09/02/2024 - 16:33

“Mentre si apprestano a votare l’ennesimo condono - piccolo o grande che sia - abbandonano il Terzo Settore, le associazioni del volontariato e dell’impegno nel sociale. L’emendamento al Milleproroghe che doveva salvaguardare il regime Iva è stato accantonato dalla maggioranza e rischia di saltare. La stessa maggioranza trova risorse per l’ennesima sanatoria per chi evade il fisco, ma non si preoccupa di chi ogni giorno si prende cura della parte più fragile del paese. Assicuriamo alle associazioni il massimo impegno del gruppo Pd per sostenere le loro ragioni in commissione e in Aula. Così in una nota i capigruppo democratici nelle commissioni Affari costituzionali e Bilancio della Camera, Simona Bonafè e Ubaldo Pagano.

09/02/2024 - 15:57

Bonafè e Pagano: oggi paga prezzo agli agricoltori

“La presidente Meloni è stucchevole, ancora una volta si presenta con il ritornello vittimistico del “in pochi mesi difficile fare miracoli”. È al governo da un anno e mezzo e le responsabilità sull’Ipef agricola sono molto chiare al punto che oggi Meloni deve correggere se stessa e autorizzare la presentazione di emendamenti al decreto milleproroghe che modificheranno le norme della manovra di bilancio approvate neanche un mese fa. Il governo naviga a vista e oggi paga il prezzo agli agricoltori che si sono opposti alle sue politiche sbagliate”. Così i capoguppo democratici nelle commissioni affari costituzionali e bilancio della Camera, Simona Bonafè e Ubaldo Pagano.

08/02/2024 - 19:15

Bonafè e Pagano: sono divisi anche nel tentativo di correggere gli errori della manovra

“Questo provvedimento è la fotografia della fallimento delle scelte economiche del governo contenute nella manovra, che oggi la maggioranza cerca frettolosamente di correggere. Ma sono spaccati e navigano a vista”. Così i capigruppo democratici nelle commissioni Bilancio e Affari costituzionali di Montecitorio, Ubaldo Pagano e Simona Bonafè, che aggiungono: “a un mese e mezzo dalla presentazione del decreto milleproroghe stiamo ancora esaminando il secondo articolo e la maggioranza continua a essere in stallo. Una gestione pessima e dilettantistica in spregio a ogni forma di collaborazione che è stata offerta dalle opposizioni con continui cambi di posizione tra i gruppi di maggioranza che  - concludono - sono spaccati e navigano a vista”.

30/01/2024 - 13:05

*Imbarazzo in Commissione bilancio*

“Il Governo è totalmente in panne e a dimostrarlo non sono solo le boutade quotidiane di Ministri e Sottosegretari. Poco fa in Commissione Bilancio abbiamo scoperto che la confusione è grande anche dalle parti del MEF. Preso dalla smania di spegnere il Superbonus e scaricare altrove le responsabilità dello Stato, il Ministro Giorgetti, con l’inevitabile complicità della Presidente del Consiglio, ha partorito l’ennesimo mostro giuridico.”

Così i deputati del Partito Democratico, Ubaldo Pagano e Cecilia Guerra.

“A pochi minuti dall’approdo in aula del provvedimento, infatti, ci siamo accorti dell’incomprensibile disparità di trattamento che questo decreto fa tra chi ha optato per sconto in fattura o cessione del credito e chi, invece, intendeva portare in detrazione i crediti maturati. Le norme scritte dal Governo, come ci è stato confermato in Commissione, fanno salvi i crediti maturati da chi ha scelto per una delle due opzioni, mentre fanno perdere il credito a chi voleva portarlo in detrazione. Una discriminazione senza ragione, considerato che si tratta di crediti maturati a parità di condizioni e requisiti soddisfatti.”

“Se non avessimo fatto notare la questione, questa previsione assurda che oggi il Parlamento approverà sarebbe passata sotto silenzio. Ora invece governo e maggioranza provano a dire che ci metteranno una pezza...ad aprile. Vigileremo sull’ennesima promessa che puzza di bugia!”

29/01/2024 - 16:59
Presentata interrogazione
 
 “Apprendiamo da fonti sindacali e da organi di stampa di un fatto gravissimo che merita l’immediata attenzione della Ministra Calderone. Si tratta della notizia secondo cui una giovane infermiera impiegata in una RSA di Taranto avrebbe subito ricatti e ritorsioni da parte del suo datore di lavoro per il solo fatto di essersi iscritta al sindacato.”
Così Ubaldo Pagano, Arturo Scotto e Marco Sarracino, deputati del Partito Democratico.
“Dopo aver esercitato un suo diritto costituzionale, alla dipendente sarebbero state ridotte le ore di lavoro settimanali e decurtato lo stipendio. Un episodio che non è sufficiente stigmatizzare ma su cui occorre fare urgentemente piena luce, perché non è tollerabile che nel 2024 si possa avere ancora timore di tutelare i propri diritti ed esercitare le libertà riconosciute dalla legge. Per questo abbiamo presentato un’interrogazione parlamentare per chiedere alla Ministra del Lavoro di fare le dovute verifiche e, nel caso, di intervenire con decisione e immediatezza.“

 

15/01/2024 - 17:45

Gli italiani si accorgeranno presto delle incredibili bugie dette a margine di questa legge di bilancio, a partire dagli effetti del taglio del cuneo fiscale e della riforma delle aliquote IRPEF. Se da una parte abbiamo la semplice conferma di una misura inaugurata dal Governo Draghi e che quindi non comporterà alcun aumento aggiuntivo delle buste paga, dall’altra tantissimi lavoratori, a prescindere dalla classe di reddito, si troveranno a fare i conti con il contemporaneo incremento delle addizionali comunali e regionali dell’IRPEF, dovute proprio ai tagli da 600 milioni con cui la destra ha voluto colpire gli enti locali.”
“Con una mano si dà (peraltro niente di più di quanto dato finora) e con l’altra si toglie. Questa è l’ipocrisia della destra al Governo.
Così Ubaldo Pagano, deputato del Partito Democratico e Capogruppo in Commissione Bilancio a Montecitorio.

28/12/2023 - 18:04

“Sulla questione del Superbonus per l’edilizia, maggioranza e governo stanno dando vita a un indecoroso teatrino sulla pelle di cittadini e imprese. Le possibilità sono due: o hanno preso in giro il parlamento bocciando le nostre proposte per poi inserirle in un nuovo provvedimento; oppure quella che stanno costruendo è una norma vuota e inutile per risolvere i problemi aperti dalle loro scelte miopi e dannose”. Lo dichiara il capogruppo democratico in commissione Bilancio Ubaldo Pagano.

27/12/2023 - 17:57

“Il ministro Giorgetti ha ammesso in modo evidente due fatti di una rilevanza politica enorme: il fallimento in Europa sul Patto di Stabilità; l’assenza del sostegno della sua maggioranza dimostrata anche dal voto sul Mes. Lui stesso ha dichiarato che il nuovo patto è un “caos totale” rispetto alla proposta originale della Commissione e ha evaso una risposta alla fondamentale domanda su quali sarebbero gli elementi che lo avrebbero reso sostenibile rispetto alla traiettoria di correzione dei conti pubblici italiani. A questo punto riteniamo inaccettabile che resti al suo posto. Ne va della credibilità del nostro Paese”. Lo ha dichiarato il capogruppo democratico in commissione Bilancio Ubaldo Pagano.

21/12/2023 - 17:30

“Con la mancata approvazione del disegno di legge di ratifica del Meccanismo europeo di stabilità, all'indomani dell'accordo dell'Ecofin sul nuovo Patto di Stabilità e crescita, l'Italia si presenta con uno schiaffo in faccia alle istituzioni europee, peraltro non facendo l'interesse nazionale, perché ricordo ai più che noi, già oggi, versiamo dei soldi pubblici per il mantenimento del Mes, quindi non avremmo dovuto versare più soldi, ma avremmo avuto più voce in capitolo in quanto l'Italia è uno dei tre Paesi europei che avendo più del 15 per cento del delle quote del Fondo, avrebbe potuto utilizzare il diritto di veto nella utilizzabilità di quelle somme. Pertanto, non si fa l'interesse nazionale e si fa un atto ritorsivo nei confronti dell'Unione Europea rispetto all'accordo che è stato stipulato proprio ieri sul Patto di Stabilità e crescita, smentendo quello che avevano detto, invece, il ministro Giorgetti e il ministro Tajani, ovvero che questo sarebbe stato un buon accordo”. Lo ha detto il deputato dem Ubaldo Pagano, capogruppo Pd in commissione Bilancio, intervistata sul sito web dei deputati Pd.

 

“In tutta questa vicenda – ha concluso Pagano - noi abbiamo i fondamentali dell'economia che rischiano di andare molto peggio rispetto a quelli che sono stati preventivati nel Documento di Economia e Finanza. Insomma, la tempesta perfetta utilizzata semplicemente come bandiera per una finta battaglia per l'interesse nazionale contro l'Unione Europea, che invece si ritorcerà contro gli interessi nazionali e con una Legge di bilancio che non affronta i nodi e una crescita che sarà più bassa di quella che è stata preventivata, noi tra qualche mese ci ritroveremo in balia delle onde senza che nessuna istituzione europea ci verrà in soccorso”.

20/12/2023 - 15:50

Dichiarazione dei deputati Pd eletti in Puglia : Ubaldo Pagano,  Claudio Stefanazzi e Marco Lacarra

“Un nuovo rinvio del Governo sarebbe un fatto davvero intollerabile.”
Così i deputati pugliesi del Partito Democratico, Ubaldo Pagano, Claudio Stefanazzi e Marco Lacarra, a commento delle notizie che filtrano dal tavolo convocato presso la Presidenza del Consiglio tra i Ministri competenti e i sindacati sulle intenzioni del Governo per il futuro dell'ex Ilva.
“La nostra piena solidarietà va ai rappresentanti sindacali, ancora una volta convocati a Palazzo Chigi solo per scontrarsi con l’incapacità del Ministro Fitto e del Governo Meloni, ai lavoratori in attesa di risposte e a una comunità, quella tarantina, che non sa più nulla del suo futuro. Quanto sta accadendo non ha precedenti: lottiamo contro un governo che non sa letteralmente ciò che vuole fare dell’acciaieria e, nell’indecisione, rischia di far fallire l’economia di un intero territorio.”

20/12/2023 - 15:38

“Ministra Calderone, lei non ci ha convinto, Anzi, la sua risposta ci preoccupa. Avevamo posto un quesito molto semplice, ovvero se volevate continuare sulla scia dell'ordine del giorno che voi avete approvato e che sdogana le gabbie salariali. La sua risposta a slalom, ci fa pensare di sì. Voi avete messo nero su bianco che un dipendente pubblico del Sud, un docente, un infermiere, debba essere pagato meno di un suo collega del Nord, non perché lavori meno ma semplicemente perché ha la colpa di vivere nel Mezzogiorno. Noi lo riteniamo inaccettabile, perché già oggi chi vive al Sud usufruisce di meno servizi, in un’Italia che investe 18mila euro l'anno per un cittadino del Nord e 13mila per un cittadino del Mezzogiorno. Abbiamo già cittadini di serie A e di serie B, perché la diversa spesa pubblica è un fatto non un rischio. Occorrerebbe invertire la rotta. Ma con i salari differenziati in base al territorio, state mettendo in discussione di fatto la coesione e l'unità Nazionale. Ai parlamentari del Mezzogiorno chiedo, ma con che coraggio spiegherete ai cittadini che per voi è normale il fatto che un lavoratore del Sud venga pagato meno di un suo collega del Nord? Noi ci opporremo a questa vostra scelta vergognosa e la combatteremo in ogni modo in Parlamento e nel Paese”.

Lo ha detto il deputato democratico Marco Sarracino, responsabile Coesione territoriale, Sud e aree interne del Pd, replicando in Aula la ministra del Lavoro, Marina Calderone, nel corso del Question time alla Camera. Nell’illustrazione il capogruppo dem in commissione Bilancio, Ubaldo Pagano, aveva sottolineato come mentre le opposizioni chiedevano il salario minimo, la maggioranza diceva che il problema non esisteva e approvava un Odg per introdurre le gabbie salariali.

19/12/2023 - 15:47

“Quanto avvenuto in commissione Bilancio alla Camera dimostra per l’ennesima volta che da parte della maggioranza non c’è alcun rispetto per i lavori delle Camere. Nascondersi dietro questioni di carattere meramente tecnico, e cioè sulla copertura della ratifica del Mes, nonostante il ministro dell'Economia in un documento protocollato il 9 giugno lo avesse escluso, rappresenta veramente una brutta pagina che non fa bene al Parlamento e che dovrà essere approfondita dalla Presidenza della Camera. Sappiamo bene che sul Mes la maggioranza ha enormi problemi politici, ma farli ricadere sulle istituzioni è molto grave”.

 

Lo dichiara il capogruppo del Pd in commissione Bilancio alla Camera, Ubaldo Pagano.

07/12/2023 - 12:34

“Non è nient’altro che carta straccia il memorandum firmato da Fitto con Arcelor Mittal. L’ennesimo inganno, questa volta messo nero su bianco, di un’azienda che tutto vuole salvo la sopravvivenza degli stabilimenti siderurgici del gruppo. Ma qui purtroppo non si tratta solo di un Ministro della Repubblica tanto miope e ingenuo da diventare il gioco preferito di una multinazionale. Qui parliamo di uno dei più grandi poli europei della siderurgia che sta per piombare nella paralisi; parliamo di migliaia di dipendenti mandati allo sbando; di centinaia di milioni di euro di debiti non saldati con le imprese dell’indotto. Insomma, per quanto Fitto ami prendersi la scena, oggi il tema non è affatto la sua ottusità, ma il futuro di un intero sistema industriale. Se il Governo è ormai ostaggio della multinazionale indiana, la Presidente del Consiglio è a sua volta ostaggio del Ministro Fitto che, da strenuo oppositore del passaggio in maggioranza del socio pubblico, sta spingendo  l’intera situazione verso un punto di non-ritorno. Il 10 di gennaio decadrà la sospensiva del Tar e l’ex Ilva potrebbe vedersi togliere la fornitura di gas, sancendo un inevitabile blocco di tutte le sue attività. Mentre il rischio che tutto ciò accada è sempre più alto, il Governo Meloni è ancora in balia del socio privato, le cui intenzioni sono ormai chiarissime: chiudere gli stabilimenti italiani per garantire agli altri impianti del gruppo nel resto d’Europa un enorme vantaggio competitivo. Se Raffaele Fitto è l’unico a non aver compreso questo messaggio, pretendiamo un sussulto di dignità almeno dalla Presidente del Consiglio e dal Ministro Urso. Lo Stato deve riprendersi l’ex Ilva; deve utilizzare i 680 milioni di euro già versati per assumerne il controllo; deve assicurare alle imprese dell’indotto a partire da quelle commissariate del gruppo ex Ilva come Sanac che costituiscono una parte rilevante dell’economia dei territori interessati, il saldo di tutti i debiti dell’acciaieria; deve garantire alle migliaia di dipendenti un futuro occupazionale; deve mantenere la promessa fatta a Taranto di avviare la decarbonizzazione degli impianti produttivi. E deve farlo subito, immediatamente, isolando le fantasie distruttive di Fitto e riprendendo in mano una situazione sull’orlo del collasso”.

Lo dichiarano i deputati democratici, Andrea Orlando, Marco Sarracino, Cecilia Guerra, Ubaldo Pagano, Vinicio Peluffo, Claudio Stefanazzi, Marco Lacarra.

24/11/2023 - 09:28

Fenomeno da 350 miliardi, servono misure straordinarie

“Stando agli ultimi dati di settore, lo stock complessivo dei crediti deteriorati, ovvero tutte quelle posizioni di credito per le quali vi sia problematicità nella loro restituzione da parte del debitore, in Italia ha raggiunto e superato, nel 2022, i 350 miliardi di euro, di cui 90 rimasti nei bilanci bancari e 260 ceduti alle società di cartolarizzazione. È necessario, pertanto, attivare misure straordinarie adeguate a realizzare un’efficace riduzione di tali partite anomale sia per la stabilità del sistema creditizio italiano, che per il rilancio del sistema economico e produttivo nazionale, e soprattutto per la sopravvivenza di moltissime famiglie e piccole aziende”.

Lo dichiarano i capigruppo democratici della commissione Finanze, Virginio Merola, della commissione Agricoltura, Stefano Vaccari, che ha presentato una proposta di legge per intervenire sulla materia (Pdl 1246), e della commissione Bilancio, Ubaldo Pagano, annunciando la deposizione della richiesta di indagine conoscitiva sugli Npl.

“Alcuni degli aspetti principali dell’indagine - spiegano - che può essere anche breve (6 i soggetti da audire proposti) in modo da produrre rapidamente un quadro conoscitivo puntuale per orientare le scelte del legislatore, saranno i seguenti: individuazione degli operatori di questo comparto e stima delle performance; verifica degli andamenti geografici della diffusione degli Npl; acquisizione di un quadro informativo da parte del ministero dell'Economia e di Bankitalia. Le stime degli analisti indicano che nel 2023 il tasso di deterioramento del credito alle imprese toccherà il 3,1%, rispetto al 2,2% del 2022. In prospettiva, l'anno prossimo si prevede un ulteriore aumento con un picco del 3,8%, il valore più alto dal 2016. Per tali ragioni - concludono - risulta utile un maggiore approfondimento del Parlamento, attraverso l’avvio di una indagine conoscitiva, sulle reali caratteristiche e modalità di funzionamento del mercato dei crediti non-performing”.

15/11/2023 - 13:35

Lo stop alla proroga del Superbonus rischia di rivelarsi una scelta molto pericolosa da parte del governo a danno di milioni di famiglie lasciate in mezzo al guado e di imprese ed artigiani che rischiano di “saltare” perché la Meloni ha cambiato le regole del gioco in corso d’opera.
Prendiamo atto che Forza Italia si sia ormai ridotta a fare solo azioni dimostrative, prendendo prima in giro senza scrupolo le categorie interessate al Superbonus, ma poi chinando in maniera servile la testa ai diktat della Meloni.

Così Ubaldo Pagano, capogruppo Pd in commissione Bilancio della Camera.

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