“Nella settimana tra il 21 e il 26 marzo gli studenti italiani in presenza sono stati il 96,5% pari a 4.786.890: il dato del ministero dell’Istruzione conferma che la scelta fatta a inizio anno, quella di tenere gli istituti aperti, nonostante tutte le critiche, anche ingenerose, piovute in questi mesi, è stata quella giusta.
Abbiamo tenuto fermo il principio di fondo per cui le scuole erano luoghi sicuri, attrezzati per sostenere l’ondata pandemica. E abbiamo dato corpo al mandato costituzionale che vede proprio nell'istruzione uno dei principi fondamentali della Repubblica, come motore di progresso sociale e di partecipazione democratica.
Oggi, con la fine dello stato di emergenza, anche chi a suo tempo tuonò contro quella decisione, fa finta che non sia successo nulla.
E’ bene invece ricordare questi dati e rimarcarli, non per un sentimento di rivalsa che non ci appartiene, ma per sottolineare come governare è qualcosa di diverso dal fare campagna elettorale.
E che quando si parla del futuro del nostro Paese, ovvero del presente delle giovani generazioni, tutte le scelte vanno ponderate con particolare riguardo ed attenzione”.
Lo dichiara la capogruppo democratica in commissione Cultura della Camera Rosa Di Giorgi