08/09/2023 - 12:56

Cancellano il reddito di cittadinanza, azzerano fondi del Pnrr per le periferie. L’unica risposta del Governo a povertà e disagio sociale è ordine e sicurezza. Il decreto reprime, colpisce i minori senza costruire reti sociali e solidali. Cercano voti a destra e dimenticano il Paese.

Lo ha scritto su Twitter Chiara Braga capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.

08/09/2023 - 10:53

“Con l’eliminazione delle Zes il Governo ha creato uno strumento burocratico infernale, una cabina di regia che dovrebbe rilasciare tutte le autorizzazioni che prende il posto delle 8 Zes esistenti con una dotazione finanziaria e di personale identica a quella di una sola Zes, quindi 8 milioni per la Zes unica come precedentemente 8 milioni per ogni singola Zes. Si creerà un collo di bottiglia enorme. Hanno eliminato il taglio del 50% dell’ires; hanno semplicemente rifinanziato il credito d’imposta Sud quindi nulla di innovativo da parte dell’attuale Governo; per cui al momento la cabina di regia unica dovrebbe fare un’attività di programmazione per tutto il Mezzogiorno impossibile da realizzare. Questa manovra sembra piu che altro un tentativo maldestro da parte del Governo di tornare ad una sorta di Iri”. Lo dichiara Stefano Graziano deputato Pd.

“Ma la cosa che va evidenziata e che è stata nascosta nel decreto Sud spostando tutta l’attenzione sulle Zes e poco e niente sul Fsc - prosegue il dem - è proprio il fatto che il ministro Fitto si è letteralmente appropriato del Fsc, cioè sostanzialmente ha definito un procedimento anche in questo caso barocco e complesso di negoziato regione per regione per autorizzare l’utilizzo del Fsc ma definendo in maniera preventiva quali sono gli obiettivi che devono essere raggiunti con l’utilizzo del Fsc, il più importante dei quali è finanziare progetti coerenti con il Pnrr. Quindi si completa il furto che Fitto aveva annunciato per cui quando si siederà con le Regioni e negozierà l’utilizzo del Fsc pretenderà che le Regioni vadano a coprire i progetti che lui nel frattempo ha tagliato sul Pnrr”, conclude Stefano Graziano.

07/09/2023 - 19:35

Il decreto è una grande presa in giro. Quanto alle Zes, l'unica operazione vera è l'accentramento di tutte le competenze per le autorizzazioni all'avvio di nuove attività economiche nel Sud ad una Struttura di missione presso Palazzo Chigi, creando un imbuto che bloccherà pericolosamente e non semplificherà per nulla le procedure burocratiche come le Zes richiederebbero. Ancora una volta, il Governo manifesta solo la volontà di gestione centralizzata delle risorse e degli investimenti. Il tutto peraltro senza le risorse o competenze necessarie per seguire davvero l'enorme mole potenziale di richieste che potrebbero arrivare.

Quanto ai benefici economici, non si mettono le risorse per confermare il più importante incentivo fiscale oggi esistente e voluto dal Partito Democratico negli anni scorsi, ossia il dimezzamento dell'Ires per le nuove attività economiche, che quindi scompare.

Resta solo il credito d'imposta che in realtà non è altro che la proroga di quello già oggi esistente in tutto il Sud. Credito peraltro limitato fortemente perché consentito solo agli investimenti sopra i 200.000 euro, escludendo la gran parte delle nuove possibili attività delle Piccole e Medie Imprese.

Nella sostanza, il decreto è una misura che al di là del titolo e del nome suggestivo, cancella e distrugge lo strumento delle Zes, annacquandolo da un punto di vista economico e accentrando solo le scelte per gestire da Roma i progetti di investimenti da autorizzare. Una misura assolutamente anti Sud, come dimostrato anche dalle norme sulle risorse FSC, che ancora non vengono erogate alle Regioni e che il Governo immagina di utilizzare in misura rilevante per coprire i tagli dei 13 miliardi di euro dei progetti del Pnrr rivolti ai nostri territori. Il Governo si conferma nemico del Mezzogiorno e dello sviluppo, quindi dell'intero Paese.

Così Piero De Luca, capogruppo del Pd in commissione Politiche Ue della Camera.

07/09/2023 - 13:18

“Quali iniziative urgenti il governo intende adottare per la riqualificazione e la rigenerazione urbana delle periferie e in quali modalità intende assicurare la prosecuzione e il completamento dei progetti di investimento originariamente previsti dal Pnrr per tali aree dei Comuni italiani?”.

 

E’ quanto chiede il Pd con un’interrogazione a prima firma Piero De Luca, capogruppo in commissione Affari europei alla Camera, alla presidente del Consiglio e ai ministri per gli Affari Europei e dell’Interno.

“A seguito di recenti e gravi fatti di cronaca - si legge nell’interrogazione - il governo ha affermato l’intenzione di voler rafforzare la sicurezza delle periferie nelle città”. Allo stesso tempo, però, denuncia Piero De Luca, “con la proposta di modifica del Pnrr, presentata ufficialmente dal governo alla Commissione europea lo scorso 7 agosto, sono stati apportati ingenti tagli, per circa 13 miliardi, ai progetti dedicati ai Comuni, tra cui proprio quelli che coinvolgono le periferie, in molti casi peraltro già avviati. Nella proposta di modifica, inoltre, si è ventilata l’opportunità di ricorrere per tali misure a fonti di finanziamento nazionali, senza fornire garanzie sulla prosecuzione e il completamento delle stesse. Oltre alla presenza fondamentale delle forze dell’ordine, riteniamo necessario però portare avanti interventi strutturali e investimenti che riqualifichino i territori urbani più marginalizzati e ne rafforzino il tessuto sociale, civile, educativo per affrontare in modo serio ed efficace le criticità che affliggono tali quartieri o aree cittadine, promuovendo un reale sviluppo delle stesse, condizione necessaria per rimuovere l’insicurezza. Da qui la necessità - spiega il deputato dem che nell’ufficio di presidenza del Gruppo ha la delega per il Pnrr - che il governo venga in Parlamento a fare chiarezza”.

 

07/09/2023 - 10:32

Nostra proposta alternativa su lavoro, sanità e lotta a carovita

“Dopo mesi di proclami positivi, il governo Meloni si accorge adesso che la situazione economica è difficile. Finora le loro scelte hanno peggiorato le cose: ritardi nella attuazione del Pnrr, condoni senza lotta a evasione fiscale, retromarcia sulle accise per la benzina, mancano ancora risorse per i danni dell’alluvione, salario minimo senza risposte. E l’inflazione che si mangia i salari, mentre sulla sanità aumentano liste di attesa e ricorso al privato per chi può. E in Europa siamo isolati a causa delle posizioni degli alleati della destra che negano aiuti per l’immigrazione e per cambiare il Patto di stabilità… Siamo al dunque, dopo tante promesse avanza la realtà di un governo inadeguato. Su lavoro, sanità e lotta contro il carovita, presenteremo una proposta di bilancio alternativa”.

 

Lo dichiara il capogruppo del Partito Democratico in commissione Finanze alla Camera, Virginio Merola.

06/09/2023 - 19:44

“È vergognoso l'attacco scomposto di Salvini al Commissario europeo Paolo Gentiloni. Cosa ne pensa Meloni? Chiediamo alla Presidente del Consiglio di prendere immediatamente le distanze. Paolo Gentiloni sta lavorando da anni con competenza e dedizione, ottenendo risultati straordinari in Europa, fondamentali anche e soprattutto per il nostro Paese, come la sospensione del Patto di Stabilità, il programma Sure e il Next Generation EU. In questa fase così delicata, invece di attaccare gratuitamente il Commissario per gli affari economici, il Governo dovrebbe impegnare le proprie energie nel rispetto degli impegni per l'attuazione del Pnrr o nei negoziati per la modifica del Patto di Stabilità. Ma come si sta vedendo, la destra sa solo attaccare in modo demagogico, e non è in grado invece di agire nell'interesse del nostro Paese”.

Lo dichiara il deputato democratico Piero De Luca, capogruppo in commissione Politiche Ue

06/09/2023 - 16:32

“La risposta del governo non ci soddisfa e non vedo come potrebbe. Le parole d’ordine dell’esecutivo non sono ‘fare, attuare, realizzare’, ma ‘accentrare, sottrarre, impadronirsi’. Aspettiamo da più di nove mesi una terza rata che sembra essersi volatilizzata. Della quarta non se ne sente più parlare. Invece delle risorse dell’Ue incassato solo le sue rassicurazioni che valevano poco già prima, figuriamoci adesso. A luglio il castello di carte è crollato miseramente: 16 miliardi di euro si sono persi senza l’ombra di una spiegazione comprensibile. Ma siccome non bastava togliere al Mezzogiorno i miliardi del Pnrr, il governo ha pensato bene di levare di mezzo anche i fondi strutturali, togliendo alle Regioni i soldi per sostenere imprese e welfare. Finché la matematica non sarà ritenuta un’opinione, coprire i progetti definanziati con l’Fsc, il Fondo per lo Sviluppo e la coesione, può voler dire solo due cose: o non rispettare la regola dell’80% e togliere di netto altre risorse al Sud, facendo un uso sostitutivo di fondi che hanno, per legge, finalità aggiuntive; oppure rispettarla e non finanziare tutti gli interventi al Centro-Nord, nella solita spirale competitiva tra territori dello Stato che tradisce lo spirito unitario della nostra Costituzione”.

 

Lo ha detto il capogruppo del Pd in commissione Bilancio, Ubaldo Pagano, replicando in Aula al ministro Ciriani nel corso del Question time alla Camera. Nell’illustrazione la deputata Maria Cecilia Guerra, responsabile Pd per le Politiche del lavoro, aveva denunciato che “l’utilizzo delle risorse destinate alla politica di coesione a copertura dei progetti definanziati contenuti nel Pnrr, oltre a compromettere la programmazione in corso, determina l’ennesima penalizzazione delle aree più svantaggiate del Paese”.

06/09/2023 - 12:47

Non permetteremo colpo di mano destra

“Quello che il governo Meloni sta facendo sul Pnrr contro i territori è una vergogna. Miliardi di euro per migliaia di interventi sono finiti nell’incertezza più totale in attesa di altre improbabili fonti di finanziamento e rischiano di saltare. Per il Lazio parliamo di oltre un miliardo di euro per circa 2500 interventi che ad oggi risultano definanziati e in pericolo. Colpisce il silenzio complice della Regione e della maggioranza che oggi la governa. Vogliono che questo colpo di mano della destra contro comuni e territori passi sotto silenzio, ma non lo permetteremo. Pubblicheremo gli interventi messi a rischio da questo colpo di spugna e chiediamo immediata chiarezza sulle fonti di finanziamento per realizzarli”.

Lo dichiara il deputato democratico, Nicola Zingaretti.

05/09/2023 - 14:21

Il Ministro Piantedosi promette che il governo si farà carico della sicurezza delle periferie. Dimentica però che il suo stesso governo ha da poco tagliato 13 miliardi di progetti del Pnrr dedicati ai Comuni in particolare per progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione di fenomeni di emarginazione e degrado sociale, e per i piani urbani integrati, volti al rafforzamento del tessuto sociale delle nostre comunità soprattutto nelle periferie. Oltre a rallentare l'attuazione del Piano, la destra ha deciso di modificarlo intervenendo pesantemente proprio sulle risorse destinate alla riqualificazione territoriale nelle nostre città. È in questo modo che intendono fare passi avanti e garantire più sicurezza nei quartieri? Davvero complimenti!

Così Piero De Luca, capogruppo del Pd in commissione Politiche Ue della Camera.

03/09/2023 - 12:05

“Dopo un anno, alla maggioranza non resta che assumersi responsabilità e fare i conti con la realtà: non si può scaricare sui governi precedenti e sulla manovra le tensioni interne. Serve una legge di bilancio che metta soldi sui servizi e che punti a proteggere i più fragili. Serve costruire un’asse coi paesi europei per una revisione del Patto di Stabilità che promuova crescita e rilanci investimenti”. Lo ha detto Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati, intervenendo oggi a Skytg24 Agenda.
“Non accetteremo alcun taglio alla spesa sociale in particolare alla sanità. Temiamo che il modello di questa destra sia la Lombardia dove si è cominciato a pagare il Pronto Soccorso. E’ stato il Ministro della Salute a chiedere 4 miliardi di euro, e con lui i presidenti di regione del centrodestra, perché alla sanità pubblica e universale non si deve rinunciare” ha proseguito Braga.
“Nessuna iniziativa contro l’inflazione e una riforma fiscale che non aggredisce l’evasione non possono essere la ricetta. Così come non può esserlo tagliare il Pnrr soprattutto dove erano previsti progetti di riqualificazione urbana e poi promettere a Caivano un piano di recupero”.
“Sosterremo tutte le iniziative che hanno come obiettivo la riqualificazione delle nostre periferie, ma alle promesse seguano i fatti. Dal contrasto alla violenza di genere al salario minimo, chiediamo al governo di cambiare passo, di farsi carico dei problemi reali del paese con scelte chiare e concrete” ha concluso la capogruppo Pd.

22/08/2023 - 18:29

"Giorgetti parla di una manovra complicata, che si annuncia piena di tagli. Per Fitto, senza accordo sul Patto di stabilità, l'Italia rischia. Con i ritardi del Pnrr, i rinvii sul Mes e le alleanze sovraniste con quale credibilità il governo negozierà in UE la riforma del Patto?". Lo scrive su X (ex Twitter) il deputato dem Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione Politiche Ue.

18/08/2023 - 17:16

Dichiarazione di Marco Lacarra, deputato Pd

“È comprensibile l’imbarazzo dei colleghi della maggioranza nel dover spiegare ai cittadini le ragioni per cui migliaia di progetti, tra cui quello dell’ex Fibronit, sono stati improvvisamente cancellati dal PNRR.  Siccome, però, di ragioni concrete non ce ne sono, queste spiegazioni diventano tentativi molto maldestri di nascondere la verità e scaricarne la responsabilità su altri.”
Così Marco Lacarra, deputato barese del Partito Democratico.
“Su questo progetto il comune di Bari ha rispettato per filo e per segno le scadenze previste dal Piano, persino rinunciando alla proroga concessa ai comuni per questa misura. La realtà dei fatti, allora, è completamente diversa: al netto dell’avvincente arrampicata sugli specchi di Zullo e Melchiorre, il Governo si porta la responsabilità di aver spazzato via un progetto di rinascita e riqualificazione di un’area che a Bari resterà purtroppo nota per i danni che ha procurato. Se lì immaginavamo un parco simbolo di riscatto, oggi dobbiamo arrenderci a vedere viceversa l’ennesimo fallimento del Governo Meloni e di una classe dirigente impreparata e irresponsabile.”

18/08/2023 - 16:33

Dichiarazione di Ubaldo Pagano, capogruppo Pd in commissione Bilancio della Camera

"La gara per la realizzazione del parco Fibronit di Bari è stata aggiudicata entro il mese di luglio, cosi come richiesto dal Programma di Rigenerazione urbana, senza nemmeno utilizzare la proroga già concessa ai comuni per gli interventi finanziati dalla misura ministeriale. L'integrazione dell'accordo di programma tra ministero dell’ambiente, Regione Puglia e Comune per utilizzare il sito inquinato di interesse nazionale oggetto di bonifica è stato sottoscritto dal ministero il 10 maggio 2023.“
Così in una nota il capogruppo del Pd in Commissione Bilancio della Camera Ubaldo Pagano che "polemizza duramente con i parlamentari della destra intervenuti sulla questione."  "Straparlano di cose- osserva Pagano-  che non hanno mai avuto nemmeno il buongusto di approfondire attraverso lo studio faticoso della documentazione. Ed allora tocca smentire le falsità evidentemente confezionate da qualche disinformato ufficio stampa ministeriale.  Ad oggi – prosegue l’esponente del Pd- il Comune di Bari risulta in linea con le tempistiche delle procedure a valere sui fondi del PNRR.  Le preoccupazioni da più parti sollevate circa la possibilità di definanziamento del progetto del Parco della Rinascita non sono certo da addebitare al lavoro del Comune di Bari, ma alle scelte del Governo. Scelte che i senatori di Fratelli d’Italia Filippo Melchiorre e Ignazio Zullo dovrebbero conoscere e spiegare alla loro città, anche magari per rassicurare le comprensibili ansie dei loro concittadini.“ Per Pagano, "invece di cercare colpevoli nell’Amministrazione di Bari, i parlamentari di FdI diano una mano alla città e spiegassero invece cosa intende fare il loro governo con i 13 miliardi che spettano a tutti i comuni d’Italia e che loro stanno definanziando. Visto che lo spostamento delle risorse non riguarda solo il parco della Fibronit, con tutto il suo carico anche di riscatto, ma tutte le opere previste in 3 interi programmi PNRR e destinate ai Comuni. Invece di fare polemiche -conclude Pagano- Melchiorre e Zullo dovrebbero chiedere certezze sulle altre fonti di finanziamento, visto che la proposta del governo che i due senatori hanno approvato parla di definanziamento e, come ha osservato il Servizio bilancio di Camera e Senato, non indica certezze sulle coperture".

17/08/2023 - 17:03

Dichiarazione di Marco Sarracino , deputato Pd e responsabile Sud e Coesione del Partito Democratico

"La documentazione fornita e firmata dal sottogruppo del Clep chiamato ad occuparsi del coordinamento della finanza pubblica, rappresenta l'ennesima prova che il progetto di autonomia differenziata voluto dalla destra è totalmente sbagliato, antistorico, iniquo e mette a rischio la tenuta dei conti pubblici. Siamo dinanzi ad un documento tecnico, elaborato da una commissione voluta dallo stesso Ministro Calderoli, che dovrebbe indurre il Governo a fermarsi e riflettere. Si fa ormai fatica a tenere conto dei giudizi e dei pareri negativi emersi in questi mesi rispetto a questo disegno di legge, da importanti organismi terzi dello Stato, senza contare quelli espressi dai sindacati, fino alla conferenza episcopale. Purtroppo però ci troviamo dinanzi ad un Governo che conferma con le sue scelte politiche di essere contro il Mezzogiorno, specie se pensiamo a quanto si sta verificando con il Pnrr o alla sua contrarietà a misure importanti come quella del salario minimo, il tutto nel conformismo delle classi dirigenti della destra meridionale. Per questo tra le battaglie prioritarie ed identitarie del Pd, c'è proprio quella a difesa della coesione e dell'unità nazionale". Così il deputato e responsabile Sud e Coesione della segreteria nazionale Pd Marco Sarracino.

17/08/2023 - 12:50

Dichiarazione di Piero De Luca, segretario di presidenza gruppo Pd Camera

“Spiace constatare l’incapacità del Governo che anziché affrontare i problemi degli italiani si dimostra in grado solo di attaccare e penalizzare ogni giorno il Mezzogiorno. Le scelte politiche fatte ad oggi si ripercuotono soprattutto contro il Sud. Pensiamo alla decisione disastrosa di eliminare il Rdc, al taglio di 16 miliardi di interventi del Pnrr, che colpisce in particolare i territori meridionali. E ancora, alla scellerata rimodulazione di oltre 2 miliardi di fondi per le infrastrutture voluta da Salvini, che toglie sempre al Mezzogiorno per dare al Nord. Come se non bastasse, in queste ore i saggi del Comitato Clep, nominati dallo stesso Calderoli, confermano il grave allarme che come Partito Democratico stiamo lanciando da mesi sull'autonomia differenziata spacca Italia. Il progetto di riforma leghista infatti, non solo metterebbe a rischio i conti pubblici, ma provocherebbe anche evidenti riduzioni di risorse e servizi ai danni delle Regioni meridionali, aumentando i divari esistenti. La destra si ostina a parlare di Nazione ma è la vera nemica dell'unità nazionale”.

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