“Perdere i fondi del Pnrr non solo sarebbe una follia, ma addirittura una sciagura per l’Italia in un momento così critico da un punto di vista economico e sociale, e ancora delicato da un punto di vista sanitario. Il Pnrr è, come detto, un’occasione storica per ricostruire dalle fondamenta l’Italia, realizzando le riforme strutturali attese da anni per modernizzare il Paese e investendo nei settori strategici dell'ambiente della transizione digitale, delle infrastrutture e della coesione sociale e territoriale, con particolare attenzione al Mezzogiorno. L’obiettivo è quello di recuperare ritardi e rendere più competitivo ed equo il Paese, attraverso fondi straordinari che però arrivano solo se si rispettano rigorosamente gli obiettivi fissati. In questo contesto, è evidente che se bisogna adeguare alcuni interventi all’aumento delle materie prime, lo si faccia. Ma guai a tornare indietro e smontare completamente il Piano, modificandone l'impalcatura, l’impianto e le priorità. Le conseguenze le pagherebbero gli italiani e soprattutto il Sud. Purtroppo però la confusione nel governo regna sovrana sul punto. La competizione sul riparto di competenze tra Fitto e Giorgetti non aiuta, ma anzi sta contribuendo all'immobilismo. Il governo la smetta di giocare col fuoco e acceleri invece di bloccare l'attuazione del Pnrr. È il momento di mettere da parte la propaganda e lavorare per l'Italia e gli italiani”. Cosi Piero De Luca, vicecapogruppo Pd alla Camera e capogruppo in Commissione Affari europei parlando con Huffington Post.