• 23/03/2022

Da crisi si costruisca Europa autonoma e sovrana

"L’aggressione russa nei confronti dell'Ucraina non è un’attività di difesa della sicurezza nazionale, è un attacco grave e ingiustificato ad un Paese sovrano, alla libertà e all’indipendenza di un popolo al quale rivolgiamo la nostra piena solidarietà. L’Europa ha assunto decisioni storiche finora. Chi pensava ad un’Unione debole e divisa, si sbagliava. L’Europa ha reagito con unità e tempestività, senza cedere ad alcun ricatto economico, mostrando a tutti che ci sono valori e princìpi non negoziabili. Sta chiedendo da subito il cessate il fuoco e sostenendo una soluzione diplomatica. Nel frattempo l'Unione ha approvato sanzioni importanti, attivato per la prima volta la direttiva sulla protezione temporanea dei rifugiati e supportato il popolo ucraino nella propria difesa. Chiediamo che l’Italia continui a fare la propria parte e respingiamo con forza le minacce di Mosca ai nostri parlamentari e gli attacchi vergognosi al Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini.

Questa guerra ci ha drammaticamente dimostrato che è il momento di costruire un’Unione davvero autonoma e sovrana, indipendente da un punto di vista strategico, politico, economico ed industriale. È il momento di realizzare una Difesa comune, l’Europa dell’energia e di ragionare su un nuovo modello di governance economica che porti a trasformare il Patto di Stabilità in un Patto per la crescita sostenibile. Oggi, siamo ad un bivio della storia. Possiamo fermarci all’attuale Unione di Stati o proseguire verso gli Stati Uniti d’Europa. Noi riteniamo che quest’ultimo percorso sia obbligato per affrontare le criticità del nostro tempo, per difendere i valori essenziali di libertà e democrazia, e soprattutto per portar avanti la missione centrale dello stesso progetto comunitario, la pace, il bene più prezioso, la pace per la quale l’Europa ha vinto il premio Nobel nel 2012".

Lo ha detto Piero De Luca, vicecapogruppo del PD alla Camera, durante la dichiarazione di voto sulle comunicazioni del premier Mario Draghi in vista del prossimo Consiglio Europeo.