• 16/09/2025
"Le parole pronunciate da Mario Draghi a un anno dalla presentazione del suo rapporto sulla competitività dell’Unione Europea sono lucide, coraggiose e impongono una riflessione seria. L’Europa ha bisogno di un salto di qualità, di un cambio di passo radicale. Siamo in una fase storica in cui l’alternativa non è più tra più Europa o meno Europa, ma tra un’Europa in grado di contare nel mondo o un continente marginale, spettatore delle grandi sfide e tensioni globali. I governi nazionalisti di destra stanno impedendo le necessarie riforme necessarie per l'Unione Europea, mostrando peraltro una subalternità dannosa nei confronti dell'amministrazione Trump che sta penalizzando le nostre economie e destabilizzando l'equilibrio politico internazionale. 
Solo un’Europa davvero integrata avremo la possibilità di difendere il nostro modello sociale, tutelare le nostre libertà, affrontare da protagonisti la transizione digitale, quella ambientale, le sfide energetiche e tecnologiche, i conflitti internazionali.
 
Senza una vera integrazione europea, senza istituzioni comuni più forti e legittimate, l’Italia non sarà più sovrana: sarà più debole, più esposta, più fragile. Il Governo metta da parte le proprie divisioni interne e gli equilibrismi ideologici. Si assuma la responsabilità di sostenere, con convinzione, una nuova stagione costituente per l’Unione europea". Lo dichiara in una nota il deputato Piero De Luca, capogruppo del Pd in commissione politiche UE.