La vice presidente della Camera: negoziato difficilissimo. La concezione muscolare della politica mette a dura prova la democrazia
“Le immagini che abbiamo visto ieri da Barcellona e dai principali centri della Catalogna provocano sentimenti di sconforto e di angoscia. Ma come è possibile che si sia arrivati a questo?”.
Se lo chiede la vice presidente della Camera, Marina Sereni, nella sua newsletter.
“Sono prevalsi - spiega Sereni - gli estremismi e si è perso il ruolo della politica come confronto tra idee e interessi diversi, come mediazione e costruzione del compromesso. Cosa avrebbe dovuto e potuto fare l'Europa in questa situazione? I protagonisti istituzionali di questo conflitto hanno davvero avuto a cuore il futuro delle comunità che amministrano oppure hanno pensato fin qui solo a consolidare o ad accrescere il loro consenso elettorale?”.
“Siamo di fronte ad un paradosso che sempre più spesso vediamo manifestarsi nelle nostre democrazie. Nei sistemi democratici il voto dei cittadini legittima parlamenti e governi ma, in questa fase, è più facile ottenere consensi cavalcando le posizioni più radicali piuttosto che dimostrando di saper trovare delle sintesi, delle soluzioni di compromesso – continua - La concezione muscolare della politica, che sembra sempre più spesso avere la meglio in diversi contesti, sta mettendo a dura prova la qualità e il funzionamento dei sistemi democratici e sta proponendo su scala internazionale nuove tensioni e rischi di conflitto”.
“Come ne usciamo? Nello specifico - nello scontro in atto tra autorità spagnole e catalane - nessuno crede davvero che possa esistere una soluzione che veda prevalere le ragioni degli uni e soccombere quelle degli altri. Aprire un dialogo vero, magari con l'aiuto delle istituzioni europee, è l'unica via percorribile – conclude - Sarà un negoziato difficilissimo! Avviarlo oggi - dopo gli scontri di ieri - non sarà certo più semplice che averlo tentato seriamente prima…”