• 13/03/2025

“Giuli, Borgonzoni e Mollicone continuano a far finta di non vedere la crisi che, per colpa loro, sta colpendo il settore cinematografico. Ignorano il grido d’allarme lanciato dalle associazioni di categoria, che anche oggi hanno descritto con chiarezza la drammatica situazione dell’industria cinematografica sotto il governo Meloni. Tentare di scaricare le responsabilità sui governi precedenti è non solo ridicolo, ma anche contraddittorio, considerando che la stessa Borgonzoni ne faceva parte. O forse si tratta di un’ammissione della propria irrilevanza? Nel frattempo, il presidente Mollicone, invece di limitarsi a rispondere a colpi di agenzie di stampa, calendarizzi la nostra risoluzione e permetta al Parlamento di discutere su questo tema. O forse teme che la verità emerga in tutta la sua forza anche nelle sedi istituzionali?”

Così le deputate e i deputati della Commissione Cultura della Camera replicano alla sottosegretaria Lucia Borgonzoni e al presidente della Commissione Cultura di Montecitorio, Federico Mollicone.

“Il governo può anche scegliere di ignorare le opposizioni, ma non può continuare a voltare le spalle ai migliaia di lavoratori e lavoratrici fermi a causa di scelte sbagliate e di un’inerzia che appare del tutto punitiva nei confronti di un settore ingiustificatamente considerato ostile da questa maggioranza. Quanto al numero di produzioni attualmente in corso in Italia, meglio stendere un velo pietoso. Gli studi cinematografici di Cinecittà sono ormai il simbolo di questa crisi: una landa desolata, soffocata da uno spoil system strisciante che speravamo di aver definitivamente superato” concludono i deputati del Partito Democratico.