“Secondo Salvini, che si conferma campione del garantismo a giorni alterni, cioè solo quando gli fa comodo, il pm che oggi ha sentito il premier Conte avrebbe già emesso la sentenza: la colpa della mancata zona rossa ad Alzano sarebbe del governo, e Conte dovrebbe chiedere scusa. Salvini omette che Conte non è indagato ma è sentito come persona informata dei fatti, che siamo in sede di indagine e non di processo, e che in Italia non sono i pubblici ministeri ma i giudici a emettere le sentenze (e per fortuna). Salvini, lui si indagato, e per un reato gravissimo come il sequestro di persona, urla e strepita contro i pubblici ministeri che lo accusano, cerca di sottrarsi al processo evocando il complotto, e si appella alle garanzie contro i soprusi della magistratura. Ma quando si tratta di avversari politici per lui la condanna, sommaria, arriva subito: basta essere ascoltati da un pm per essere colpevoli. E c'è ancora qualcuno che vuole dare credito alla favoletta dei garantisti all'opposizione e i giustizialisti al governo?”.
Così Alfredo Bazoli, capogruppo Pd in commissione Giustizia alla Camera.