“Sta tornando il tempo del primato della politica, lavoriamo affinché trovi politici all’altezza. Il Paese ha necessità di una classe dirigente che sappia interpretare la fase storica delicata all’interno della quale siamo immersi. Oggi occorre più politica, per garantire che le scelte gravose che dobbiamo assumere siano ispirate dall’interesse nazionale per il futuro del nostro Paese”.
Così Enrico Borghi, componente della Segreteria del Partito democratico, intervenendo all’iniziativa ‘Il Nord e i riformisti: quale agenda per le prossime sfide’, in corso al Palazzo delle Stelline a Milano, con Lorenzo Guerini, Debora Serracchiani, Simona Malpezzi, Alessandro Alfieri, Emanuele Fiano e numerosi deputati e consiglieri regionali democratici del nord.
“Sicurezza e pace - ha proseguito l’esponente dem - sono due esigenze e devono essere due priorità, compito della Politica è quello di riuscire a fare sintesi e a non cavalcarle strumentalmente come qualche leader politico in questi giorni sta facendo. In tal senso, la vicenda della presunta visita di Salvini a Mosca all’insaputa del governo è scandalosa. Non esiste che un leader di un partito di governo assuma una iniziativa diplomatica senza averla concordata con il Presidente del Consiglio, rischiando di indebolirlo agli occhi del mondo. Fa tornare alla memoria il Togliatti del novembre 1946, che incontrò Tito all’insaputa di De Gasperi prospettando un accordo diplomatico su Trieste all’Italia e Gorizia alla Jugoslavia. Pochi mesi dopo, venne accompagnato fuori dal governo. Sul piano diplomatico una iniziativa simile di Salvini vale pressoché zero, ma sul piano politico è un macigno”.