“Stamattina non è solo morta l’unità nazionale, ma è stata azzoppata anche la maggioranza. Alla prova dei fatti la destra non regge e metà del gruppo di Forza Italia – 22 su 45 – non vota l’Autonomia. Ecco come ci siamo risvegliati dopo una notte surreale a spaccare il paese e a farne brandelli: l’ala moderata, quella legata alle regioni del Sud che chiedono sviluppo e non secessione, non ha non c’ha messo la faccia e neanche il voto, ha tradito i suoi elettori, e non ha fatto nulla per fermare lo scambio osceno tra Autonomia e Premierato. Se non avesse fatto sponda con alleati che vogliono cittadini di serie A e cittadini di serie B, sanità e scuole diversificate, politiche energetiche e di sviluppo separate, forse potrebbe oggi raccontare un'altra storia e non piangere sul latte versato come fa il governatore della Calabria Occhiuto. Abbiano il coraggio di caricarsi la responsabilità mentre la premier Meloni si presenta in Europa, nei vertici impegnativi a rivendicare un ruolo dell’Italia con una maggioranza che perde pezzi e non vota le sue gloriose riforme”. Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.