Oggi, 23 aprile 2025, alle ore 14.30 presso la Sala “Giacomo Matteotti” della Camera dei Deputati, verrà presentato “Il sangue mai lavato”, il documentario di Luciano Toriello sulla storia di Francesco Marcone, il direttore dell’Ufficio del Registro di Foggia ucciso dalla criminalità organizzata il 31 marzo 1995.
Alla presentazione, su iniziativa dell'On. Claudio Stefanazzi che introdurrà l’incontro, interverranno: Daniela e Paolo Marcone, figli di Francesco; Luciano Toriello, regista e autore del documentario; Felice Sblendorio, autore; Giovanni Dello Iacovo, giornalista e la senatrice Vincenza Rando.
Modererà il dibattito Gennaro Pesante, giornalista dell’Ufficio Stampa e Comunicazione della Camera dei Deputati.
Per accreditarsi si prega di scrivere a fabio.mancini@camera.it, indicando, se del caso, la presenza di dispositivi per video e foto.
Domani, 23 aprile 2025, alle ore 14.30 presso la Sala “Giacomo Matteotti” della Camera dei Deputati, verrà presentato “Il sangue mai lavato”, il documentario di Luciano Toriello sulla storia di Francesco Marcone, il direttore dell’Ufficio del Registro di Foggia ucciso dalla criminalità organizzata il 31 marzo 1995.
Alla presentazione, su iniziativa dell'On. Claudio Stefanazzi che introdurrà l’incontro, interverranno: Daniela e Paolo Marcone, figli di Francesco; Luciano Toriello, regista e autore del documentario; Felice Sblendorio, autore; Giovanni Dello Iacovo, giornalista e la senatrice Vincenza Rando.
Modererà il dibattito Gennaro Pesante, giornalista dell’Ufficio Stampa e Comunicazione della Camera dei Deputati.
Per accreditarsi si prega di scrivere a fabio.mancini@camera.it, indicando, se del caso, la presenza di dispositivi per video e foto.
Oggi, martedì 15 aprile 2025, alle ore 16, si terrà presso la Sala Stampa di Montecitorio, via della Missione, n. 4, la conferenza stampa di presentazione dell’evento “MEDITERRANEO DI PACE”, organizzato dall’On. Claudio Stefanazzi insieme al Museo Ebraico di Lecce per presentare le due nuove mostre allestite fino al 24 aprile presso la Sala del Cenacolo, Complesso di Vicolo Valdina, Piazza in Campo Marzio 42, Roma:
- “Puglia crocevia del Mediterraneo - Mobilità di uomini, merci e culture”, curata da Fabrizio Lelli – Direttore del Museo Ebraico di Lecce e docente di lingua e letteratura ebraica presso l’Università “La Sapienza” di Roma - e da Fabrizio Ghio - architetto, archeologo e membro del comitato scientifico del Museo Ebraico di Lecce;
- "Errare, perseverare, sopravvivere", personale dell'artista ebraica americana di origine siriana Lenore Mizrachi-Cohen, curata da Fiammetta Martegani.
Per accreditarsi si prega di scrivere a fabio.mancini@camera.it, indicando, se del caso, la presenza di dispositivi per video e foto.
I lavori saranno trasmessi in diretta sul sito webtv.camera.it.
Domani, martedì 15 aprile 2025, alle ore 16, si terrà presso la Sala Stampa di Montecitorio, via della Missione, n. 4, la conferenza stampa di presentazione dell’evento “MEDITERRANEO DI PACE”, organizzato dall’On. Claudio Stefanazzi insieme al Museo Ebraico di Lecce per presentare le due nuove mostre allestite fino al 24 aprile presso la Sala del Cenacolo, Complesso di Vicolo Valdina, Piazza in Campo Marzio 42, Roma:
- “Puglia crocevia del Mediterraneo - Mobilità di uomini, merci e culture”, curata da Fabrizio Lelli – Direttore del Museo Ebraico di Lecce e docente di lingua e letteratura ebraica presso l’Università “La Sapienza” di Roma - e da Fabrizio Ghio - architetto, archeologo e membro del comitato scientifico del Museo Ebraico di Lecce;
- "Errare, perseverare, sopravvivere", personale dell'artista ebraica americana di origine siriana Lenore Mizrachi-Cohen, curata da Fiammetta Martegani.
Per accreditarsi si prega di scrivere a fabio.mancini@camera.it, indicando, se del caso, la presenza di dispositivi per video e foto.
I lavori saranno trasmessi in diretta sul sito webtv.camera.it.
“Piena solidarietà alle amiche e agli amici del circolo PD di Soleto che questa mattina hanno rinvenuto un messaggio offensivo e minaccioso rivolto alla comunità democratica. Un gesto da condannare senza appello, che tuttavia suggerisce quanto sia avvelenato il clima politico, anche quello locale. Purtroppo il lavoro da fare per costruire una cultura di rispetto e tolleranza è ancora tanto. Ed è reso più difficile da chi si ostina a soffiare sul fuoco dell’intolleranza rispetto al pensiero altrui. Non ci rassegnano a questo clima e continuiamo a svolgere con pazienza e determinazione il nostro lavoro, nell’interesse delle comunità. Senza paura, convinti di essere dalla parte giusta della storia.
Così Claudio Stefanazzi, deputato leccese del Partito Democratico.
“25 miliardi di euro è, di solito, il volume di una legge di bilancio. Oggi, invece, rappresenta la prima rata da pagare per mettere a riparo l’economia italiana dai contraccolpi dei dazi americani. Gli amici di solito ti invitano a cena, mentre gli ‘amici’ di Meloni, Salvini & Co. mangiano da soli ma poi ti presentano il conto”
Così il deputato dem della commissione Finanze, Claudio Stefanazzi.
“Se ciò che si apprende dai giornali è vero - aggiunge - cioè che il governo si prepara a mettere in campo risorse pubbliche per 25 miliardi di euro, allora abbiamo una prima dimostrazione pratica e molto dolorosa di quanto il sovranismo sia dannoso per le tasche dei cittadini. Non solo, infatti, saremo costretti a pagare a caro prezzo le follie di Trump per salvare imprese e lavoratori più esposti, ma addirittura dovremo rinunciare a progetti e piani per un uguale ammontare di risorse, visto che quei soldi verranno sottratti al Pnrr e ai fondi di coesione. Uno schiaffo in pieno volto - conclude - all’idea di rilancio del Paese e alle aspettative di tanti territori che avevano visto in questi programmi di spesa un’opportunità per finanziare opere attese da decenni”.
"Il Governo continua a colpire le infrastrutture pugliesi. Soprattutto quelle dedicate al volo. Dopo il DDL "Spazio", che di fatto annulla 5 anni di progressi autorizzativi e investimenti fatti per lo spazioporto di Grottaglie, ora il Governo declassa la categoria antincendio dell’aeroporto di Brindisi, con conseguenze immediate e gravissime sull’operatività dell’aeroporto. Meno voli e meno sicurezza. È incredibile il disinteresse della maggioranza verso le infrastrutture strategiche pugliesi. Fiumi di parole, promesse, annunci. Mesi di strombazzate sul rilancio dell’aeroporto di Brindisi, convegni e interviste, per poi essere smentiti, probabilmente addirittura a loro insaputa, dal Governo. Se non fosse tragica questa assoluta irrilevanza dei parlamentari pugliesi di centrodestra, ci sarebbe persino da ridere. Invece ci tocca assistere e protestare contro una deliberata azione anti-Puglia del Governo. Dove sono gli eletti del centrodestra? A Brindisi, poi, il loro silenzio è inquietante. Enel, Eni, Aeroporto. Se ci siete battete un colpo e provate a dare una mano ad un territorio che ha bisogno di atti non di vuote parole, o peggio di un timido silenzio".
Così Claudio Stefanazzi, deputato pugliese del Partito Democratico.
“La presidente Meloni e il suo governo si sono dimenticati che Ilva ha causato l'inquinamento della catena alimentare nel tarantino con conseguenze permanenti su uomini, animali e piante. Questo provvedimento non è certo un buon viatico per il futuro dell'Ilva: da un lato si continua a ridurre le risorse al cosiddetto patrimonio destinato all'ambientalizzazione e dall'altro si permette il protrarsi del ciclo di inquinamento”. Così il deputato dem pugliese Claudio Michele Stefanazzi intervenendo in Aula di Montecitorio sul nuovo decreto ex-Ilva.
“Incurante della salute dei cittadini – continua il parlamentare PD - il governo ci conferma che la produzione di acciaio, anche con impianti obsoleti, deve andare avanti per far sì che il nuovo acquirente possa comprare l'Ilva alle condizioni migliori dal punto di vista industriale, indipendentemente dal fatto che la fabbrica possa interrompere il ciclo di inquinamento ambientale che è arrivato fino alla catena alimentare”. “In questo momento Ilva è interessata da una nuova operazione di compravendita e tutti ci auguriamo che il lieto fine non sia solo la firma sul contratto d'acquisto ma che il nuovo acquirente dia garanzie certe e sia in grado di investire sulla transizione ambientale per la produzione dell'acciaio a Taranto”, conclude Stefanazzi.
“Da più di due anni, dall’inizio di questa legislatura, tento di far luce sui continui episodi criminali che si verificano nel Salento. Interrogazioni su interrogazioni per chiedere al Ministro Piantedosi di fare luce su questa inquietante scia di sangue e violenza che suggerisce un forte ritorno della criminalità organizzata nel nostro territorio. Purtroppo, però, ad oggi il Ministro non si è degnato nemmeno di una risposta. In questi giorni scopriamo, per giunta, che lo stesso Ministero avrebbe in programma un piano di “razionalizzazione” dei Reparti Prevenzione Crimine che comporterebbe la chiusura della sede di Lecce e di quella di San Severo. Si tratta di una notizia incredibile, che non tiene minimamente conto della situazione di seria difficoltà che vivono le forze dell’ordine del territorio e della profonda preoccupazione che colpisce la nostra comunità. Comincio ad avere la sgradevole sensazione di una generale sottovalutazione da parte del Governo del rischio recrudescenza di fenomeni criminali in aree che, nonostante il lavoro straordinario della Procura e delle Forze dell’Ordine, sono esposte a fenomeni inquietanti. I clamorosi sequestri di droga, le continue intimidazioni a danno di cittadini e amministratori, le tante, tantissime denunce che ormai non vengono più presentate da cittadini che sentono tornare una pressione mafiosa che speravamo di aver dimenticato, obbligano tutti ad alzare il livello di allarme. Sono certo che i colleghi di centrodestra vorranno unirsi a me per impedire un segnale di preoccupante disimpegno e per chiedere che si torni indietro su una decisione che sarebbe miope e pericolosa per la legalità e la sicurezza pubblica del Salento.”
Così Claudio Stefanazzi, deputato leccese del Partito Democratico.
Si creano, di fatto, le condizioni per orientare la scelta verso Elon Musk e Starlink.
“Non ripeterò quanto già detto sui rischi di affidare di fatto il monopolio delle telecomunicazioni a un operatore straniero. C’è però un altro tema che la maggioranza continua a ignorare: scegliere questa strada significa non affrontare il vero problema che segna oggi il divario tra Stati Uniti ed Europa, ovvero l’accessibilità allo spazio”. Lo ha dichiarato in Aula il deputato del Partito Democratico Claudio Michele Stefanazzi durante la discussione sul ddl Spazio.
“Lo scorso anno – ha sottolineato l’esponente dem - gli Stati Uniti hanno lanciato 100 satelliti in orbita, mentre le due aziende di punta europee, Ariane e Avio, ne hanno lanciati appena due. Questo dato dimostra quanto sia fondamentale sostenere con forza la tecnologia italiana ed europea, che rappresenta un’avanguardia strategica nel settore. Purtroppo, il provvedimento in discussione è un’occasione persa: invece di promuovere lo sviluppo e il lancio di satelliti con tecnologie alternative al monopolio americano, si sceglie una strada che penalizza la nostra industria e riduce le opportunità di crescita del settore”.
“Con questo provvedimento – ha concluso Stefanazzi - l’Italia e l’Europa non vengono valorizzate come dovrebbero e si creano, di fatto, le condizioni per orientare la scelta verso Elon Musk e Starlink, invece di investire in un comparto industriale strategico per la nostra autonomia tecnologica e competitività globale”.
“L’arroganza di Eni è incredibile, il tavolo sindacale in corso a Roma non è un passaggio meramente formale: in gioco c’è la chimica di base nel nostro paese” così una nota dei deputati democratici Antonella Forattini, Ubaldo Pagano e Claudio Stefanazzi che hanno partecipato alla manifestazione della Cgil a Roma davanti alla sede di Eni. “La decisione di chiudere gli stabilimenti di Brindisi e di Priolo è la certificazione della fine della chimica di base in Italia – hanno sostenuto i deputati democratici – un salto nel vuoto che renderà il nostro paese dipendente da filiere di approvvigionamento estere. Una decisione sbagliata, che risponde alla logica perversa di trasformare Eni in una realtà finanziaria senza alcuna prospettiva industriale. Il tutto nel silenzio del Governo che si umilia ad accettare che un tavolo cruciale per il destino dell’industria Italiana e di migliaia di lavoratori si svolga nella sede di Eni e non a Palazzo Chigi”.
“Come volevasi dimostrare, il TAR Liguria conferma l’illegittimità della proroga al 20 settembre 2027 per le concessioni balneari. Ma se con questa sentenza migliaia di comuni e imprenditori ripiombano nell’incertezza la colpa non è da attribuire al tribunale ligure. La responsabilità di tutto questo caos, piuttosto, è del Governo Meloni e dello scarica-barile con cui mesi fa ha pensato di gestire la vicenda.”Così Claudio Stefanazzi, deputato pugliese del Partito Democratico.
“Abbiamo un Governo che a più riprese, e non solo su questo fronte, si è dimostrato completamente incapace di offrire soluzioni adeguate. Mentre la Ministra Santanché è troppo impegnata a risolvere i suoi problemi giudiziari per adottare il decreto attuativo sugli indennizzi, tutto il settore della balneazione sta pagando il prezzo di misure raffazzonate e confuse e gli stessi enti locali non hanno alcuna indicazione su come procedere. Questa storia è l’emblema delle modalità con cui la destra gestisce la cosa pubblica: palla in tribuna e dito puntato sull’Europa. Poco importa se, nel frattempo, si aprono migliaia di contenziosi e chiudono migliaia di imprese.”
“I dazi possono essere potenzialmente devastanti per il sistema economico europeo, ma a mio avviso il pericolo vero, il vero obiettivo dell'amministrazione Trump è quello di mettere fine a uno dei cardini della nostra democrazia: il principio del multilateralismo. Che la globalizzazione selvaggia dovesse essere oggetto di revisione critica, credo sia una cosa su cui tutti siamo d'accordo, tuttavia, utilizzare la diffidenza che tanti cittadini hanno nei confronti del fenomeno della globalizzazione per attaccare quello che ci ha consentito di uscire dalla Seconda Guerra Mondiale, quindi un concetto di condivisione tra istituzioni internazionali, penso sia rischioso e che questo avvenga, peraltro, sotto la spinta di un gruppo di tecnocrati finanziari che hanno prosperato sulla globalizzazione selvaggia, da Musk in testa, è davvero inquietante”. Lo ha detto il deputato dem Claudio Stefanazzi, componente della commissione Finanze, intervistato sui canali social dei deputati Pd.
“L'Europa – ha concluso Stefanazzi - dovrebbe, come ha detto la von der Leyen, rispondere Innanzitutto in maniera compatta. Ho paura che la nostra premier abbia un'idea diversa, e il fatto che esponenti del governo insistano sull’opportunità negoziare con Trump, credo sia il modo più sbagliato per affrontare la situazione. Trump deve capire che dall'altra parte ha un monolite e questo monolite non è intenzionato a discutere di alcuni principi fondamentali. I dazi non sono la risposta alla crisi che l’economia mondiale sta attraversando e certamente l'addio al multilateralismo non è una ricetta percorribile”.
“La riforma della giustizia con la separazione delle carriere è un atto emulativo fondata su un presupposto falso. Con la riforma Castelli e ancor di più con la riforma Cartabia, il numero di magistrati che passano da una carriera all’altra è risibile, intorno all’1 per cento. È invece chiaro l’intento punitivo nei confronti di una categoria che la destra ha sempre osteggiato. La discussione parlamentare è stata una farsa, con l’opposizione che ha tentato inutilmente di spiegare le ragioni della contrarietà, e la maggioranza che ha assistito in silenzio ai lavori. È grave che la destra non abbia trovato il coraggio di dire apertamente che questa riforma è solo l’anticamera della sottomissione della magistratura requirente all’esecutivo. In tutti i Paesi in cui esiste la divisione delle carriere, i Pm sono soggetti al potere esecutivo. Tutti tranne il Portogallo. Quindi o la gloriosa tradizione giuridica italiana ha deciso di uniformarsi a quella portoghese, oppure siamo di fronte a un colpo di mano preoccupante sotto il profilo costituzionale. È incredibile che, pur di inseguire i feticci politici di Bossi sull'Autonomia e Berlusconi sulla Giustizia, la destra stia sottoponendo il sistema democratico e costituzionale ad uno stress senza precedenti, creando divisioni e contrasti.”
Così Claudio Stefanazzi, deputato leccese del Partito Democratico, a margine dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2025 celebrata presso la Corte d’Appello di Lecce.
“La decisione di Eni Versalis di chiudere il sito di Brindisi nel bel mezzo della trattativa con Governo e parti sociali è di una gravità inaudita, che ben testimonia la sostanziale indifferenza dei vertici aziendali verso le sorti dei dipendenti e delle loro famiglie. Per di più, la progressiva dismissione degli impianti significa prepararsi a cancellare definitivamente un settore, come quello della chimica di base, fondamentale per l’industria del Paese. Il Governo dovrebbe reagire a tutto questo, muoversi per difendere i lavoratori ed evitare l’ennesima crisi industriale nell’area di Brindisi. Tutto questo è inaccettabile.“ Così Claudio Stefanazzi, deputati salentino del Partito Democratico.
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