07/12/2022 - 18:12

“Se si è genitori in un Paese europeo lo si è in ogni Stato dell’Unione. Dalla commissione Ue una importante proposta  per l’affermazione e la tutela dei diritti dei figli di coppie dello stesso sesso. Il regolamento per il riconoscimento della genitorialità in tutti i Paesi presentato oggi, dà una traccia chiara del percorso da seguire e a cui dovranno adeguarsi tutti gli Stati membri, Italia compresa. Se il regolamento verrà approvato in via definitiva, il governo Meloni dovrà adeguarsi, mettendo da parte la sua visione oscurantista della società, allineando il diritto italiano a quello internazionale”.

Ad affermarlo Laura Boldrini, deputata del Partito Democratico.

07/12/2022 - 17:11

Dichiarazione di Matteo Mauri, deputato Pd
“In tema di immigrazione invitiamo il governo a fare un po’ meno ideologia e un po’ più politiche nell’esclusivo interesse generale. A cominciare dalla definizione del nuovo decreto flussi, che dovrà necessariamente essere varato entro la fine dell'anno e deve andare incontro alla  domanda dei settori produttivi”. Così il deputato Pd Matteo Mauri, nel corso del Question time alla Camera, rivolgendosi al ministro dell’Interno Piantedosi. “Questa forte domanda di manodopera che proviene dalle nostre aziende - ha proseguito Mauri - deve trovare una risposta adeguata e che non sia in nessun modo condizionata da fattori ideologici. Ricordo al Ministro - ha sottolineato l’esponente Dem - che nell’ultimo decreto flussi si prevedeva inizialmente una soglia di oltre 100mila persone per poi arrivare a 70mila  a causa di interventi politici di alcune forze che fanno del tema dell’immigrazione  uno dei propri elementi identitari.” Noi del Pd – ha sottolineato Mauri - ci auguriamo che questo non accada ancora e si faccia veramente un provvedimento che risponda a quella urgente necessità delle aziende e imprese italiane, tenendo anche conto dei rapporti fiduciari tra i richiedenti e molti di coloro che vengono richiesti. Chiediamo   di concentrarsi sul tema - ha concluso Mauri-  e se il Ministro ci dice che si vuole andare in una direzione di sostenibilità  dell’immigrazione ci trova pienamente d’accordo. Per cui noi siamo fiduciosi che, già a partire dalla legge di bilancio, il governo predisponga le risorse necessarie per migliorare, per esempio, il sistema di accoglienza e integrazione, facendo, appunto, meno ideologia e più politica utile a tutti.

07/12/2022 - 15:36

Dichiarazione di Debora Serracchiani, presidente gruppo Pd e Federico Gianassi capogruppo Pd in commissione Giustizia.

Siamo preoccupati per l’impostazione data dal ministro Nordio nel tracciare stamane in commissione alla Camera le linee programmatiche del suo ministero.
In particolare, dal ministro sono emerse tante contraddizioni e posizioni che reputiamo divisive e che rischiano di fare della giustizia solo un terreno di scontro. Il rischio è di tornare indietro negli anni, quando invece la giustizia ha bisogno di guardare al futuro con capacità innovativa valorizzando quanto è stato fatto con le riforma Cartabia. Anche stamane il ministro della Giustizia ha ribadito di essere contro l’ampliamento della sfera penale, che l’esecuzione della pena non può essere solo in carcere e che devono essere limitate le intercettazioni. Osserviamo però che il primo provvedimento, il cosiddetto decreto rave, crea un nuovo reato, prevede il carcere e l’uso delle intercettazioni. Una contraddizione totale, tanto da creare fibrillazioni nella stessa maggioranza, come dimostrano i tanti emendamenti presentati da Forza Italia.
Nordio sembra mosso prevalentemente dal desiderio di introdurre temi identitari, come la separazione delle carriere, l’attacco alle intercettazioni, il superamento dell’obbligatorietà dell’azione penale. Eppure, non sono stati citati i tanti passi in avanti fatti nella scorsa legislatura con la riforma Cartabia su questi temi. L’attacco alle intercettazioni sembra rivolto più allo strumento, che alle violazioni della norma. Troviamo in definitiva pericoloso,  come fa Nordio, alimentare un terreno di scontro.
Apprezziamo invece l’impegno a non rinviare l’entrata in vigore della riforma Cartabia, a cui sono collegate le risorse del PNRR. Come Pd saremo inflessibili e garanti dell’applicazione di quella riforma e lavoreremo per mobilitare le migliori energie del Paese e delle diverse anime della giurisdizione contro culture e approcci divisivi perché la giustizia non sia terreno di scontro ma occasione di sviluppo e potenziamento della qualità della nostra democrazia.

07/12/2022 - 14:58

"Il Gruppo del Partito Democratico-Italia Democratica e Progressista alla Camera ha preparato una serie di emendamenti alla legge di bilancio 2023, che saranno depositati oggi, perché vogliamo fare della legge di bilancio una legge che investa nella sanità pubblica e garantisca il diritto alla cura a tutte e tutti, il governo di destra, al contrario, va esattamente nella direzione opposta, definanziando il fabbisogno sanitario nazionale che nei prossimi anni, al contrario del biennio 2020-2022, quando il Partito Democratico era al governo, tornerà ai livelli pre-pandemia, ovvero sotto il 7% del Pil”. Lo dichiara il deputato dem Marco Furfaro, capogruppo Pd in commissione Affari sociali della Camera.

“L’emendamento principale – sottolinea l’esponente dem - che mira a rafforzare la tutela e la salute dei cittadini, punta a destinare i soldi degli extra profitti, dell'estensione della flat-tax e dei condoni per finanziare la sanità pubblica. Inoltre, in un momento in cui c'è una carenza strutturale di medici, in particolari di medici di base e di pediatri, abbiamo previsto degli emendamenti che prevedono un aumento delle borse di studio per adeguare il loro numero ai livelli necessari a garantire il diritto alla cura”. 

“Ci sono 60.000 italiani – conclude Furfaro - senza fissa dimora che hanno perso la residenza, principalmente per problemi economici, con la conseguenza di perdere il diritto di accesso a un medico di base. L’unico modo che hanno per accedere alle cure è presso i pronto soccorso, già gravati e oberati da un alto numero di presenze. Per sanare questa situazione, non degna di un paese civile e per garantire loto un diritto previsto dalla Costituzione, abbiamo previsto un emendamento specifico in merito. I nostri emendamenti puntano anche ad aumentare i fondi per i caregiver e le persone con disabilità”.

07/12/2022 - 13:49

“Briciole e solo qualche spot per il comparto agricolo nella manovra di bilancio. Meloni e la destra si sono dimenticati strategia ed urgenze, alla vigilia dell’entrata in vigore della nuova Pac.

Occorreva ben altro con l’obiettivo di valorizzare l’agricoltura nell’ottica della transizione ecologica e di sostenere, al contempo, le misure che risolvano le criticità.

Come gruppo Pd della Commissione Agricoltura abbiamo presentato emendamenti che affrontano i temi più complessivi del caro energia, delle calamità naturali, del fondo di solidarietà, dell’agricoltura biologica e delle accise sul tabacco e i temi più specifici delle problematiche in essere come la flavescenza, l’esubero dei cinghiali e i consorzi di bonifica.

Assurdo che il governo non abbia ritenuto di intervenire sugli effetti drammatici che la flavescenza dorata sta producendo in tanti territori sugli impianti della vite.

Le destre sono abili a grattare la pancia ad agricoltori e cacciatori e poi rimanere fermi alle parole. Nulla si muove per ridurre la presenza abnorme dei cinghiali che sta creando disagi in termini economici, sanitari e sociali.

Appare altresì inspiegabile e dannoso il definanziamento dei mutui ai consorzi di bonifica per l’opera meritoria che hanno svolto e continuano a svolgere in tutto il territorio nazionale sul tema della regimazione delle acque, gli invasi e l’approvvigionamento all’agricoltura”. Lo dichiara Stefano Vaccari, capogruppo Pd Commissione Agricoltura della Camera.

06/12/2022 - 17:34

La risposta del Mit alla mia interrogazione sugli esorbitanti costi dei biglietti arei di collegamento tra il continente e la Sicilia e il Sud Italia, è stata deludente. Servono ulteriori misure e tempi certi sul nuovo progetto di continuità territoriale. Abbiamo chiesto al presidente Deidda di avviare immediatamente un'indagine conoscitiva per capire bene quali sono le nuove tratte da mettere a bando e definire una strategia complessiva che non abbiamo percepito affatto dalla posizione espressa dal ministro Salvini.  E bisogna fare presto perché per le famiglie del Mezzogiorno la situazione non è più sostenibile. Incalzeremo il governo sia con proposte ed emendamenti del Pd alla legge di Bilancio sia con ulteriori atti ispettivi perché per noi e per il Paese il riconoscimento di un corretto regime di continuità territoriale è una  priorità indifferibile.

Lo afferma Anthony Barbagallo, capogruppo Pd in commissione Trasporti della Camera, a margine del question time di oggi che ha riguardato proprio la continuità territoriale.

05/12/2022 - 15:43

Il deputato dei Democratici ha presentato un emendamento alla manovra economica insieme ai colleghi Laus, Sarracino e Scotto: “I lavoratori non sono numeri”

 “Bisogna frenare le delocalizzazioni, non si possono lasciare le persone senza lavoro e i territori più poveri”. Lo sostiene il deputato del Pd Emiliano Fossi che insieme ai colleghi Mauro Laus (Pd), Marco Sarracino (Pd) e Arturo Scotto (Articolo 1), ha presentato un emendamento alla manovra economica.

L’emendamento modifica l’articolo 37 del Decreto Legge numero 144 del 2022 relativo a “norme in materia di delocalizzazione o cessione di attività di imprese non vertenti in situazione di crisi”.

 “Alle imprese che cessano definitivamente l’attività produttiva o una parte significativa della stessa, anche per effetto di delocalizzazioni, con contestuale riduzione di personale superiore al 40% di quello impiegato mediamente nell’ultimo anno - si legge nell’emendamento - venga preclusa la possibilità di procedere alla rimozione dei macchinari, dei materiali e delle produzioni fino a che non hanno completamente restituito gli incentivi pubblici ricevuti”.

 “Ho toccato con mano, nella vertenza della ex Gkn di Campi che ho seguito da sindaco e ora seguo da deputato del territorio, cosa significa chiudere un’azienda da un giorno all’altro - sottolinea Fossi -. Non si possono chiudere e svuotare le fabbriche, i lavoratori non sono numeri. Bisogna ripartire dal valore del lavoro e una vera politica industriale”.

 

04/12/2022 - 19:16

Risposta dell'on. del Pd Luciano D'Alfonso al Commissario del Porto di Pescara Guerino Testa.

“Caro Guerino, facciamo chiarezza”.

Così Luciano D'Alfonso, deputato Pd, in replica al Commissario straordinario emerito del Porto di Pescara, on. Guerino Testa.

“A Testa – scrive D'Alfonso- che prova a maneggiare argomenti che non conosce, ricordo che la velocizzazione del tracciato ferroviario trova la sua iniziale copertura nel contratto di programma RFI Regione Abruzzo Mit nel 2016/2017 per 1556 milioni di euro e che
i tracciati delle grandi infrastrutture sono definiti dalla Regione in coerenza con il dettato della Carta Costituzionale.” “Più Comuni della nostra regione – scrive ancora D'Alfonso- sollevano problemi per la selezione dei sedimi terrieri che hanno evidenziato modificazioni rispetto alle ipotesi risalenti e giacenti presso gli uffici tecnici comunali e
i Comuni -sottolinea il deputato dem- hanno la prevalente competenza urbanistica, almeno nell’Italia del Testo unico delle autonomie locali, varato nel 1990 con la legge 142/90 e confermato nel 2001.” Inoltre, “le osservazioni dei Comuni vanno riscontrate e, se compatibili, vanno accolte, soprattutto quando gli spazi lo consentono e le risorse presentano adeguatezza (di recupero) dai quadri economici approvati”.
D'Alfondo aggiunge anche che “le traverse non c’entrano nulla e Testa lo dovrebbe sapere, poiché è stato anche Commissario Governativo di un’opera pubblica necessaria. Volendo fare un riassunto – conclude D'Alfonso- la Pescara Roma ferroviaria si può velocizzare, senza il bisogno di problemi da inventare e si può anche entrare nel merito delle esigenze sollevate dai Comuni, proprio perché ci sono Poteri speciali e Procedure dedicate e, almeno per una delle osservazioni comunali, c’è anche abbondanza di spazio terriero e compatibilità con l’andamento del sistema delle acque giustamente analizzato. Questa e’ la verità – puntualizza D'Alfonso- e naturalmente sono pronto ad un confronto pubblico da video trasmettere e registrare”. Infine, “quanto alla A14, Testa dovrebbe sapere, nella sua veste di Segretario della Commissione Finanze della Camera, che il Progetto della “terza corsia” sarà definito dal soggetto gestore autostradale nei tempi che potremo anche divertirci a immaginare. Adesso, però, quello che serve è che la richiamata opera autostradale rientri con il suo studio di prefattibilita’ nella convenzione quinquennale da “risottoscrivere” da parte del soggetto Gestore e del Ministero vigilante. Insomma – conclude la sua risposta D'Alfonso- è tutto più complesso del foglietto ricevuto e diramato dall’Autorevole Commissario Straordinario emerito del Porto di Pescara.”

02/12/2022 - 15:07

La manovra del governo è davvero piccola e peraltro anche dal centrodestra qualcuno l'ha definita una tisana calda. Negli incontri che abbiamo fatto in questi giorni con le parti sociali, sia con le associazioni datoriali che sindacali, sono stati tutti concordi nel ritenerla deludente e soprattutto iniqua.
Questa manovra interviene sulle fragilità ancora molto forti nel nostro Paese, ad esempio togliendo ai cosiddetti occupabili il reddito di cittadinanza senza dare alcuna alternativa e senza soprattutto aver impostato adeguatamente i fondi del Pnrr sulle politiche attive. È stato fatto un obbrobrio su opzione donna, che è in questo momento una delle pochissime possibilità che hanno le donne di andare in pensione prima, tra l'altro rinunciando già al 30% dell'assegno. L'allungamento dell'età a 60 anni, per di più collegato a situazioni di gravi difficoltà, non fa altro che fare cassa sulle pensioni delle donne e soprattutto non aiuta chi sperava di avere in questo strumento una forma strutturale di fuoriuscita dal mondo del lavoro. Come PD interverremo sicuramente, abbiamo già predisposto emendamenti per rendere strutturale opzione donna e vorremmo addirittura allargare la platea, ma soprattutto cercare di aiutare le donne che hanno un montante contributivo molto basso e fanno fatica ad andare in pensione.

Così la capogruppo dei deputati Pd Debora Serracchiani, ai microfoni di Radio Immagina.

02/12/2022 - 11:32

“Il Comitato nominato dalla Direzione del Pd ha iniziato a riunirsi ieri. Il suo obbiettivo deve essere secondo me quello di indicare la rotta per i prossimi anni su grandi scelte politiche e ideali in un mondo radicalmente mutato dal momento in cui il Pd nacque e immaginare una forma del Partito non centrata su correnti di potere. Io mi sono astenuto al momento della definizione di questo percorso costituente perché non ne ho condiviso il metodo, la forma e gli obbiettivi e non ne ripeto le motivazioni. Ma la prima riunione mi rafforza nelle motivazioni della mia scelta. Perché ieri si è messa in discussione la stessa scelta dei valori di fondo del Pd, la nostra Costituzione interna, che invece io ritengo valida e attualissima ma mai, purtroppo, applicata. La Carta dei Valori il Pd ce l’ha. È quella del Lingotto. Occorre finalmente calarla in politica e nel mondo di oggi. Servono una direzione di marcia e una forma associativa totalmente diversa. Anche per  questo ho ritenuto non adatta la natura del comitato, troppo ampio e interno al Pd, pur avendo stima di ogni suo componente. Se devi lavorare per allargare il tuo orizzonte devi muovere forze autorevolissime e provenienti anche da realtà esterne, seppur vicine. Non è stato così. Per questo ho proposto che chiunque sarà il leader del Pd prosegua il processo costituente rafforzandolo ma avendo ben chiara la necessità di inverare i valori del Pd, cambiando la attuale forma del Partito e definendo la sua linea politica che oggi impediscono di praticare fino in fondo i valori del nostro atto di nascita del 2007”. Così in una nota il deputato Pd, Roberto Morassut.

01/12/2022 - 14:10

“In violazione delle norme di contabilità pubblica, che impediscono di inserire nella Legge di bilancio norme che non hanno effetti finanziari e in particolare norme che definiscono procedure o hanno carattere organizzativo, il presidente della commissione Bilancio della Camera non ha accolto la nostra proposta di stralcio dell'articolo 143 della Legge di bilancio. Una norma che stabilisce una procedura per arrivare alla determinazione dei Livelli essenziali delle prestazioni, che esclude totalmente il Parlamento. Un argomento di grande rilevanza che deve essere trattato adeguatamente, non inserito in violazione alle norme, in una Legge di bilancio che dovrà essere votata in tempi estremamente ridotti, senza possibilità di alcun confronto di merito. Una prova di forza inutile per un tema di estrema delicatezza per il nostro Paese”.

Così il capogruppo Pd in commissione Bilancio alla Camera, Ubaldo Pagano.

30/11/2022 - 14:24

“Sviluppare la produzione di fonti rinnovabili, proseguire le politiche fiscali sulla riqualificazione degli edifici, tutelare e salvaguardare il patrimonio di biodiversità e garantire maggiori strumenti alle Regioni per eseguire le opere contro il dissesto idrogeologico”. Sono le richieste del capogruppo Pd in commissione Ambiente della Camera Marco Simiani, nel corso dell’audizione del ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin.

“Non condividiamo le scelte di questo governo di intervenire 'in corsa' sul superbonus: uno strumento che era tra l'altro già stato ricalibrato e che ha garantito crescita del Pil, occupazione, risparmio energetico e messa in sicurezza degli immobili. Siamo invece soddisfatti che il ministro condivida pubblicamente, a differenza della premier Meloni, le scelte del Pd di una maggiore differenziazione degli approvvigionamenti energetici ed in particolare sulla necessità dei rigassificatori mobili di Ravenna e Piombino. Vanno però definite in tempi brevi e certi le compensazioni in termini ambientali, sociali, occupazionali ed economiche per i territori interessati”, conclude Marco Simiani.

29/11/2022 - 16:59

“Oggi in commissione Cultura alla Camera abbiamo votato contro l’aggiunta ‘merito’ alla definizione del Ministero. Non è una semplice questione nominale. L’ Art. 34 della Costituzione recita ‘La scuola è aperta a tutti... I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi’.

Il concetto di ‘merito’ entrò in questo articolo grazie a un emendamento di Palmiro Togliatti. Non accettiamo dunque davvero lezioni da nessuno sulla necessità di promuovere il merito. Ma tutti sanno che il tema oggi non è la discriminazione nei confronti di chi ‘merita’, ma piuttosto di chi pur meritando ‘non ha’ condizioni economiche per continuare gli studi e veder riconosciuti i propri diritti.

Quell’articolo oggi è di fatto tradito dalle disuguaglianze che rendono non rispettato anche l’articolo 3. Sono gli ultimi, gli esclusi, coloro a cui dobbiamo prestare oggi tutta la nostra attenzione.

La modifica di un nome non serve a niente, o addirittura può indicare priorità e indirizzi sbagliati.

Visto il livello di abbandono scolastico, se proprio bisognava cambiare qualcosa dopo ‘Ministero dell’Istruzione’, bisognava aggiungere ‘e del diritto allo studio e alla conoscenza’”.

Così il deputato democratico Nicola Zingaretti in un post su Facebook

29/11/2022 - 16:07

"Occorre ripristinare una rinnovata legalità internazionale. Siamo attivamente coinvolti, nell'ambito della Nato, a dare il nostro contributo per irrobustire la postura di deterrenza e difesa negli spazi orientali dell'area euro-atlantica. Chiediamo al Governo dunque di adoperarsi in ogni sede internazionale per l'immediato cessate il fuoco e il ritiro di tutte le forze militari russe, di continuare a garantire pieno sostegno al popolo e alle istituzioni ucraine, mediante tutte le forme di assistenza necessarie, di adoperarsi in sede europea e internazionale per promuovere azioni di solidarietà nei confronti dei cittadini russi perseguitati, arrestati o costretti a fuggire dal paese, per aver protestato contro il regime e contro la guerra; a provvedere a misure di sostegno alle imprese per i maggiori oneri derivanti dalla applicazione di sanzioni, a definire ogni soluzione necessaria per assicurare la sicurezza alimentare a livello globale attraverso corridoi sicuri. La pace è urgente e necessaria. La via per costruirla passa da un ristabilimento della verità, del diritto internazionale, della libertà del popolo ucraino". Lo ha detto Nicola Carè, deputato del Pd e componente della commissione Difesa di Montecitorio, intervenendo in aula alla Camera nel corso della discussione generale sulle mozioni sull'Ucraina.

29/11/2022 - 16:02

Dichiarazione di Mauro Laus, deputato Pd

 
“È giusto che nel nostro Paese ci siano lavoratori che percepiscono una retribuzione pari a 4 euro e 70 l’ora e poi, dopo un anno, si arrivi a  5 euro e 19 e dopo due anni si stabilizzano a 6 euro e 50? Lo trovate giusto ed equo?” Così il deputato del Partito Democratico Mauro Laus, intervenendo in Aula sulle mozioni riguardanti l’introduzione del salario minimo. Laus, “provocando” il parlamento ha chiesto ancora se “sia  giusto che tanti di questi lavoratori, anche laureati,  percepiscano meno di un percettore pieno del reddito di cittadinanza”. Per Laus “è profondamente ingiusto che un giovane lavoratore sappia in anticipo che percepirà una pensione da fame, perché oltre alla discontinuità lavorativa e spesso al part time involontario si ritrova a   versare contributi  veramente risibili.”  “E chiedo – ha sottolineato Laus-  se deve essere, come spesso accade,  un giudice a risolvere le problematiche dovute alla manifesta incapacità politica”. “Anche perché – precisa Laus-  se si esclude il salario minimo legale , resta esclusivamente la soluzione di una legge sulla rappresentanza, così come hanno previsto i padri costituenti con l’art 39.  E non come avviene oggi tramite accordi privatistici  che non hanno nessun valore giuridico. Diventa pertanto necessario applicare gli artt. 39, 36 e 3 della Costituzione”.  Per Laus, inoltre , appare davvero singolare che  “al Consiglio Nazionale del lavoro siano depositati circa 1000  contratti e molti di questi  si candidano a regolamentare le stesse attività merceologiche.” Per il parlamentare del Pd  “è profondamente ingiusto che sia lo Stato, con tutte le sue articolazioni, nel beneficiare dei salari bassi  negli appalti e nei sub appalti. “A queste domande  - ha concluso Laus-  rispondo che non è giusto  e mi aspetto da questo governo e da questa  maggioranza un sussulto di responsabilità. Noi del Pd chiediamo che la cifra oraria non possa scendere sotto i 9 euro e 50, e la riteniamo per niente   una richiesta propagandistica  come è stata invece definita da qualcuno nella maggioranza".

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