Dichiarazione on. Elena Carnevali, capogruppo Pd commissione Affari Sociali
“Oggi a Roma “Alleanza Contro le Epatiti” è stata protagonista di un Simposio, nell’ambito del “54th ANNUAL MEETING” dell’Associazione Italiana per lo Studio del Fegato - AISF. E’ in questa sede, che mi è stato conferito ufficialmente il titolo di “Ambassador ACE”, per il costante impegno profuso nell’attività di awareness e sensibilizzazione nella lotta alle epatiti virali, nell’ambito del proprio ruolo istituzionale, a tutela del paziente e nell’incessante supporto al perseguimento del Target dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, di eliminazione della patologia in Italia, entro il 2030.” Ne dà notizia l'on. Elena Carnevali, capogruppo del Pd in commissione Affari Sociali della Camera. “ Fu grazie all’emendamento al Decreto Milleproroghe riguardante l’epatite C (HCV), che per la prima volta nel nostro ordinamento – sottolinea Carnevali- vennero stanziati 71,5 milioni di euro, nel biennio 2020-2021( oggi prorogati al 2022 per l’impatto dell’epidemia da Covid 19) , per introdurre lo screening gratuito necessario a individuare i potenziali malati di epatite C, per l'eradicazione dell’HCV. Questi screening – osserva la parlamentare del Pd- riguardano i nati nelle fasce d’età 1969-1989, gli individui seguiti dai Servizi Pubblici per Tossicodipendenze (SerT) e le persone detenute in carcere. L’Italia può essere orgogliosa dei risultati finora raggiunti nell’eliminazione dell’HCV – prosegue Carnevali- avendo trattato più di 200mila persone, ma la flessione di questi lunghi mesi rispetto ai trattamenti avviati e la disomogeneità di accesso sul territorio nazionale è ancora fonte di impegno delle istituzioni. Il prossimo obbiettivo nazionale è passare dalla sperimentalità attuale a rendere strutturale lo screening ed inserirlo nei Livelli essenziali di assistenza.
In Italia - conclude la parlamentare Dem- sono 500 mila i pazienti non ancora trattati con i nuovi farmaci – dati pubblicati dal Ministero della Salute durante la presentazione delle nuove linee guida per una corretta gestione dei pazienti affetti da Epatite C. Far emergere il sommerso, cioè le persone, è essenziale perché la precocità diagnostica permette di evitare patologie molto più severe quali la cirrosi epatica o il cancro. L’Italia ha tutte le possibilità di centrare obbiettivo dell’OMS di eradicazione nel 2030 – conclude Carnevali – ed un ruolo importante lo svolgono anche i medici di medicina generale . L’impegno dell’Alleanza contro le epatite C, che oggi compie 10 anni è l’esempio virtuoso di come le Istituzioni, le associazioni scientifiche - AISF e SIMIT - le associazioni dei pazienti – EpaC , possono insieme migliorare gli esiti di salute dei pazienti e della collettività.”