Ministro aveva fornito altri dati, no a svendita gioiello che ha già distribuito 3 mld dividendi a Mef e Cdp
“Il Dpcm Poste inviato alla Camera per il parere parlamentare delle commissioni Trasporti e Bilancio sconfessa il ministro Urso che in un recente question-time in commissione trasporti aveva dichiarato che la maggioranza assoluta di quote pubbliche non sarebbe scesa sotto il 51%. Passa dunque la linea di Giorgetti per la drastica riduzione della partecipazione statale, anche attraverso controllate, di un vero e proprio gioiello che dal 2016 al 2023 ha già distribuito oltre 3 miliardi di dividendi” così in una nota i democratici Andrea Casu e Silvia Roggiani che avevano firmato i question-time ai due ministri. “Esprimiamo forte preoccupazione - -aggiungono - per un processo confuso, dov’è del tutto assente ogni forma di concertazione con i sindacati che rappresentano 120 mila lavoratori. Peraltro, la privatizzazione delle Poste è il primo tassello di un enorme piano di dismissione che vale un punto di Pil e che non può avvenire nelle segrete stanze del Mef: il parlamento deve essere necessariamente ascoltato non solo nei singoli provvedimenti, ma nella strategia complessiva”.