“È stato il Pd a conquistare gli oltre 200 miliardi del PNRR, e ha costruito un programma di impiego di questi soldi pensando all’Italia di domani: transizione ecologica e digitale, mobilità dolce, innovazione e ricerca, salute, inclusione sociale. E ha pensato ai sindaci, ai comuni come i principali soggetti attuatori di queste misure. La destra dapprima ha contestato l’idea, poi quando ha visto i soldi ha detto ‘piatto ricco mi ci ficco’. E oggi dice che vuole rinegoziare. Per fare cosa? Magari, seguendo le cose dette da Fratelli d’Italia, per ributtare soldi dentro la fornace della ex Alitalia già costata 15 miliardi agli Italiani per assecondare le logiche protezioniste della destra? Rinegoziare significa una cosa sola: far perdere i soldi all’Italia. E poi, cosa c’è da modificare? Forse la transizione ecologica, dopo i drammatici fatti delle Marche, non è una emergenza? Forse il digitale, che nelle province del Piemonte ha un indice di diffusione pari al sud Italia, non è una emergenza. Lo dico ai sindaci: quando sentite la parola ‘rinegoziare’ vuol dire che vi vogliono togliere risorse dai territori. Anche su questo si vota il 25 settembre: se andare avanti, o tornare a quelli che nel recente passato andarono in collisione con l’Europa portandoci sull’orlo del baratro nel 2011”.
Lo ha dichiarato l’on. Enrico Borghi, della segreteria nazionale Pd e candidato al Senato nel collegio Piemonte P-02, intervenendo alla Festa dell’unità di Asti ad un incontro pubblico.