"L’Europa ha speso in aiuti militari, umanitari e finanziari all’Ucraina più degli Stati Uniti. Eppure, non ha avuto nessuna influenza sulla guerra ed è stata esclusa nelle discussione di queste settimane da Trump, con il risultato di lasciare Zelensky e l’Ucraina è in balia dei ricatti del miliardario americano. Qualcuno ha la responsabilità di domandarsi perché l'Europa sia così ininfluente? Non sarà scrivendo in modo compulsivo sui social che aiuteremo l’Ucraina, ma con aiuti concreti e assumendo un ruolo di forza nello scenario internazionale. E non si acquisisce forza attraverso il riarmo degli Stati nazionali, ma dando la possibilità all’Europa di diventare un soggetto politico con un suo esercito e una sua forza militare. L’Europa è già sulla carta una potenza politica, economica, e militare. Chi ha a cuore la pace e la sicurezza degli ucraini e degli europei, deve operare per far diventare tutto questo realtà. Va bene investire in sicurezza, ma per un esercito e una difesa comune, non per riarmare i singoli Stati. Sarebbe demenziale. O qualcuno pensa che armare, per esempio, l’Italia fino ai denti, sia una forma di deterrenza verso Putin? Siamo seri, per favore. Chi è contro la difesa comune, finisce per fare il gioco di Trump. Perché è esattamente quello che vuole il Presidente americano: un’Europa debole, divisa. Siamo in tempi in cui c’è in ballo la sicurezza mondiale, i dati sensibili di cittadini, disuguaglianze atroci e rischio di nuove guerre. Per questo serve l’Europa, qui ed ora. A chi dice che è utopia, ricordo che sono gli stessi che ci hanno portato fino a qui. Solo che il realismo dal divano, mentre la gente muore sotto le bombe, non funziona più". Così Marco Furfaro, deputato e membro della segreteria nazionale del Partito Democratico, in collegamento a l'Aria che tira su La7 sul piano di riarmo europeo.