• 23/06/2021

“Nel biennio 2015-2016, a seguito di un accordo siglato presso il ministero dello Sviluppo economico, lo stabilimento AnsaldoBreda (Leonardo) di Carini, in provincia di Palermo, passava al Gruppo Ferrovie dello Stato (FSI) e, nello specifico, alla Società Rete Ferroviaria Italiana (RFI). Secondo i piani industriali elaborati di concerto con le sigle sindacali, i lavoratori dello stabilimento di Carini si sarebbero dovuti specializzare nel cosiddetto revamping. Inoltre, erano previsti anche investimenti infrastrutturali per il miglioramento dello stesso stabilimento. Tuttavia, secondo i lavoratori, nel febbraio 2021 sarebbe stato presentato un piano industriale tale da non valorizzare appieno le maestranze presenti presso lo stabilimento di Carini, spesso chiamate a svolgere attività ad alto valore qualitativo che richiedono specifiche competenze. Pertanto, chiedo al ministro dello Sviluppo economico quali iniziative di propria competenza intenda intraprendere nell’immediato al fine di dare effettività ai piani industriali e valorizzare il sito siciliano e le attività dei lavoratori”. Lo chiede in un’interrogazione il deputato siciliano del Pd Carmelo Miceli, componente delle commissioni Giustizia e Antimafia.

“Simili circostanze – prosegue l’esponente dem - unite al grave ritardo nella realizzazione delle opere infrastrutturali, all’incertezza legata alla mutevolezza delle attività da svolgere, all’elevata età media delle maestranze, all’assenza di previsioni di ricambio generazionale e di acquisizione di professionalità mancanti, vengono percepite dai lavoratori come un tentativo di ‘galleggiamento’ del sito finalizzato ad accompagnare verso la pensione le maestranze presenti senza nessuna possibilità di crescita professionale e di sviluppo in grado di consentire allo stabilimento di Carini di competere con altri stabilimenti di RFI”.

“A mio avviso – conclude Miceli - sono preminenti tanto l’interesse ad assicurare la crescita professionale e la specializzazione dei lavoratori dello stabilimento siciliano, quanto la necessità di incrementare la competitività sul piano economico ed infrastrutturale di un polo industriale strategico come quello di Carini nel panorama nazionale”.