“Lo sviluppo distorto che hanno avuto le periferie urbane nel dopoguerra è oggi uno dei principali problemi che incidono sui rapporti sociali e sulla vita e le opportunità dei giovani e delle famiglie. Per questo occorre un adeguamento della Costituzione e delle norme finanziarie che agiscono per il recupero delle periferie. In primo luogo, gli oneri finanziari che le famiglie versano ai comuni per realizzare i servizi nei quartieri che ne sono privi debbono restare nei rispettivi comprensori ed essere utilizzate in tempi certi, fissati per legge. Così aiuteremo meglio le periferie a superare il loro deficit di servizi e infrastrutture. Oggi non è così. Il contributo delle famiglie va vincolato ai loro specifici benefici”. Così in una nota il vicepresidente del gruppo Pd alla Camera, Roberto Morassut.
“In secondo luogo – continua Morassut – occorre fissare un nuovo principio all’articolo 44 della Costituzione che riconosca il ‘risanamento delle periferie urbane parte integrante di un razionale uso del suolo’. Questa relazione non si è mai stabilita in Italia e anche per questo le periferie scontano degrado e rancore verso lo Stato e le amministrazioni pubbliche. In Parlamento mi impegnerò ancora per questo obbiettivo che ho già più volte segnalato nelle precedenti legislature”.