26/04/2024 - 14:28

“Il voto dell’altro ieri è stato molto chiaro e il tentativo di ribaltarne il risultato non è accettabile. La maggioranza è stata battuta, rivotare l’emendamento che è passato con 10 voti favorevoli e 7 contrari sarebbe un ulteriore strappo e una grave forzatura. Chiediamo al presidente Pagano di fermarsi” così la capogruppo democratica nella commissione affari costituzionali della camera, Simona Bonafè.

24/04/2024 - 16:59

Davanti a un incredulo Calderoli per l’assenza totale della Lega, la maggioranza è andata sotto sull’Autonomia su un emendamento dell’opposizione ma non riconosce l’esito del voto. Il ddl è già un dànno gravissimo per il paese evitiamo che lo sia pure per il funzionamento della democrazia parlamentare. Non accetteremo la dittatura della maggioranza.

Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati

 

24/04/2024 - 15:49

“La maggioranza è stata battuta sul ddl autonomia ma sta cercando di cancellare l’esito del voto. Una forzatura gravissima a cui ci opporremo con forza. I dati parlano chiaro, la votazione si è chiusa in modo regolare con 10 voti a favore e 7 contrari, con l’assenza del gruppo della Lega. La maggioranza la smetta di violare le regole democratiche. E la Lega prenda atto della propria responsabilità politica invece di inquinare la ricostruzione di quanto accaduto” così il deputato democratico, Piero De Luca.

24/04/2024 - 15:41

“La destra è appena finita in minoranza sul voto all’emendamento 1.19 a prima firma Auriemma al ddl sull’autonomia differenziata. Il presidente ha sospeso i lavori. Indovinate quale partito era assente? La Lega. Il tutto sotto gli occhi increduli del Ministro Calderoli!” Così il responsabile sud del Pd, Marco Sarracino al termine della votazione dell’emendamento che è passato per 10 voti a 7. “Non accetteremo che questo voto venga stravolto dal presidente Pagano”.

24/04/2024 - 15:34

“La maggioranza è stata battuta in commissione affari costituzionali sul ddl autonomia ma il presidente Pagano non sta riconoscendo l’esito del voto”. Lo rende noto la capogruppo democratica in commissione,
Simona Bonafè. “Siamo davanti a un fatto di una gravità inaudita, è incredibile che dopo le continue forzature sull’esame in commissione, la maggioranza voglia adesso piegare l’esito di una votazione molto chiara. Non accetteremo questo tentativo di stravolgere l’esito di un voto così netto”.

24/04/2024 - 11:17

Bonafè, Perimetro economico ancora non è chiaro. Solo 9 voti nella notte, impossibile andare in aula il 29

Forte ironia nella notte quando in commissione Affari costituzionali alla Camera il governo ha presentato la relazione tecnica-finanziaria al ddl Calderoli richiesta dalla capogruppo democratica, Simona Bonafè. Nel testo bollinato dalla Ragioneria generale dello Stato, viene testualmente detto che il provvedimento non comporterà “nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica in considerazione del suo contenuto di natura teolologica”. Il termine ‘teolologico’ ha attirato l’attenzione delle opposizioni che hanno ribadito che “è la conferma che tutto quello che è stato detto nel corso del dibattito da parte del governo è falso. Se la maggioranza non finanzia i Lep come farà a garantire che il provvedimento non determinerà disparità di trattamento tra i cittadini? Non si tratta di un tema marginale – ha sottolineato Bonafè – ed è grave che il parlamento ancora non sia ancora stato messo nella disponibilità di conoscere con esattezza il perimetro economico di questo intervento normativo che stravolge l’assetto istituzionale dello Stato italiano. I tempi imposti dal governo non consentono un esame approfondito - ha aggiunto la democratica - ieri sera sono state fatte solo 9 votazioni, oltre mille e cinquecento emendamenti non saranno discussi. Ribadiamo la richiesta al presidente Fontana di garantire maggiore spazio al dibattito e evitare ingiustificati contingentamenti”.

24/04/2024 - 11:05

 “L’Autonomia differenziata, a invarianza di risorse, è un provvedimento che spacca il Paese. Il Governo vuole rendere le regioni completamente autonome su scuola, sanità, trasporti, energia, senza mettere un euro per il superamento delle disparità. Il risultato porterà a un Paese meno competitivo, perché caratterizzato da sistemi diversi su materie come energia e trasporti e più ingiusto, con cittadini che avranno servizi e opportunità e cittadini abbandonati al loro destino. Anche i tanto annunciati Livelli Essenziali delle Prestazioni sono un grande inganno perché oltre a non essere compiutamente definiti, non sono finanziati e quindi non garantiranno il superamento delle disparità. Il fatto che soggetti così diversi fra loro dai Sindacati a Confindustria, dalla Conferenza episcopale a Banca d'Italia, da associazioni di settore al mondo accademico abbiano espresso forti perplessità, dovrebbe rendere il Governo consapevole che quella legge non funzionerà e rappresenterà un pericolo”, lo dichiara la deputata e vicepresidente PD alla Camera, Valentina Ghio, in dichiarazione di voto per il gruppo PD in Commissione trasporti alla Camera esprimendo la contrarietà al provvedimento.

23/04/2024 - 18:46

Esame non sia contingentabile, aula deve poter votare tutti gli emendamenti

 

I capigruppo di opposizione hanno scritto una lettera al presidente della Camera, Lorenzo Fontana, per chiedere più tempo per l’esame del ddl Autonomia. “Desta particolare preoccupazione la compressione dei tempi di esame in commissione”, scrivono Chiara Braga, Francesco Silvestri, Matteo Richetti, Luana Zanella, Nicola Fratoianni, Davide Faraone e Riccardo Magi, sottolineando che “il provvedimento non necessita di particolare necessità e urgenza e che per la sua rilevanza e complessità politico sociale determinerà un forte impatto, anche economico, sul nostro ordinamento.  In particolare – aggiungono - non sfugge come sia gravemente lesivo dei diritti delle opposizioni assegnare così poche ore di dibattito negli esigui spazi lasciati liberi dai lavori dell’Assemblea, se non addirittura far coincidere i lavori della Commissione con l’esame in Aula del Documento di economia e finanza. Alla luce di ciò, Le chiediamo di prevedere un raddoppio dei tempi del contingentamento riservato alla fase della discussione sulle linee generali, ma, prioritariamente, Le chiediamo di considerare non contingentabile il seguito dell’esame del provvedimento medesimo. Tale richiesta è finalizzata a consentire in Assemblea un esame approfondito di tutte le proposte emendative che verranno presentate, soprattutto alla luce della drastica compressione dei tempi riservati in commissione”.

23/04/2024 - 10:56

PD non ha partecipato al voto sul parere

I rappresentanti del gruppo PD in Commissione bicamerale per le Questioni regionali non hanno partecipato stamane al voto sul parere sulla riforma dell'autonomia differenziata. “Non abbiamo partecipato ad una farsa. La Commissione non ha svolto un ciclo di audizioni in grado di effettuare per un'istruttoria completa su una riforma pericolosa per l'architettura istituzionale del Paese e per la tenuta dell'unità nazionale. Peraltro, la maggioranza non ha tenuto minimamente in considerazione tutte le critiche e le preoccupazioni emerse dai confronti operati. Si tratta di una scelta irricevibile - ha dichiarato Piero De Luca, capogruppo del PD, che aggiunge: "questo è un metodo inaccettabile, che svilisce e delegittima completamente il ruolo della Commissione bicamerale, ridotta a semplice passacarte, incapace di fornire un contributo reale all'esame parlamentare”.

23/04/2024 - 10:20

Bonafè (Pd), incomprensibile continuare esame, ddl Calderoli stravolge assetto dello Stato

La capogruppo democratica nella commissione affari costituzionali della Camera, Simona Bonafè, ha chiesto al governo di presentare la relazione tecnica sugli impatti economici dell’autonomia differenziata. La richiesta, prevista dal regolamento della Camera, è dovuta all’assenza nel testo governativo delle ripercussioni economiche del provvedimento. “La materia è complessa – ha sottolineato Bonafè - perché stravolge profondamente l’organizzazione e l’assetto dello Stato e non è comprensibile proseguire il dibattito senza che il parlamento sia messo a conoscenza dal Mef del perimetro economico del provvedimento”.
Nell richiesta presentata da Bonafè al presidente Pagano e sottoscritta anche dagli altri capigruppo delle opposizioni, Colucci (M5s), Carfagna (Azione) e Zaratti (Avs), si spiega che: “dalle numerose audizioni svoltesi dinanzi alla Commissione Affari costituzionali, è emerso un quadro fortemente critico del disegno di legge in esame anche con specifico riferimento al finanziamento delle funzioni che dovrebbero essere trasferite, mentre il provvedimento in esame prevede, come è noto, una clausola di invarianza finanziaria all'articolo 9, comma 1, dove viene espressamente stabilito che "dall'applicazione della presente legge e di ciascuna intesa non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica". I livelli essenziali delle prestazioni di cui alla lettera m) dell'articolo 117, secondo comma della Costituzione, devono essere non solo determinati, ma anche garantiti ed attuati su tutto il territorio nazionale, per potersi poi procedere solo successivamente a forme di autonomia differenziata per le regioni che ne facciano richiesta. E quindi che la piena attuazione dei Lep su tutto il territorio nazionale richiede anch'essa necessariamente adeguate risorse e che il provvedimento in esame si limita invece a rinviare all'adozione di decreti legislativi per la determinazione dei Lep, senza indicare le risorse per procedere alla loro attuazione.

22/04/2024 - 16:40

“I tempi che la maggioranza sta imponendo al parlamento non consentono un adeguato esame di un provvedimento complesso come l’autonomia differenziata che modifica radicalmente l’assetto istituzionale del paese e determina forti disparità di trattamento tra i cittadini”. Così la capogruppo democratica nella commissione Affari costituzionali della Camera e vicepresidente del gruppo parlamentare, Simona Bonafè, che aggiunge: “La fretta non ha alcun fondamento e rappresenta una grave forzatura: siamo alla dittatura della maggioranza e nel poco tempo a disposizione in commissione, visto che la votazione del mandato al relatore è prevista per sabato, non potremo molto probabilmente discutere e esaminare gran parte delle proposte emendative di merito al ddl Calderoli che abbiamo presentato come partito democratico”.

21/04/2024 - 12:42

“Le parole di Giorgetti sono molto gravi perché confermano che è in atto nella maggioranza uno squallido mercimonio a scapito dei cittadini. Fdi e Lega stanno mercanteggiando e si dichiarano disposti a votare ‘controvoglia’ riforme che avranno effetti devastanti sull’assetto delle istituzioni e sui conti dello stato solo per poter rispettare ‘patti di palazzo’ da sventolare
come bandierine in campagna elettorale. Ma queste parole sono ancora più gravi dal momento che provengono dal ministro dell’economia che dovrebbe vigilare sui conti e che ancora non ha presentato al parlamento una relazione sugli effetti economici dell’autonomia differenziata”. Così la capogruppo democratica nella commissione Affari costituzionali della Camera, Simona Bonafè alla vigilia di una settimana fondamentale per l’esame parlamentare del ddl Calderoli. “La maggioranza si fermi - aggiunge Bonafè - non sono accettabili ulteriori forzature e limitazioni dei tempi parlamentari per assecondare i desideri secessionisti di Salvini e Calderoli”.

18/04/2024 - 17:39

“Speriamo presa di coscienza sia contagiosa”

“Qualcuno nel centrodestra si sta finalmente accorgendo del disastro secessionista che rappresenta l’Autonomia differenziata voluta da Calderoli. Il documento approvato dalla maggioranza di Occhiuto conferma l’allarme che abbiamo lanciato con tutti i nostri appelli in questi mesi”. Così Ubaldo Pagano, deputato pugliese del Pd e capogruppo in Commissione Bilancio a Montecitorio, in riferimento al voto espresso dal Consiglio regionale calabrese in merito al disegno di legge per l’Autonomia differenziata. “Vigilare con attenzione, analisi di impatto preventiva, risorse per garantire concretamente i LEP in tutto il territorio nazionale. Sono queste le parole chiave del documento che forse dimostrano che una parte del centrodestra meridionale sta cominciando a rinsavire, dopo essersi fatti mettere i piedi in testa dalla Lega e da Calderoli per un anno intero. Mi auguro che questa presa di coscienza sia virale e arrivi a contagiare anche i ‘belli addormentati’ meridionali di centrodestra ancora muti e proni di fronte alla più grande sciagura della nostra storia repubblicana. Ma quindi - conclude Pagano - se dobbiamo attendere un’analisi degli impatti anche per le funzioni per cui nel ddl Calderoli non sono previsti LEP, che senso ha correre per portare il provvedimento in Aula alla Camera il 29 aprile?”

18/04/2024 - 12:57

"Il ponte sullo Stretto di Messina è un'opera nata male, un grande pasticcio amministrativo. Ed è nata male perché l'obiettivo principale non sembra essere la sua effettiva realizzazione, ma quello di sanare il contenzioso del vecchio appalto fatto dal governo Berlusconi e rimasto in sospeso. Un vecchio appalto che impegnava lo Stato a sanare l'impresa appaltatrice di diversi miliardi di euro. Si è deciso di riattivare tutto per sanare quel buco. Che poi il progetto sia o non sia valido al governo importa poco, infatti ha subito incontrato enormi ostacoli. Il primo ostacolo è contenuto nel documento della commissione Via Vas. Va ricordato che parliamo di un organismo che non può essere indirizzato politicamente; è composto da un gruppo di esperti che gode di una fortissima autonomia all'interno del Ministero dell'Ambiente. È infatti ha espresso un documento con 239 osservazioni, così tante da mettere in ginocchio il progetto stesso”. Così il vicepresidente della commissione Trasporti della Camera e deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut, in un’intervista a Today.it. Così come si presenta - continua Morsassut - è un costoso ecomostro irrealizzabile. Le risorse che sarebbero necessarie sono molte più di quelle dichiarate e non hanno copertura finanziaria. Il ministro Matteo Salvini, calcolo elettorale dopo calcolo elettorale, rischia di rovinare il Paese, il suo partito (che continua a crollare nei consensi) e persino il governo Meloni, che sul ponte sullo Stretto potrebbe cadere".

18/04/2024 - 12:40

“Il governo ha detto no alla piena attuazione della legge 194 e la maggioranza ha votato contro la nostra proposta che chiedeva di fare chiarezza sulla norma pro-life promossa da Fdi per restringere il diritto delle donne ad avere accesso all’interruzione volontaria di gravidanza. Adesso è chiaro l’intento, non è stata una manina solitaria a far passare quella norma in commissione: il governo si schiera convintamente con i pro-life. Mentre in Francia il diritto all'aborto entra in costituzione e il Parlamento europeo approva una mozione perché entri nella carta dei diritti fondamentali, in Italia si compie un passo indietro di 50 anni, che mette in discussione l'autonomia e l'autodeterminazione delle donne”. Così la capogruppo democratica alla Camera, Chiara Braga.

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