“Contrariamente ad altri noi siamo lieti se un indicatore economico del nostro Paese registra un andamento positivo. Come rileva oggi l’Istat la produzione industriale di maggio è salita (+0,9%) rispetto al mese aprile di quest’anno. Un buon dato dopo un periodo di calo e i miglioramenti sono certamente tutti benvenuti. Ma occorre sempre restare con i piedi per terra, ben sapendo che una rondine non fa primavera. Dobbiamo infatti tener conto che il trend della produzione annuale resta ancora negativo (-0,7%), che l’aumento registrato sul mese è dovuto principalmente ai beni di consumo e non a quelli intermedi o di investimento. E c’è inoltre un punto delicato su cui occorre riflettere e cioè che resta basso il grado di fiducia delle imprese e delle famiglie e questo è un dato molto negativo. Il Paese, purtroppo, risulta ancora galleggiare in una fase di stagnazione, condannandoci agli ultimi posti d’Europa per la crescita. Occorrerebbero azioni energiche di sostegno alle imprese e al consumo. Iniziative di politica economica che però questo governo e non sembra in grado di mettere in atto”.
Così Gianluca Benamati, vicepresidente della commissione Attività produttive della Camera.