“L’impegno messo in atto dal governo in questa legislatura sta mostrando i primi risultati positivi ma sono ancora troppe le famiglie in una condizione di povertà, che non riescono ad accedere ad una alimentazione equilibrata o a cure adeguate. È per questo motivo che la legge cosiddetta antisprechi, entrata in vigore da un anno, incentiva la donazione per solidarietà sociale facendo leva sull’impegno responsabile di enti caritativi ed imprese, rendendo la loro azione più semplice ed efficace”.
Così la deputata Dem Maria Chiara Gadda, componente dell’esecutivo nazionale Pd, alla presentazione in Aifa del Rapporto 2017 ‘Donare per curare’ della Fondazione Banco Farmaceutico.
“Il Rapporto - aggiunge Maria Chiara Gadda - conferma uno squilibrio nell’accesso alle cure da parte delle famiglie. Chi vive in uno stato di povertà spende in media all’anno, per i servizi non coperti dal servizio sanitario nazionale, solamente 106 euro per la propria salute contro i quasi 700 del resto della popolazione e in molti casi si rinuncia a visite specialistiche. In questo primo anno di attuazione della legge 166/2016, il recupero di generi alimentari ha segnato un aumento medio del 20%. In ambito sanitario le confezioni di farmaci donate dalle imprese alle associazioni sono aumentate da 700mila a 1,3 milioni e sono state aiutate oltre 580mila persone grazie al generoso impegno di 1.700 enti caritativi e alle quasi 4mila farmacie che aderiscono alle giornate di raccolta dei farmaci. Il Centro-Nord, grazie ad una rete più capillare di enti del Terzo Settore e di imprese, mostra i numeri più importanti, ma i trend di crescita al Sud dimostrano che è possibile colmare il divario grazie a leggi che incentivano e promuovono una maggiore consapevolezza come la legge 166/2016”.
“Se la legge antisprechi ha portato a risultati incoraggianti - prosegue la deputata Dem - e il decreto attuativo sulla donazione dei farmaci, in fase di emanazione, sarà importante per incentivare ulteriormente le donazioni, la Legge di Bilancio sarà un’ulteriore occasione per proseguire sulla strada della semplificazione e per ampliare le categorie di beni donabili. Basti pensare ai prodotti per l’igiene della persona che svolgono una funzione essenziale di prevenzione anche nei confronti di alcune patologie. L’attuazione sul territorio di alcune buone leggi, come è ad esempio la riforma del Terzo Settore - conclude Maria Chiara Gadda - potranno inoltre rafforzare e rendere più capillare e strutturale sul territorio nazionale quella rete sociale che è così fondamentale per rispondere ai bisogni delle persone”.