“Cosa sta aspettando il governo ad intervenire?” lo chiede la deputata democratica, componente della commissione parlamentare infanzia di Montecitorio, Marianna Madia, che sottolinea “l’esecutivo ha tutti gli strumenti per evitare ulteriori sofferenze ai 5 bambini italiani bloccati che non possono raggiungere le loro famiglie adottive. Auspico un’iniziativa urgente e unitaria della commissione infanzia che solleciti l’intervento del governo”
“La verità fa male, e in campagna elettorale viene strumentalizzata. Il Commissario Gentiloni ha detto quel che è noto: che Next Generation EU è figlio di un confronto importante tra tutti i governi, compreso quello italiano, e che la ripartizione dei fondi, al netto dell’epica a cinque stelle, è avvenuta in base a un calcolo tecnico. Tutto qui. Molto chiaro, nessuna polemica” così la deputata democratica, Marianna Madia.
“Per i prossimi anni dobbiamo chiarirci su quali siano gli obiettivi comuni in Europa e soprattutto quali risorse comuni per realizzarli. Il fatto che in Europa negli ultimi anni si è parlato di politiche industriali europee è già una svolta concettuale. Oggi si parla di competitività dell’Europa, e non di un singolo Stato membro contro l’altro, che deve fronteggiare colossi come gli Stati Uniti e la Cina che hanno delle politiche economiche molto strutturate. È necessario avere uno strumento sovrano industriale di politica europea e dunque armonizzare le differenze fiscali fra i Paesi. Dobbiamo confermare la transizione ecologica e la neutralità climatica al 2050, Bruxelles è stato apripista, Stati Uniti e Cina sono arrivati a seguire, ora dobbiamo proseguire su questa strada. Sarebbe un errore storico abbandonarla. Su questo dobbiamo trovare risorse comuni europee. E noi dobbiamo chiederci come accompagnare famiglie e imprese in questa transizione, dobbiamo chiederci come finanziamo la neutralità climatica al 2050. Dobbiamo anche puntare su una difesa comune europea che a tutti gli effetti è politica estera e di sicurezza europea perché la pace non è un’emozione ma è una questione molto pragmatica”. Lo ha detto in Aula la deputata del Pd, Marianna Madia, illustrando la mozione del Pd sulla riforma della governance europea e del patto di stabilità.
“Siamo alle porte di elezioni europee che saranno decisive per il futuro dell’Europa. Oggi possiamo tranquillamente affermare che la proposta politica sovranista di Giorgia Meloni, che per anni ha sbeffeggiato l’Europa chiedendo puntualmente su ogni dossier ‘meno Europa’, in Italia ha fallito. Non so se la premier Meloni su questo fallimento abbia avuto parole di verità con i suoi amici Abascal e Lepen. Ora in vista delle prossime elezioni europee dobbiamo dirci quali sono i nuovi obiettivi e per questo dobbiamo elencare delle condizioni indispensabili, in particolare cinque per noi del Partito democratico. La prima: l’efficienza esecutiva del Pnrr o di quel che resta del Pnrr, con investimenti ridotti in settori importanti come sanità e asili nido; auspichiamo che i soldi rimanenti vengano presto investiti nei progetti importanti che rimangono;
seconda lo scampato pericolo di essere rimasti incastrati nelle vecchie regole della governance economica e del patto di stabilità che erano state solo temporaneamente sospese per la pandemia. E siamo scampati al passato solo grazie alla silenziosa azione di Gentiloni; grazie a Gentiloni abbiamo il nuovo patto di stabilità, malgrado l’azione poco incisiva del governo che ha peggiorato la proposta iniziale della commissione. Terza condizione necessaria: l’Europa non può più essere la regina solo della regolamentazione, ma diventi l’Europa degli obiettivi comuni da finanziare però con risorse comuni. Quarta precondizione lo stato di diritto, continuare ad avere come priorità l’Europa dei diritti. Quinta condizione necessaria provare a cambiare i meccanismi decisionali, provare a superare il meccanismo dell’unanimità, evitare la paralisi su temi che sono strategici anche con gruppi di paesi, con tutto ciò che possa rafforzare la democrazia in Europa”. Lo ha detto in Aula la deputata del Pd, Marianna Madia, illustrando la mozione del Pd sulla riforma della governance europea e del patto di stabilità.
Le deputate democratiche, Marianna Madia e Lia Quartapelle hanno firmato la proposta di legge promossa da Roberto Giachetti sulla liberazione anticipata dei detenuti.
“In questi mesi - dichiarano le democratiche - la destra ha inasprito le pene. Firmiamo la liberazione anticipata perché siamo contrarie a questa idea della giustizia in cui si butta via la chiave. Le carceri che oggi sono stracolme devono essere luoghi di recupero. Quindi bene un meccanismo che semplicemente aumenti il meccanismo già oggi in vigore di diminuzione progressiva della pena quando c’è una buona condotta”.
Commissione infanzia e adolescenza esca dal letargo e lavori
“Ancora una volta Elio ci stupisce con la sua lucida dote di sintesi. E nell’intervista al Corriere della Sera traccia un vero e programma politico sui problemi e le urgenze delle famiglie che convivono con la disabilità dei propri figli”. Così la deputata democratica, Marianna Madia, che aggiunge: “la Commissione parlamentare per l'Infanzia e l'Adolescenza lavora poco e male in questa legislatura. È un ritardo colpevole, facciamo un appello: esca presto dal letargo e si occupi delle urgenze che hanno i bambini e le loro famiglie.”
“Cara Giorgia Meloni facciamo che era una proposta giusta, senza che ti debba ricordare che l’hanno ideata i giovani democratici? Finalmente voteranno gli studenti, purtroppo i lavoratori no, ancora nulla per le elezioni politiche. Ci lavoreremo insieme. Senza propaganda” così la deputata democratica, Marianna Madia, replica su X alla premier che attribuisce a fratelli d’italia la proposta di legge per il voto per gli studenti fuori sede alle prossime elezioni europee.
"È urgente avviare un'indagine conoscitiva sulle ripercussioni della tecnologia digitale sulla salute mentale e fisica dei bambini e dei ragazzi”. Lo chiede la deputata democratica, Marianna Madia che sottolinea: “come emerge anche dal Rapporto Macron, i rischi legati all'esposizione dei giovani agli schermi digitali di tablet e cellulari sono molto elevati. La Commissione parlamentare per l'Infanzia e l'Adolescenza esca dal letargo e agisca tempestivamente: le famiglie non devono essere lasciate sole di fronte a queste sfide, servono risposte rapide".
Siamo in tanti che da anni proviamo a far introdurre il diritto al voto per i fuorisede che negli altri paesi avanzati esiste già. C’è stato un piccolo, seppur timido, primo passo da parte della maggioranza e del governo con questa possibilità per i soli studenti e non per chi lavora e per le sole prossime elezioni europee in via sperimentale, quindi non in modo strutturale e non per le elezioni politiche, di dare la possibilità agli studenti fuori sede di votare. Ma siccome non basta una legge per dare un diritto, nel senso che se poi questo diritto non è conosciuto, rimane in Gazzetta ufficiale e non viene esercitato, la ragione di questa conferenza stampa è fare in modo che si diffonda il fatto che c’è la possibilità seppure ancora in via sperimentale di votare alle prossime elezioni europee e anche di facilitare al massimo tutti coloro che ne verranno a conoscenza e vorranno esercitare questo diritto. Ringrazio il Comitato ‘voto dove vivo’ perché ha avanzato quattro proposte intelligenti, puntuali e giuste (pubblicare il modulo di richiesta, lanciare una campagna informativa in tv, far conoscere questa opportunità e semplificare le procedure) che noi proveremo a diffondere al massimo e su cui proveremo ad avere delle risposte sia dagli Atenei che dalla maggioranza per far sì che al prossimo 8 e 9 giugno ci siano quanti più possibili studenti fuorisede che possano votare e che possano effettivamente far sperimentare questo timido nuovo diritto che noi auspichiamo e faremo in modo sia solo un primo passo di una legislazione strutturale e molto più ampia sul tema.
Così la deputata del Pd Marianna Madia, intervenendo alla conferenza stampa alla Camera sul voto agli studenti fuorisede.
Con Madia, Gribaudo, Quartapelle e Scarpa
Le deputate democratiche Marianna Madia, Chiara Gribaudo, Lia Quartapelle e Rachele Scarpa parteciperanno insieme al Comitato ‘voto dove vivo’ alla conferenza stampa sul voto per gli studenti fuorisede alle prossime elezioni europee. La conferenza stampa si terrà mercoledì 17 aprile alle ore 17.30 nella Sala stampa della Camera dei Deputati.Per accrediti ospiti e giornalisti (entro martedì 16 aprile ore 18): pd.ufficiostampa@camera.it
Ingresso: Via della Missione, 4 - Roma
Giacca obbligatoria per gli uomini
Con Madia, Gribaudo, Quartapelle e Scarpa
Le deputate democratiche Marianna Madia, Chiara Gribaudo, Lia Quartapelle e Rachele Scarpa parteciperanno insieme al Comitato ‘voto dove vivo’ alla conferenza stampa sul voto per gli studenti fuorisede alle prossime elezioni europee. La conferenza stampa si terrà mercoledì 17 aprile alle ore 17.30 nella Sala stampa della Camera dei Deputati.Per accrediti ospiti e giornalisti (entro martedì 16 aprile ore 18): pd.ufficiostampa@camera.it
Ingresso: Via della Missione, 4 - Roma
Giacca obbligatoria per gli uomini
“Passo in avanti ottenuto grazie alla perseveranza delle opposizioni e dei comitati e alla scelta del gruppo del Pd di far calendarizzare a inizio legislatura la proposta di legge. Ora si vada avanti con disciplina non sperimentale anche per elezioni politiche e per chi si trova lontano dal comune di residenza non solo per ragioni di studio ma anche di cura o lavoro” così la deputata democratica, Marianna Madia, prima firmataria alla Camera della proposta di legge sul voto dei fuori sede, è intervenuta in aula durante la discussione sul dl enti locali in cui si introduce una prima disciplina sperimentale per votare alle prossime elezioni europee per chi studia lontano dal comune di residenza.
“Sono sempre contenta umanamente quando una persona viene assolta anziché condannata. Penso in ogni caso che l’assoluzione di Luca Lotti sia un fatto politico e non solo umano su cui bisognerebbe riflettere con tutta la comunità dem e, più in generale, con tutti i gruppi politici” così su X la deputata democratica, Marianna Madia.
“Dopo aver bocciato tutti gli emendamenti che avevamo presentato nel milleproroghe il Governo Meloni esprime parere contrario anche all’’odg per chiedere la proroga di tutte le graduatorie concorsuali per il settore educativo e scolastico in scadenza entro l'anno in corso, indispensabile per garantire il corretto funzionamento di nidi, scuole dell'infanzia, e rispondere alle esigenze delle famiglie ed evitare la possibile ed inaccettabile mancanza di insegnanti in un settore cruciale per il nostro Paese.
Solo per Roma Capitale significa dover rinunciare alla possibilità di potenziare e rafforzare i servizi grazie a 6000 candidate idonee che hanno già espletato procedure concorsuali per profili professionali rispettivamente dedicate ai nidi (educatore) e alle scuole per l'infanzia (insegnante). Nidi e scuole delle infanzia sono le prime vittime dell’assurda crociata contro gli idonei del Governo Meloni”. Così i deputati democratici Andrea Casu e Marianna Madia.
Madia, sempre troppo poco ma è passo avanti
“10 milioni - erano solo 8 - per il bonus psicologo nel 2024. Emendamento del Pd approvato stanotte nel Milleproroghe. Sempre troppo poco. Ma è un passo avanti sulla salute mentale, su cui non molliamo, grazie all’instancabile lavoro di Filippo Sensi” così la democratica Marianna Madia commenta su X l’approvazione nella notte dell’emendamento dem al decreto Milleproroghe che aumenta i fondi al bonus psicologo.