“Come è stato possibile per il Presidente del Consiglio avere in anticipo le informazioni sui dati Istat che sarebbero dovuti essere resi noti solo questa mattina?”. Lo chiedono Michele Anzaldi e Carmelo Miceli, deputati del Partito democratico, con un’interrogazione al presidente del Consiglio e al ministro dell’Economia.
“Il 30 gennaio – spiegano - il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, davanti a una platea di industriali milanesi, ha testualmente affermato, come riportato dagli organi di informazione che: ‘Probabilmente domattina potrebbe uscire una nuova rilevazione Istat con una contrazione del Pil nel quarto trimestre’. Tale inusuale anticipazione è avvenuta proprio in prossimità della chiusura dei mercati e in coincidenza con il via libera nella stessa giornata da parte delle commissioni competenti alla nomina di Gian Carlo Blangiardo alla Presidenza dell’Istat, nomina che ha sollevato non poche polemiche. Si conferma una strana attitudine del Presidente del Consiglio in carica a giocare con annunci che hanno riflessi economici sui mercati. Sorgono molti dubbi su come sia stato possibile che un istituto indipendente come l’Istat abbia fornito informazioni al Presidente del Consiglio. Ricordiamo come nel giugno 2018 il Vice Ministro all’Economia, Laura Castelli nel rilasciare un comunicato stampa su un incontro con l’allora Presidente Istat avesse testualmente affermato che l’incontro fosse avvenuto: ‘Per fare il punto sulla sinergia necessaria da mettere in atto con la politica per il raggiungimento degli obiettivi di governo’ suscitando preoccupazioni e proteste’”.
“Vorremo anche sapere se le informazioni anticipate da Conte risultano avere avuto influenze su possibili operazioni speculative di mercato minando la credibilità dell’istituto nazionale di statistica e dello stesso Paese, confermando una violazione del diritto dell’Ue che stabilisce che gli istituti nazionali di statistica debbano essere totalmente e pienamente indipendenti”, concludono.