"Cinque Leggi europee approvate dall'inizio della legislatura. Un traguardo importante che ci riempie di orgoglio perché consente all'Italia di mettersi al passo con l'Europa e assicurare ai cittadini un risparmio enorme strappando definitivamente il nostro Paese dal pantano dell'immobilismo nel quale era finito nelle scorse legislature quando il Parlamento non riusciva a chiudere, o lo faceva molto lentamente, le vecchie Comunitarie. Così le procedure di infrazione lievitavano e, di pari passo, affidabilità e peso dell'Italia a Bruxelles diminuivano. Desidero quindi esprimere gratitudine e apprezzamento a Parlamento e Governo perché grazie a questa legge verranno aumentate le garanzie a tutela dei diritti fondamentali consentendo di cogliere tutte le opportunità che l’Europa offre ai cittadini italiani, dalla libera circolazione al lavoro, dalla sanità al fisco". Lo scrive, in una nota, il presidente della Commissione per le Politiche Ue della Camera Michele Bordo, del Pd, dopo l'approvazione della Legge Europea 2017 da parte dell'Aula di Montecitorio.
"Con la Legge europea appena approvata chiudiamo 12 contenziosi con l’Ue: 3 procedure di infrazione - portando il numero di quelle pendenti a 61 - 8 casi di pre contenzioso e un ennesimo Eu-Pilot. Si tratta di un risultato senza precedenti se si considera che a febbraio del 2014 sulla testa del nostro Paese pendevano ben 119 procedure (37 per mancato recepimento delle direttive e 82 per violazione del diritto europeo) prosegue Bordo.
"Nel corso dell’esame del provvedimento sono state inserite norme volte a dare finalmente attuazione alle disposizioni europee in materia di razzismo e xenofobia. Estesi inoltre l’ambito di applicazione e le risorse disponibili per l’indennizzo alle vittime dei reati intenzionali e violenti. Punti che rispecchiano la nostra visione dell’Europa come di una comunità dei diritti e delle garanzie e che dimostrano la volontà del Governo e del Parlamento di ridare al nostro Paese il ruolo che merita in Ue come esempio di sicurezza e solidarietà” conclude Bordo.