romagna a seguito dell’alluvione. Di fatto conferma l’agenda per il governo che da tempo il Partito Democratico propone: non tagliare il Pnrr, adoperarsi perché i contratti siano rinnovati, a partire da quelli pubblici, nominare subito il commissario per la ripresa nei territori colpiti da alluvioni e frane”.

 

Lo dichiara la deputata Maria Cecilia Guerra, responsabile Lavoro del Pd.

30/05/2023 - 16:49

Documentazione di Maria Cecilia Guerra, deputata Pd-IDP

"Finalmente, dopo avere subito bocciature reiterate in provvedimenti precedenti, fin dal Milleproroghe,  l'emendamento a mia prima firma, che cerca di dare una  prima importante risposta alla carenza di segretari per i piccoli comuni, è stato approvato in Commissione alla Camera nel decreto sulla Pubblica Amministrazione".
Lo dichiara la deputata del Partito Democratico Maria Cecilia Guerra. L'emendamento prevede la possibilità  di prorogare da 24 a 36 mesi la durata dell’incarico temporaneo come vicesegretari, affidato a funzionari con determinati requisiti.
"Mi auguro che l'approvazione di questo emendamento possa aiutare i piccoli comuni, in grave difficoltà a chiudere il loro bilancio" conclude Guerra.

26/05/2023 - 22:26

“Definire le tasse pizzo di Stato è un’affermazione grave che legittima l’evasione e ancor più grave perché associa l’attività dello Stato a quella mafiosa. Parole inaccettabili”. Lo afferma la deputata Pd Cecilia Guerra a proposito delle affermazioni della presidente del consiglio Giorgia Meloni.

11/05/2023 - 14:45

“I lavoratori e le lavoratrici dello spettacolo scrivono oggi alla presidente Meloni sollecitandola a dare attuazione alla legge delega sullo spettacolo (106/2022) votata lo scorso luglio, che prevedeva, entro nove mesi, l’avvio dell’Indennità di discontinuità. Un risultato ottenuto anche grazie al forte impegno del sindacato e dalle associazioni di artisti e maestranze. I nove mesi previsti per l’adozione del decreto attuativo, che deve rendere effettiva l’indennità, sono infatti scaduti. E migliaia di lavoratori con contratti atipici, inevitabilmente intermittenti, continuano a restare senza adeguate tutele. È importante che la presidente Meloni dimostri che non si ricorda dell’esistenza di queste lavoratrici e di questi lavoratori solo il Primo Maggio per criticare il concertone dei sindacati. Oggi stesso, assieme ad altri parlamentari del Partito Democratico, presenterò un’apposita interrogazione per sapere quanto tempo è ancora necessario al governo per dare vita a questo importante strumento di tutela”.

 

Lo dichiara la deputata e responsabile Lavoro della segreteria nazionale del Partito Democratico, Maria Cecilia Guerra.

08/05/2023 - 14:13

Strumento utile per le donne più fragili

“Quelle che hanno fatto più ricorso ad Opzione donna sono le donne più fragili, quelle che faticano a maturare settimane di lavoro necessarie a conquistarsi una pensione, le lavoratrici autonome con difficoltà economiche. Opzione donna non era un regalo, chi vi accedeva sopportava un taglio fino al 30% della propria pensione, eppure, come ci dicono i dati Inps,  rappresentava appunto una opzione  per le donne in difficoltà per motivi economici e per motivi familiari. Il governo l’ha di fatto cancellata, condizionandola a requisiti eccessivamente stringenti, oltre che discutibili. Noi del Partito democratico, con la mozione a prima firma Orlando, ne chiediamo il ripristino immediato. Lo ha dichiarato nel suo intervento in Aula la deputata del gruppo Pd-Idp, Maria Cecilia Guerra, responsabile Lavoro della segreteria dem.

29/03/2023 - 11:47

“I dodici condoni della legge di Bilancio non sono bastati. Il decreto legge approvato ieri porta con sé altri regali a chi non paga le tasse, totalmente slegati da qualsiasi verifica della sussistenza di una difficoltà economica. Non solo si allunga il termine per accedere ai condoni già previsti, ma se ne estende anche il campo di applicazione, sia per gli atti di accertamento, sia per la conciliazione agevolata delle controversie pendenti. Poi arriva, dopo tanti annunci, la prima depenalizzazione di alcuni, rilevanti, reati tributari: omessi versamenti di ritenute e dell’Iva, di importo elevato e compensazioni fasulle di crediti non spettanti.  Sei stato scoperto? Ti accordi sull’importo da pagare, paghi e vai via senza essere punito. Ora il viceministro Leo deve veramente spiegarci cosa intende quando dice ‘Non faremo sconti agli evasori’”.

Lo dichiara la deputata del Gruppo Pd-Idp Maria Cecilia Guerra.

17/03/2023 - 15:23

“Con la riforma fiscale non si fa una lotta preventiva all’evasione bensì si permette la legalizzazione dell’evasione. Con il concordato preventivo sei autorizzato a non dichiarare il reddito che ottieni, è chiaro che non è più evasione. Così non combatti l’evasione ma dici ‘mi va bene che una parte del reddito non venga dichiarata’. Sui redditi da lavoro autonomo e piccole imprese c'è un gap di evasione del 70 per cento, ovvero il 67 per cento della base imponibile viene  sottratta al fisco. Ovviamente si deve dichiarare il vero, ma tutto quello che viene dichiarato in più non viene tassato. Stiamo tornando a sistemi vecchi, che esistevano prima della riforma del 1974”. Lo ha detto la deputata del gruppo Pd- Idp, Maria Cecilia Guerra, economista ed ex sottosegretaria al Mef, ai microfoni di Radio Immagina, in merito alla riforma fiscale varata ieri dal governo.

“Ormai - ha concluso Guerra - abbiamo strumenti per poter conoscere i redditi effettivi e quindi fare un vero contrasto all'evasione. Non è una lotta contro il contribuente ma è una lotta a favore di quei contribuenti, e ce ne sono tanti anche nell'ambito del lavoro autonomo e della piccola impresa, che cercano di fare le cose nella legalità e che si trovano a subire una concorrenza sleale da coloro che non pagando le imposte possono vendere i prodotti e fare concorrenza a prezzi più bassi. Questo è un elemento fondamentale anche per la sicurezza sul lavoro perché quando c’è illegalità, c’è lavoro nero, c’è immigrazione non regolarizzata e ovviamente c’è corruzione. La battaglia all’evasione non è una lotta contro. Sono gli evasori che sono contro di noi perché non collaborano al finanziamento del bene collettivo. Se siamo una comunità ciascuno deve contribuire. E se contribuiamo tutti, paghiamo anche tutti un pochino meno”.

17/03/2023 - 14:42

“L'irpef è l'imposta cardine del nostro ordinamento è quella che serve più di tutte per il finanziamento dei beni pubblici ha nella sua base imponibile più dell'85% dei redditi di lavoro dipendente e di pensione. Quindi la progressività nel nostro sistema è realizzata soprattutto su questi redditi. Gli altri redditi, finanziari, da capitale da terreni e gli affitti, sono stati via via portati fuori. Quindi noi abbiamo un sistema che è caratterizzato da una profonda ingiustizia.Questa riforma non interviene assolutamente su questo punti. È descritta come una riforma epocale che riporta l'equità e invece approfondisce questa distanza perché porta altri redditi fuori dall'irpef”. Lo ha detto la deputata del gruppo Pd- Idp, Maria Cecilia Guerra., economista ed ex sottosegretaria al Mef, ai microfoni di Radio Immagina, in merito alla riforma fiscale varata ieri dal governo.

Poi - evidenzia l’ex sottosegretaria al Mef - si racconta una bugia colossale e cioè che ridurre il numero degli scaglioni sarebbe una semplificazione. Ma riducendo il numero degli scaglioni appiattiamo l'imposta e quando appiattisci l’imposta verso la Flat tax tu fai il regalo più grosso alle persone che hanno i redditi più alti non necessariamente ricchissimi, agli altri restano le briciole. Ma perché dobbiamo mettere dei soldi per persone che non ne hanno assolutamente bisogno, le quali, se contribuissero anche un pochino di più al welfare, al benessere collettivo, non ne soffrirebbero un modo particolare? Tutti devono essere chiamati a partecipare in base alla regola base della Costituzione, cioè contribuendo di più se hanno più possibilità e secondo un'altra regola fondamentale che sarebbe a parità di reddito si paga tutti uguali”.

22/02/2023 - 18:49

Dichiarazione di Maria Cecilia Guerra, deputata gruppo Pd-Idp

“Questo milleproroghe è in primo luogo un’occasione mancata, un provvedimento che tradisce ancora una volta l’improvvisazione e l’insufficienza di questo governo a cui noi del gruppo Partito democratico Italia progressista oggi confermeremo con convinzione la nostra non fiducia”. Così Maria Cecilia Guerra, nella dichiarazione voto al decreto milleproroghe per conto del suo gruppo. Per Guerra, “sono molteplici   le criticità e le occasioni mancate, a cominciare dal sottofinanziamento della sanità al nodo dell’energia, per la quale si è adottata una prospettiva di brevissimo respiro. Ricordo infatti – ha proseguito Guerra- che le risorse stanziate in legge di bilancio finiscono il 31 marzo, e dal 1 aprile non si sa cosa succederà.  Penso poi – ha proseguito l’esponente del Pd-Idp - al superamento della pesante ingiustizia operata su opzione donna, una misura già molto penalizzante per le donne, che sono state ulteriormente castigate dalle decisioni discriminatorie adottate in legge di bilancio.” “E’ un decreto – ha sottolineato Guerra-  che crea discriminazioni, come è accaduto  per il percorso di stabilizzazione dei lavoratori del comparto sanitario da cui è rimasto escluso il personale tecnico e professionale.  E’ vero, abbiamo scampato qualche pericolo, come la proroga dei diritti televisivi sul calcio da 3 a 5 anni, su cui si è poi dovuto fare marcia indietro, ma si è invece deciso di non decidere su un tema rilevante come le concessioni balneari, congelando la situazione in essere per un ulteriore anno, lasciando così gli operatori in una situazione di incertezza sulla propria attività e quindi sulla possibilità di investire”. “Siamo di fronte -ha concluso Guerra- a un provvedimento che si è dedicato più ai 1000 rivoli di interessi particolari che  ad affrontare in termini trasparenti, equi ed efficienti, il tema delle proroghe.”

25/01/2023 - 13:43

“In queste ore stiamo assistendo all’ennesima retromarcia del governo Meloni. Fallito infatti miseramente il tentativo di scaricare sui gestori la responsabilità dei rincari sui carburanti, l’esecutivo sta svuotando pezzo per pezzo il decreto Trasparenza, a testimonianza delle forti critiche arrivate dalle associazioni e dalle forze di opposizione come il Pd, che fin da subito ha sollevato tutti i limiti e gli errori del provvedimento.
Nella fase di conversione ci impegneremo perché il decreto venga modificato radicalmente e chiediamo fin da subito al governo di convocare un tavolo per intervenire sulle storture e arrivare a una riforma complessiva per rispondere ad una richiesta forte che arriva dall’intero settore”.
Così la delegazione del Pd guidata da Vinicio Peluffo, capogruppo Pd in commissione Attività produttive della Camera, e composta dai deputati dem Anthony Barbagallo, Andrea Casu, Valentina Ghio e Cecilia Guerra, all'assemblea delle tre sigle dei gestori di carburanti.

12/01/2023 - 10:04

“Sollecitato da un mio ordine del giorno al Dl Aiuti quater, il governo ha accettato di ‘valutare l'opportunità di’ impegnarsi a istituire un tavolo tecnico per la regolazione delle tariffe autostradali anche al fine di contenerne l'aumento. Nonostante la forma blanda dell'impegno, si tratta di un risultato importante”.

Lo dichiara la deputata del gruppo Pd- Idp, Maria Cecilia Guerra.

“Gli aumenti già decisi e quelli progettati - aggiunge - vedono come protagonista prioritario il principale concessionario autostradale, Aspi, che ha goduto di forti rendite in passato. È difficile immaginare che queste rendite non siano state sufficienti ad ammortizzare i costi per gli investimenti in infrastrutture sostenuti, che sono una componente rilevante della tariffazione. Ciò rende gli aumenti delle tariffe poco giustificabili. Sono aumenti - conclude - che hanno conseguenze sociali rilevanti, soprattutto perché colpiscono il trasporto delle merci e, quindi, si trasferiscono a valle sui prezzi a carico dei consumatori”.

30/12/2022 - 14:57

“C’è un grosso regalo fiscale per gli utili delle multinazionali, immobilizzati nei paradisi fiscali, introdotto nella Legge di bilancio con uno dei cinque emendamenti multiformi (più di cento norme), presentati dal governo solo il 18 dicembre notte. Per le imprese multinazionali sarà possibile affrancare questi utili, pagando solo il 9% (o addirittura il 6% se vincolati a riserva, in Italia, per due anni) invece che l’Ires (al 24%). Quale la motivazione per questo mega regalo? Non già fare emergere utili, visto che la loro esistenza è certificata dai ‘country by country report’ cui sono tenute le multinazionali. Ma, ci dicono, quella di ‘liberare dai paradisi fiscali risorse oggi di fatto immobilizzate’, peccato che la stessa Relazione tecnica ipotizzi il rientro di solo il 5% di quelle somme. Le bugie, si sa, hanno le gambe corte”.

Lo dichiara Maria Cecilia Guerra, deputata del gruppo Pd-Idp.

22/12/2022 - 11:43

Dichiarazione di Maria Cecilia Guerra, deputata Pd-Idp

“Se la legge di bilancio rappresenta l'orientamento di questo Governo e di questa maggioranza su assi fondamentali come lavoro, welfare e fisco noi siamo profondamente insoddisfatti e delusi”. Così Maria Cecilia Guerra, relatrice di minoranza per il Pd-Idp , nel suo intervento in Aula.

“Segnalo il disprezzo – ha osservato Guerra-   con cui si guarda alla povertà, considerata responsabilità degli individui che ne soffrono e un mercato del lavoro che discrimina giovani, donne e immigrati, con i tagli alla sanità e all'istruzione pubbliche, a fronte di un'inflazione che ha ripreso a mordere dopo decenni, con l'utilizzo delle pensioni per fare cassa.”  Per Guerra “uno degli aspetti più sintomatici della filosofia di questa manovra è sicuramente il tema della iniquità in campo fiscale, dove il fisco è considerato non come strumento necessario per permettere il finanziamento di beni e servizi necessari a tutta la collettività, ma come uno strumento con cui si possono distribuire privilegi a questa o a quella categoria di contribuenti, con agevolazioni, esenzioni e regimi privilegiati.”  “Un'ulteriore fonte di iniquità – ha proseguito Guerra- è il premio molto grande che si riconosce a chi non paga le tasse. L'evasione fiscale non è considerata una piaga nel nostro Paese, ma una difesa legittima e giustificata verso un fisco considerato aggressivo, a cui, infatti, si vuole imporre una tregua. Ecco, allora, la saga dei condoni, che sono dieci e sono chiamati, tutti con nomi fantasiosi. “Infine – ha evidenziato l’esponente Dem- a questi condoni se ne è aggiunto un altro: lo spalma debiti delle società di calcio. Ci provoca una riduzione di cassa per più di 800 milioni e solo grazie all'intervento del Pd abbiamo evitato un nuovo emendamento che permette anche uno scudo per i reati tributari penali.”

 

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