Interrogazione a ministro Lamorgese
“Non bisogna mai condannare il conflitto sociale, che è sinonimo di democrazia sana e di partecipazione dei cittadini, ma preoccupano le infiltrazioni dell’estrema destra in alcune manifestazioni. Mi riferisco in particolare al blocco della tangenziale di Bari da parte di alcuni mercatali e ristoratori pugliesi dello scorso primo aprile. Secondo la ricostruzione dei giornali, le forze dell'ordine avrebbero individuato tra i manifestanti diversi esponenti di Forza Nuova i quali da mesi avrebbero alimentato sui social sentimenti di rabbia e rivolta nonché partecipato alla precedente manifestazione dello scorso autunno in Piazza della Prefettura. Proprio attraverso alcune dirette Facebook nel corso del blocco della tangenziale, alcuni tra questi esponenti di estrema destra avrebbero lanciato delle minacce contro lo Stato. Ho quindi presentato una interrogazione alla ministra dell'Interno Luciana Lamorgese per capire se disponga di altri elementi e, al contempo, se abbia individuato strumenti di prevenzione”.
Così in una nota il deputato barese del Partito Democratico Paolo Lattanzio.
“Preoccupa - prosegue l'esponente dem - la saldatura che l'estrema destra sta cercando con gli strati sociali che hanno più patito la crisi economica scaturita dalla pandemia. La presenza di Forza Nuova e affini, dentro le legittime manifestazioni di protesta, rischia da un lato di deviare e strumentalizzare le ragioni del malcontento e, dall’altro di esasperare un conflitto inutile. Inutile perché non ci sono buoni e cattivi, aperturisti e chisuristi, c’è, e deve essere seguita, la linea di un Governo che si affida ai dati. Preoccupa anche come sui social la propaganda neofascista metta insieme il discorso sulle chiusure con forme di negazionismo e di antagonismo violento contro lo stato completamente pregiudizievoli”.
“Le forze politiche che da anni hanno rapporti ambigui con i gruppi neofascisti e xenofobi e che continuamente ammiccano ai peggiori istinti di alcune fasce della popolazione hanno una grave responsabilità perché sfruttano i disagi dei cittadini senza raccontare loro la verità - conclude Lattanzio - solo per lucrare sul consenso elettorale”.