“In queste settimane abbiamo coltivato qualche dubbio sull’autenticità della conversione sulla via di Bruxelles da parte di Salvini e della Lega. Sappiamo bene che per anni la Lega di Salvini ha lottato per un’Italia che uscisse fuori dall’Europa e addirittura fuori dall’Euro. Noi come democratici, a livello nazionale ed europeo abbiamo tenuto la barra dritta e recuperato, già con il precedente governo giallo-rosso un protagonismo in Europa che si era perso nei mesi precedenti. E siamo stati in grado di rivoluzionare, in pochi mesi, le politiche europee, perché l’Europa non ha reagito alla crisi sanitaria con politiche di austerity o restrittive, ma ha messo in campo delle misure rivoluzionarie, straordinarie. Apprendere che Salvini lavora con Orban e con il premier polacco per un nuovo partito nazionalista ci dà il senso di quanto sia stata strumentale la giravolta europeista della Lega”. Lo ha detto a Radio Immagina il deputato dem Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione Politiche europee della Camera.
“La grande sfida che davanti - ha aggiunto il deputato dem - è quella di rilanciare e rafforzare la campagna vaccinale e i vaccini sono l’unica arma a nostra disposizione per vincere la battaglia per sconfiggere il virus e poter immaginare una ripartenza economico-sociale. Finché non raggiungeremo l’immunità di gregge sarà impossibile ragionare su una ripartenza”.
“L’Europa - ha concluso De Luca - oggi è di fronte a un banco di prova molto difficile. Noi dobbiamo pretendere il rispetto degli impegni assunti da parte delle case farmaceutiche le quali hanno ricevuto miliardi di euro per la ricerca e la sperimentazione per i vaccini. Allo stesso tempo dovremo lavorare ad una sospensione temporanea dei diritti di brevetto e a una cessione dei diritti di produzione dei vaccini perché dobbiamo per aumentare gli stabilimenti di produzione dei vaccini in Europa e in Italia”.