Presentata dai deputati Dem del Lazio interrogazione urgente al ministro Piantedosi
“La manifestazione neofascista al Campo della Memoria di Nettuno del 25 marzo prossimo, per commemorare l’anniversario del 23 marzo 1919, data in cui vennero fondati da Benito Mussolini i Fasci di Combattimento, va vietata perché apologetica del fascismo e incompatibile con i principi costituzionali e legislativi del nostro ordinamento.”. E’ quanto chiedono, in una interrogazione urgente al ministro dell’Interno Piantedosi, i deputati del Pd Andrea Casu, Nicola Zingaretti, Michela Di Biase, Marianna Madia, Claudio Mancini, Roberto Morassut e Matteo Orfini. “La manifestazione – si legge nell’interrogazione dei Dem- sarà dedicata anche alla celebrazione dei trent’anni del Campo, sacrario dove riposano i Leoni del Barbarigo ed i giovani eroi che difesero Roma dallo sbarco angloamericano.” Inoltre – proseguono i deputati Pd nell’’interrogazione al ministro Piantedosi- l’iniziativa, reclamizzata attraverso il sito azionetradizionale.com, sito di chiara matrice fascista, non fa assolutamente mistero della volontà celebrativa della ricorrenza”. “Nettuno, ricordano i Dem, è città Medaglia d’Oro al Merito Civile per quanto subito dalla popolazione durante l’occupazione nazifascista e per il contributo dato alla Lotta di Liberazione”. Il Pd ricorda infine che “l’Anpi, comitato provinciale di Roma, ha denunciato tale iniziativa, chiedendo al ministro Piantedosi di negare l’autorizzazione perché rievocativa del fascismo”.
“Pd disponibile al confronto”
La viceministra del Lavoro e delle Politiche Sociali Maria Teresa Bellucci sostiene che il bonus psicologo non sia una riposta strutturale ai bisogni crescenti delle persone. Ma sta al governo far diventare quel bonus, sul quale c’è stata una grande richiesta da parte dei cittadini, una riforma organica. Dal Partito democratico siamo pronti a incontrare la viceministra per discuterne e trovare rapidamente misure adeguate per rispondere ai troppi drammi che le persone vivono in solitudine.
Così la deputata del Pd Marianna Madia.
“Oggi sono iniziate in Commissione Affari Costituzionali della Camera le audizioni sulla nostra proposta di legge per il voto ai fuorisede. Ci auguriamo che finalmente questa sia la legislatura buona per approvarla, dopo che ne abbiamo già discusso tanto in quella precedente. Per il nostro Paese sarebbe un traguardo importante riconoscere il diritto di voto ai fuori sede come avviene in tutte le democrazie più avanzate”. Lo afferma la deputata del Pd Marianna Madia.
“La presidente del Consiglio vuole più amministratrici nelle aziende pubbliche. Ma licenzia per ragioni politiche senza giusta causa quelle in carica #8Marzo”. Lo scrive su Twitter la deputata dem Marianna Madia, vicepresidente della commissione Politiche UE della Camera, commentando il licenziamento della presidente di Anpal Servizi, Cristina Tajani.
"Brava e coraggiosa Elly Schlein
nuova segretaria del PD e mia nuova segretaria. Com’è giusto in un grande partito plurale, il nostro sarà un confronto interno chiaro, trasparente, costruttivo e nel merito". Lo scrive su Twitter la deputata democratica Marianna Madia.
“Salvini pensi a ridurre davvero i veri appesantimenti normativi che ci sono e che gravano sulle imprese. Da ministra io l’ho fatto con leggi ben precise di cui lui oggi beneficia al ministero dei Trasporti, come il silenzio assenso fra amministrazioni o la conferenza dei servizi semplificata. Non si nasconda dietro la parola burocrazia, usandola come feticcio contro le donne, per smontare ciò che invece sarebbe volano per l’occupazione femminile e per l’intero Paese”.
Così la deputata dem, Marianna Madia, a margine della conferenza stampa sul codice appalti.
La presidente dei deputati del Pd alla Camera, Debora Serracchiani, e le deputate dem, Chiara Gribaudo, Lia Quartapelle e Marianna Madia, parteciperanno domani alla conferenza stampa “Massima allerta su nuovo codice degli appalti e standard su parità di genere. Associazioni e parlamentari per il reinserimento del 46 – bis”, che si pone l’obiettivo di cambiare il nuovo codice degli appalti, dal quale sarebbe “sparito” il cosiddetto bollino rosa: ovvero il requisito aggiuntivo e premiale per le aziende che rispettino alcune regole già definite alla fine del 2021 con la Legge 162 che, nel modificare il Codice Pari Opportunità (DLgs 198/2006), aveva introdotto la Certificazione di Parità di Genere come strumento idoneo a certificare l’adozione di politiche tese al raggiungimento della parità di diritti tra uomini e donne.
La conferenza stampa è prevista per domani, martedì 7 febbraio, alle ore 14.00, presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati, in via della Missione 4.
Grave partecipare a campagna elettorale Fdi
“Il nuovo commissario per la ricostruzione post sisma 2016, Guido Castelli, parte certamente male nel suo nuovo incarico se sceglie di partecipare a un’iniziativa di campagna elettorale di Fratelli d’Italia. Si tratta di un episodio molto grave, poiché le istituzioni sono sacre. Quello del commissario per la ricostruzione è un ruolo che deve essere connotato da imparzialità e indipendenza. Regioni, comuni, cittadini, possono essere di destra e di sinistra, ma hanno la necessità di ritrovarsi insieme intorno a una figura di garanzia. Castelli, una volta accettata la nomina, avrebbe dovuto dismettere i panni di militante di Fratelli d’Italia, assumendo quelli super partes di una istituzione al servizio di un’area del nostro Paese drammaticamente colpita da devastazione e lutti”.
Così la deputata del Partito Democratico, Marianna Madia.
Francesco Rocca assente al primo confronto Tv fra i candidati alla Regione Lazio? “Te credo – scrive su Twitter la deputata democratica Marianna Madia -. Se no deve spiegare con contraddittorio perché il governo della destra che lo ha candidato ha tolto soldi alla sanità di Roma e del Lazio”.
“Il buco nero che si sta disvelando intorno alla vicenda della sede della Croce Rossa di Frosinone è il biglietto da visita con cui Francesco Rocca presenta la sua candidatura alla presidenza della Regione Lazio. L’ex numero uno della Cri, convolto in un contenzioso giudiziario finito anche sotto i riflettori della giustizia amministrativa del Tar, dopo aver gettato discredito sul nobile ruolo svolto dai tanti volontari e lavoratori della Croce Rossa, pensa ora di voler replicare questa sua cattiva amministrazione anche a danno di tutti cittadini e le cittadine del Lazio occupando la presidenza della Regione. Non basteranno i silenzi e le complicità della destra e del governo, come avvenuto oggi nell’Aula alla Camera, per riuscire in questa operazione”.
Così la deputata dem, Marianna Madia, commentando la risposta del governo all’interpellanza urgente sulla mala gestione delle sedi locali della Cri, di cui è firmataria insieme a oltre trenta colleghi del Pd
Oggi, 12 gennaio Conferenza stampa di Marianna Madia, prima firmataria, insieme al Comitato “Voto dove Vivo”
Alle ore 12, presso la sala Stampa della Camera sarà presentata la proposta di legge del gruppo PD che disciplina l’esercizio del diritto di voto in un comune diverso da quello di residenza, in caso di impedimenti per motivi di studio, lavoro o cura. La proposta di legge di voto ai fuori sede, firmata da tutto il gruppo Pd è stata presentata al Senato anche dal collega Andrea Giorgis. Nel corso della conferenza stampa interverranno i rappresentanti del Comitato promotore “Voto dove Vivo” e altri parlamentari.
“Sul bonus psicologo abbiamo ottenuto un grande risultato con un nostro emendamento che rende il fondo per la copertura della misura strutturale. Il contributo sarà finanziato con 5 milioni per il 2023 e 8 milioni a decorrere dal 2024. Siamo contenti per questa misura che è stata purtroppo molto utilizzata, oltre ogni aspettativa e che potrá continuare a contribuire al miglioramento del benessere psicologico di tante persone di ogni età duramente provate da questi anni di pandemia e crisi”. Lo dichiarano le deputate dem Debora Serracchiani, presidente del Gruppo Pd alla Camera e Marianna Madia.
“Le maggiori istituzioni del Paese hanno criticato il pacchetto di misure del governo di destra contenute nella Legge di bilancio in materia di lotta all’evasione. Il governo ha reagito con insofferenza e polemiche puerili. Per il Partito democratico, invece, queste sollecitazioni devono spronare la maggioranza a una netta marcia indietro rispetto a misure che non sono dettagli, ma incidono negativamente proprio sul contrasto all’evasione e sulla lotta alle diseguaglianze. Per questo chiediamo con forza che vengano approvati i nostri emendamenti alla Legge di Bilancio, come ad esempio quelli che chiedono l’abbassamento del tetto all’utilizzo del contante, la fine della politica dei condoni, lo stop all’innalzamento della flat tax, l’estensione dell’obbligo di utilizzo del Pos, prevedendo la contestuale reintroduzione del credito d’imposta al 100% per le commissioni bancarie. Le forze di destra riflettano sulle parole d’allarme della Banca d’Italia, della Corte dei Conti, dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio, e troveranno gli emendamenti del Partito democratico alla manovra per invertire una rotta sbagliata”.
Così la deputata dem, Marianna Madia.
“La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo oggi nell’Aula della Camera per le sue comunicazioni, nella foga demagogica usata su tutto, ha dimostrato di non conoscere le cose di cui parla. Per un po’ di plauso pubblico punta il dito verso una struttura dello Stato in modo platealmente gratuito. A differenza di quanto riferito in Aula, i criteri di valutazione dell’Agenzia delle entrate non sono affatto ancorati alle semplici contestazioni ai contribuenti ma agli importi effettivamente incassati e questo avviene già da oltre dieci anni. Gli obiettivi di incasso effettivo, al pari degli altri obiettivi legati ai tempi dei rimborsi o delle attese per avere un appuntamento, sono fissati all’interno della convenzione tra il Mef e l’Agenzia e rispecchiano l’atto di indirizzo che il ministro approva ogni anno. Se la Presidente vorrà davvero e lo auspichiamo occuparsi in modo serio di evasione fiscale, anche a discapito di alcuni alleati che negli anni hanno condotto battaglie populiste strizzando l’occhio all’evasione, lo faccia seriamente, imparando a conoscere i problemi e gli strumenti per farlo”.
Così la deputata dem, Marianna Madia, in risposta alle comunicazioni della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
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