“Oggi, purtroppo, siamo ancora nella situazione di dover sostenere l’Ucraina contro l’aggressore e lo facciamo con convinzione ma non possiamo rinunciare a spingere il Governo a cercare con tutte le forze strategie adeguate per l’avvio dei negoziati”. Così l’on. Fabio Porta intervenendo nell’Aula di Montecitorio a nome del Partito Democratico sul decreto che proroga la “Cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore dell’Ucraina”.
“Signor Presidente - ha sottolineato l’On. Porta - oggi la democrazia globale è in crisi a causa dei conflitti nei vari teatri internazionali e quello dell’Ucraina è fondamentale per il futuro delle nostre democrazie, per riaffermare il diritto ad esistere come Paese”.
“La nostra risposta - ha detto Porta - obbedisce ad un altro diritto che si affaccia sulla scena globale e cioè il diritto emergenziale per il quale siamo chiamati a continuare a non rimanere impassibili di fronte all’aggressione russa verso l’Ucraina e aiutarla a difendersi come abbiamo fatto sin dall’inizio e come dobbiamo continuare a fare, in maniera unitaria a livello europeo, sul piano politico, militare ed economico, per fare in modo che l’Ucraina possa trovarsi al tavolo delle trattative in condizioni paritarie per negoziare una pace giusta”.
“Aiutiamo l’Ucraina – ha concluso Fabio Porta - guardando al mondo e a noi stessi per riaffermare il valore della democrazia che non è una sconosciuta ma quella grande forma di convivenza che è nata proprio dal pensiero politico europeo! Allora questo provvedimento è un atto che si inserisce in questo solco, si inserisce nella nostra ricerca di pace e sicurezza, è un contributo alla storia avendo davanti, con il cuore e la mente, la prospettiva della pace!”
Salutiamo con favore e speranza la visita del Presidente colombiano Gustavo Petro in Vaticano, all'insegna del comune impegno con il Pontefice per la pace mondiale, il rispetto dei diritti sociali e la difesa dell'ambiente. Il Presidente Petro – in un lungo viaggio che lo ha portato da Città del Guatemala per sostenere l’insediamento del primo presidente progressista Bernardo Arevalo (suo padre fu deposto da un golpe nel ‘54) e poi a Davos per il Forum economico mondiale dove ha sostenuto la difesa dell’Amazzonia sull’ottica dell’enciclica Laudato si' – incontra oggi Papa Francesco. Voglio ricordare i molti legami esistenti tra Italia e Colombia, e in primo luogo la comune lotta al narcotraffico e al commercio di armi tra i porti di Buenaventura e Gioia Tauro all'insegna di una vera e propria connection criminale tra ndrangheta e cartelli colombiani. A questo proposito voglio esprimere la preoccupazione mia e del Partito Democratico per l’assassinio di 188 leader sociali uccisi nel corso del 2023 per la loro difesa dei diritti umani, dato che ha assegnato alla Colombia il triste primato mondiale del massacro di leader ambientalisti a livello internazionale. L'Italia e l’Europa non possono chiudere gli occhi davanti alla tragedia di milioni di migranti venezuelani che anche in Colombia soffrono discriminazione e razzismo; non mancherò di sollecitare il Parlamento Italiano rispetto ad una maggiore cooperazione con la Colombia e la sua popolazione, che da oltre mezzo secolo cerca di costruire la pace in mezzo ad un conflitto armato interno aggravato negli ultimi anni anche dal narcobussiness delle mafie italiane".
Così il deputato del Pd Fabio Porta.
"Dopo anni di tentativi e tanta disattenzione da parte del Parlamento, è partito oggi in Commissione Cultura alla Camera dei Deputati il cammino che potrebbe finalmente portare nelle scuole italiane la conoscenza dell'emigrazione del nostro Paese nel quadro delle migrazioni contemporanee": è quanto dichiara il deputato eletto in America Meridionale, primo firmatario della proposta di legge sottoscritta dai colleghi eletti del Partito Democratico all'estero Ricciardi, Di Sanzo e Carè.
"Sono grato al Presidente della Commissione Cultura, Federico Mollicone, per avere compreso la valenza unica di un provvedimento che consentirà ai nostri ragazzi di conoscere il più grande fenomeno sociale della storia d'Italia e di farlo in maniera innovativa e multidisciplinare con riferimento al fenomeno migratorio nel suo complesso, emigrazione e immigrazione", ha aggiunto il parlamentare del PD.
"Alla capogruppo del PD in Commissione Cultura, Irene Manzi, e al relatore del provvedimento, Toni Ricciardi, va poi un mio personale e affettuoso ringraziamento, per l'entusiasmo e la competenza che hanno voluto assicurare all'avvio dell'iter di una legge che finalmente renderà giustizia alla memoria della nostra storia di emigrazione, promuovendo al tempo stesso solidarietà e accoglienza verso tutte le comunità migranti, dentro e fuori il nostro Paese", così ha concluso il Vice Presidente del Comitato italiani nel mondo della Camera dei Deputati.
Dichiarazione on. Fabio Porta, deputato Pd eletto nella circoscrizione Sudamerica
Si è aperta oggi l’undicesima Conferenza Italia-America Latina, promossa dal governo italiano e organizzata dall’IILA (Istituto Italo-latinoamericano), principale strumento di politica estera italiana verso la regione.
L’On. Fabio Porta, che ha rappresentato la Commissione Affari Esteri nella sessione di apertura alla Farnesina, ha ricordato “che nella diciassettesima legislatura approvammo in Parlamento una norma per rendere permanente questo importante strumento di cooperazione internazionale e politica estera dell’Italia verso un continente che storicamente rappresenta una proiezione dell’Italia dall’altra sponda dell’atlantico e che può contribuire a rafforzare le naturali complementarietà economiche e culturali tra il nostro Paese e la regione al mondo dove vive il maggior numero di italo-discendenti.”
“Per questi motivi – aggiunge il parlamentare eletto proprio in Sudamerica – salutiamo con favore questa undicesima Conferenza e diamo il benvenuto alle autorevoli delegazioni giunte a Roma per l’occasione; devo purtroppo registrare – senza spirito polemico ma costruttivo e con il pensiero alla prossima Conferenza – che per la prima volta alla Conferenza non partecipa il nostro Ministro degli Affari Esteri come nemmeno un capo di Stato o di governo dei Paesi latino-americani”
“Comprendiamo benissimo – conclude il deputato del PD – la drammatica e particolarissima congiuntura politica internazionale ma se vogliamo davvero investire sul ruolo strategico dell’Italia in una regione del mondo a noi così cara e sempre più importante nello scacchiere globale dobbiamo dare alla Conferenza l’autorevolezza, la dimensione e la visibilità che merita lo storico rapporto dell’Italia con i Paesi dell’America Latina”.
“Quello che sta accadendo in queste ore a Porto Empedocle e che apprendiamo a mezzo stampa ci lascia senza parole. Chiediamo che il ministro dell’Interno intervenga chiarendo subito la situazione”. Lo chiedono i deputati del Pd Iacono, Provenzano, Barbagallo, Marino e Porta, in una interrogazione al ministro dell’Interno Piantedosi.
“Presso il centro di prima accoglienza di Porto Empedocle - spiegano i deputati dem - si stanno registrando una serie di tensioni legate al sovraffollamento della struttura e ai mancati trasferimenti.
Gli organi di informazione riportano la fuga dal centro in questione di alcune centinaia di migranti. Tutto questo è la riprova che questo Governo sta gestendo male ed in modo approssimativo la questione degli sbarchi e dei migranti. È ancora più grave che ciò accada il giorno dopo la visita della Presidente della Commissione UE Von der Leyen e del Presidente del Consiglio italiano a Lampedusa”, concludono i dem.
La Procura di Roma, coordinati dal pubblico ministero Gianfederica Dito, ha chiuso le indagini, atto che precede la richiesta di rinvio a giudizio, su Carlos Malatto, l’ex tenente colonnello dell'esercito argentino, accusato nel nostro paese dell'omicidio di otto persone, vittime del cosiddetto 'Piano Condor'.
Malatto, nato a Buenos Aires nel 1949, in possesso della doppia cittadinanza italiana e argentina, risiede attualmente in Sicilia dove è scappato per evitare i processi nel suo paese di origine. Dal ritorno alla democrazia, infatti, l’Argentina ha avviato un percorso di verità e giustizia per le vittime della dittatura e oggi sono oltre mille gli imputati condannati per i crimini compiuti durante il regime.
“Il governo argentino, nei confronti di Malatto, ha già richiesto l’estradizione per procedere in ordine ad una serie di reati commessi nel corso degli anni 1976 e 1977 – ha sottolineato l’on. Fabio Porta commentando la notizia di oggi. “Io stesso, insieme ad altri deputati del Pd, ho presentato un’interrogazione per chiedere al governo italiano di ottemperare alle richieste di detenzione più volte formulate dall'Autorità giudiziaria argentina.”
“Il nostro Paese – ha ricordato il deputato democratico – ha saputo cogliere di fatto il senso politico e storico di queste difficili operazioni di giustizia che riguardano vicende che hanno sconvolto popoli amici come quelli del Sudamerica. Le vittime di quel periodo di orrore furono migliaia, anche tra i figli e i nipoti degli italiani in Argentina e in altri paesi dell’America Latina; una generazione massacrata dalla violazione sistematica di ogni diritto e dalla totale impunità”.
“Non posso che esprimere soddisfazione per la conclusione delle indagini della Procura di Roma con la speranza che, anche nel caso di Malatto, possa essere accertata la verità in sede processuale. All’indomani dei 50 anni del sacrificio di Allende, la notizia di oggi rafforza la nostra convinzione che i processi sono il doveroso riconoscimento alle vittime e alle loro famiglie ma anche il monito più incisivo alle derive che tuttora offendono l’umanità”.
Con la morte di Domenico De Masi l'Italia perde uno dei suoi intellettuali più attenti e impegnati, uno dei pochi direi e sicuramente uno di coloro che sono conosciuti e apprezzati all'estero.
Io perdo un maestro ed un amico, conosciuto negli anni dei miei studi di sociologia a Roma e ritrovato dopo molti anni nel comune impegno nell'Associazione di Amicizia Italia-Brasile.
Gli sarò sempre grato per il suo sostegno politico e per le tante conversazioni sull'Italia e sul Brasile.
Amico personale di Fernando Henrique Cardoso e di Luis Inacio Lula da Silva, ha sempre considerato il Brasile la sua seconda patria e ha anche avuto l'onore di essere il riferimento italiano del grande architetto Oscar Niemayer.
Mancherà a tutti la sua visione anticonformista e coraggiosa della società della politica, la sua passione personale e scientifica per il mondo del lavoro e i lavoratori, la capacità unica di comunicare e intessere relazioni dentro e fuori il nostro Paese.
Alla moglie e ai familiari vanno l'abbraccio e le condoglianze mie personali e dell'Associazione di Amicizia Italia-Brasile.
Utile per rivitalizzare borghi che si stanno spopolando
“Oggi, durante l’esame della Delega al governo per la riforma fiscale, sono intervenuto in Aula per chiedere al governo di ripensare il parere contrario all’Odg che ho presentato assieme ai colleghi Di Sanzo, Ricciardi e Carè per rendere più funzionale la legge che prevede un regime fiscale speciale volto a favorire il trasferimento di pensionati residenti all'estero in alcuni comuni del Mezzogiorno con determinate caratteristiche demografiche per favorire gli investimenti, i consumi ed il radicamento in loco. Ho chiesto al governo di ripensare il suo parere sul mio odg visto che era mirato semplicemente a rafforzare una misura già esistente dal 2018 volta a rivitalizzare le zone colpite da spopolamento soprattutto del Sud Italia, rivolgendomi anche ai colleghi provenienti da queste zone, attraverso l’applicazione di un regime fiscale attrattivo soprattutto per i pensionati che scelgono di trasferirsi in queste zone portando il proprio reddito che entrerebbe, così, nel circuito economico locale. Quindi, ho ricordato al governo, con un parere negativo su quanto richiesto si certifica il fatto che l’Italia oltre a non essere attrattivo per i giovani non lo è neanche per gli anziani e quindi è inutile scomodare la Venere di Botticelli o le Winx per promuovere l’Italia nel mondo ma basterebbe semplicemente citare Enzo Iannacci: Vengo anch’io, no tu no. Di fronte e a queste evidenti contraddizioni del governo, che a parole promuove il turismo delle radici ma poi, nei fatti, chiude le porte a chi vuole tornare, noi del Pd continueremo a lavorare per riformare il nostro Paese nella direzione di uno sviluppo sostenibile che includa anche la grande Comunità italiana nel mondo”.
Lo ha dichiarato Fabio Porta, deputato Pd eletto in Sud America.
Dichiarazione di Laura Boldrini e Fabio Porta, deputati Pd
All’Amazzonia è stato dedicato l’incontro di oggi promosso alla Camera dei Deputati dall’Associazione di Amicizia Italia-Brasile, in collaborazione con “Ambientevivo”, “Calabria tra le righe”, “Projeto Saude & Algeria” e “UIL Scuola”.
Ospite d’onore una testimone diretta della lotta per la preservazione dell’Amazzonia e la salvaguardia delle popolazioni indigene, Elenira Mendes, figlia del sindacalista ambientalista Chico, assassinato brutalmente nel 1988 da un sicario assoldato dai suoi oppositori.
Ad accoglierla due parlamentari impegnati in prima linea contro lo sfruttamento delle terre indigene e la difesa dell’Amazzonia: la Presidente del Comitato diritti umani della Camera Laura Boldrini e il Presidente del gruppo di amicizia Italia-Brasile Fabio Porta.
In Italia sarà pubblicata quest’anno la prima biografia del “Gandhi della foresta”, come è stato definito il leader dei lavoratori dell’estrazione della gomma nello Stato dell’Acre in Amazzonia, a trentacinque anni dalla morte e alla viglia dell’ottantesimo anniversario della nascita.
Elenira Mendes, in Italia su invito dell’associazione “Calabria tra le righe” per una serie di conferenze ed incontri dove racconterà la sua vicenda personale unitamente al grande lascito politico e morale del padre, ha voluto intrattenersi sulla grandissima attualità della difesa dell’ambiente e della foresta “costruendo un nuovo modello di sviluppo che possa coniugare il rispetto dell’ambiente, la tutela delle popolazioni indigene e la crescita equa e sostenibile dell’Amazzonia nella positiva valorizzazione delle sue grandi ricchezze.”
Dichiarazione di Fabio Porta, deputato Pd eletti presidente Inter gruppo parlamentare Expo 2030
- "L'endorsement del Presidente della Repubblica del Brasile, Luiz Inácio Lula da Silva, nei confronti della candidatura della città di Roma come sede di EXPO 2030 è un fatto di straordinaria importanza", ha dichiarato Fabio Porta, Presidente dell'intergruppo parlamentare ROMA EXPO 2030 e della Sezione di amicizia parlamentare Italia-Brasile.
"La dichiarazione di Lula è avvenuta proprio a Roma, dopo che il Presidente del Brasile aveva incontrato il Presidente Mattarella, la Premier Giorgia Meloni e il Sindaco Roberto Gualtieri" ha aggiunto Porta, "e questo carica di un valore ancora maggiore il sostegno del Brasile alla candidatura di Roma. Come Presidente dell'Intergruppo EXPO ROMA 2030 e della sezione Italia-Brasile dell'Unione interparlamentare sarà mia cura dare sostegno e continuità a questo importante impegno del Brasile in tutte le sedi competenti dove sarà possibile fare sentire la nostra voce".
A Valparaiso (Cile) duecento parlamentari di tutto il mondo hanno approvato il “Patto globale contro la fame e la malnutrizione”. A conclusione del secondo Summit mondiale organizzato in collaborazione con la FAO, deputati e senatori provenienti da tutti i continenti hanno sottoscritto e approvato un “Patto” con il quale si impegnano “a lavorare per una transizione verso sistemi agroalimentari sostenibili, inclusivi, equi, resilienti e mirati alla realizzazione del diritto ad una alimentazione adeguata per tutti”.
Il patto impegnerà i Parlamenti a promuovere nuove leggi e ad aggiornare le esistenti, favorendo una adeguata allocazione di poste di bilancio a favore della lotta alla fame e alla malnutrizione e di politiche orientate alla sicurezza e alla educazione alimentare.
L’accordo di Valparaiso mira a promuovere e rafforzare la collaborazione tra Parlamenti e ‘stakeholders’ (mondo accademico, società civile, comunità scientifica, settore privato) per incoraggiare lo scambio delle migliori esperienze e unire le forze.
Per raggiungere tali finalità i parlamentari chiedono inoltre alla FAO “di prestare assistenza nello sviluppo di strumenti tecnici per sostenere l’implementazione del Patto.”
Un prossimo Summit per verificare i risultati raggiunti e programmare nuove iniziative sarà convocato entro il 2026; il pre-vertice delle Nazioni Unite sui sistemi alimentari si terrà invece a Roma il prossimo 26-28 luglio e anche in quella sede saranno presentati i contenuti e le richieste del “Patto di Valparaiso”.
Secondo il deputato del Partito democratico, Fabio Porta, delegato della Camera dei Deputati al Summit, “la lotta alla fame e alla malnutrizione è ormai diventata una emergenza assoluta, aggravata dal cambiamento climatico e dal moltiplicarsi dei conflitti in varie parti del mondo. Sicurezza alimentare e crescita sostenibile dovranno essere centrali nell’agenda politica di tutti i governi e da ciò deriva la responsabilità centrale dei Parlamenti come rappresentanti di popoli e nazioni”.
Deputato dem rappresenta Camera in Cile a Summit globale
“Sono onorato di rappresentare la Camera dei Deputati nel secondo Summit globale organizzato dai Parlamenti di tutto il mondo per dare forza a politiche nazionali e sovranazionali in grado di contrastare la fame e la denutrizione nel mondo. A questo evento parteciperanno colleghi deputati e senatori in rappresentanza dei Parlamenti di tutto il mondo per riaffermare l’urgenza della lotta alla fame e alla malnutrizione, identificare esempi di ‘best practice’ e le priorità sulle quali concentrare le iniziative delle rispettive assemblee legislative”.
il deputato Pd Fabio Porta presenta l'iniziativa dell'intergruppo "Italiaci per un futuro glocal" domani alla Camera
Fabio Porta: “Da emigrazione e immigrazione una risposta “italica” all’avanzare dell’inverno demografico e allo spopolamento delle aree interne del Paese”.
“Aspiranti italiani”, così il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha definito quell’enorme patrimonio di energie vitali che oggi potrebbe costituire la prima grande risposta alla crisi di risorse umane che colpisce l’Italia in maniera ormai cronica e strutturale. Dal bacino della grande diaspora italiana nel mondo e dall’universo ibrido degli italici – emigrati all’estero ed immigrati in Italia – come anche da tutti coloro che guardano al nostro Paese con interesse e simpatia potrebbe arrivare, grazie a politiche attive e innovative, il potenziale umano per invertire la tendenza quasi inesorabile che secondo l’ISTAT ridurrebbe da oggi al 2040 di sei milioni il numero di italiani in età lavorativa. Si tratta di una vera e propria emergenza di carattere anzitutto economico, ma anche sociale e culturale.
La “circolarità dei talenti”, come il Presidente Mattarella l’ha definita rivolgendosi agli italiani all’estero in occasione della Festa della Repubblica, può costituire una prospettiva strategica per lo sviluppo del Paese, a condizione che venga integrata e accompagnata da politiche attive in materia di flussi migratori che, senza strumentali riferimenti a “razze” o “etnie”, possa riferirsi ai “nuovi italiani” nel senso più aperto e inclusivo del termine, che comprende – per esempio – tanto le generazioni di italiani nati all’estero quanto i giovani nati in Italia da genitori stranieri.
Di questi temi si occuperà l’Intergruppo “Italici per un futuro glocal” promosso dall’On. Fabio Porta, con un primo seminario organizzato insieme all’associazione “Svegliamoci italici” e al “Comitato 11 ottobre di iniziativa per gli italiani nel mondo”.
Il convegno si svolgerà domani presso la Sala Matteotti della Camera dei Deputati, dalle ore 15.30. Sarà aperto dai saluti della Vice Presidente della Camera, Anna Ascani e concluso dal Presidente dell’Intergruppo Fabio Porta. Sono previste relazioni di Piero Bassetti, Raffaele Marchetti, Nicola Mattoscio, Carmen Bizzarri, Morena Diazzi e Aldo Aledda, oltre agli interventi di parlamentari aderenti all’intergruppo, degli eletti all’estero e di esperti e protagonisti del mondo dell’emigrazione e dell’immigrazione. Sarà possibile seguire i lavori tramite la pagina web della Camera dei Deputati.
UN’INTERROGAZIONE DEL PD AI MINISTRI DELL’INTERNO E DELLA GIUSTIZIA
“Ho sottoscritto l’interrogazione della collega Rachele Scarpa perché il rispetto dei diritti fondamentali di ogni individuo, senza discriminazioni di genere, orientamento sessuale o origine etnica devono essere garantiti sempre, anche dalla polizia. Incidenti come quello di Milano sottolineano la necessità di formare le forze dell’ordine sul rispetto dei diritti umani e sull'approccio più appropriato nelle interazioni con le persone, specialmente quelle in situazioni di vulnerabilità”.
L’episodio di Milano, documentato da un video girato da alcuni studenti dell'università Bocconi, riguarda un intervento della polizia locale nei confronti di una donna transessuale brasiliana. Nel filmato si vede la donna, in una situazione di apparente vulnerabilità, bloccata a terra da quattro agenti che le spruzzano negli occhi spray al peperoncino, le danno calci, la colpiscono ripetutamente con il manganello senza che lei reagisca in alcun modo. Come riportato nell’interrogazione, si tratta di un intervento preoccupante, qualunque reato sia stato eventualmente compiuto. La violenza e la sopraffazione dei metodi che vengono ripresi sono assolutamente inaccettabili in uno stato di diritto e vanno contro i principi di giustizia, rispetto dei diritti umani e uguaglianza per tutti i cittadini".
"Le forze dell’ordine hanno il compito di garantire la sicurezza e proteggere i cittadini e quando si verifica un abuso di potere o un uso eccessivo della forza, le preoccupazioni sono più che legittime. In situazioni di questo genere, è necessario che vengano condotte verifiche approfondite e imparziali. La promozione di una cultura di responsabilità e l'addestramento adeguato possono contribuire a prevenire abusi e a garantire che tutte le persone siano trattate con dignità e rispetto” così Fabio Porta, deputato italiano residente in Brasile e cofirmatario dell’ interrogazione sui fatti di Milano.
“Il nostro impegno sull’insieme delle missioni internazionali e sullo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione è puntuale, come si evince dal testo della Risoluzione che questa mattina ho depositato a nome del mio Partito”, così il deputato dem Fabio Porta, a margine dell’intervento svolto a nome del PD nell’ambito della discussione generale sulle missioni internazionali avviata oggi a Montecitorio.
“Per quanto riguarda la Libia, il Partito Democratico ha espresso la sua contrarietà sul punto riguardante il rifinanziamento della missione di supporto alla guardia costiera libica. Lo ha fatto proponendo degli emendamenti che sono stati respinti dal governo nel corso della seduta congiunta delle Commissioni Esteri e Difesa di ieri. Voglio ricordare che già lo scorso anno il PD chiese un cambiamento di approccio nella gestione di questa missione da inquadrare in una cornice europea e non più solo bilaterale. A distanza di anni dal Memorandum Italia-Libia, infatti, c’è la concreta necessità di un cambiamento di strategia che tenga insieme la difesa degli interessi italiani e il rispetto dei diritti umani".
“La posizione critica del PD sul rifinanziamento della Guardia costiera libica non significa, però, abbandonare le altre missioni bilaterali in Libia. Il PD sostiene quelle per la formazione, per lo sminamento, a difesa degli interessi strategici nazionali. Quello che chiediamo al governo è un impegno concreto presso le sedi europee e bilaterali con la Libia, finalizzato alla chiusura immediata dei centri di detenzione, promuovendo forme di assistenza ai migranti e rifugiati che vi sono rinchiusi attraverso una nuova policy che poggi sostanzialmente su tre pilastri: il rafforzamento delle procedure di reinsediamento così come promosso dalla UHNCR; il rafforzamento dei corridoi umanitari verso i paesi che diano disponibilità per l’accoglienza; il sostegno a progetti di inclusione alternativi già sperimentati in altri contesti”.