27/02/2025 - 15:10

"Leggo una surreale lettera firmata da 43 presidenti di federazioni sportive italiane che chiede al Governo che venga applicato al Coni il provvedimento adottato per se stessi, che in virtù di una propria rappresentanza parlamentare (due presidenti federali siedono in Parlamento in una forza di maggioranza) aveva modificato la legge esistente che limitava a tre i mandati possibili. Feci, al tempo, provocatoriamente notare questa differenza per sottolineare l'incredibile conflitto di interessi (ma essendo così esplicito lo chiamerei 'apologia di interessi') che permette di legiferare su un tema che riguarda se stessi. Nessuno sollevò un sopracciglio. Ora, caduti sulla strada di Damasco (e con oltre una dozzina di loro rieletti in virtù di quell'emendamento) i presidenti federali scrivono al Governo. Mi congratulo per questo sfacciato esercizio di incoerenza, dal coefficiente altissimo, tanto per restare sul tema sportivo. È bello, invece, anche in questi giorni di Carnevale, non dover cambiare continuamente maschera: il Partito Democratico è fermo su alcuni concetti estremamente semplici: il limite dei tre mandati per tutti, il voto elettronico e l'abolizione del medievale sistema delle deleghe per eleggere i presidenti federali, l'equilibrio di genere nella governance dello sport, "quote verdi" per abbassare l'età media nei consigli federali. Siamo sempre stati, restiamo e resteremo su queste posizioni contenute in una proposta di legge a mia prima firma depositata alla Camera a febbraio, ma di un anno fa, il 2024". Così il responsabile nazionale sport del Pd, il deputato democratico Mauro Berruto.

27/02/2025 - 14:39

"Perfino l'archeologia, in Cisgiordania, è diventata strumento di annessione dei territori palestinesi da parte del governo israeliano. E' quello che hanno riferito le ong Emek Shaveh e Mosaic Centre, rispettivamente israeliana e palestinese audite oggi dal Comitato diritti umani della Camera che presiedo.
Entrambe le associazioni si occupano di difendere il patrimonio culturale e per tutelare i siti archeologici e denunciano come da moltissimi anni ormai, siti archeologici di Gerusalemme Est e della Cisgiordania vengano narrati privilegiando la storia ebraica a scapito di quella araba.
Negli ultimi sei anni, ha spiegato Talya Ezrahi, rappresentante di Emek Shaveh, il processo di militarizzazione dei siti con il pretesto di proteggere i beni archeologici si è intensificato notevolmente. Diverse aree archeologiche sono state occupate dai coloni con il pieno sostegno del governo.
In Cisgiordania ci sono circa 6mila siti di interesse archeologico e quasi ogni insediamento palestinese ne ha uno vicino. Ma i coloni stanno via via chiudendo ai palestinesi l'accesso a queste aree. E' quello che sta succedendo, ad esempio a Sebastia, nei pressi di Nablus, dove tutta l'area archeologica che testimonia insediamenti da circa 4mila anni, è stata isolata per impedire l'accesso ai palestinesi del vicino villaggio, in totale violazione non solo degli accordi di Oslo, ma anche della Convenzione dell'Aja del 1954 che disciplina la tutela dei beni culturali in caso di conflitti armati.
Il tentativo, denunciano le Ong, non è solo di annessione, ma anche di cancellazione della cultura palestinese oltre che di sottrarre fonti di reddito agli abitanti palestinesi della Cisgiordania.
Un attacco a 360 gradi che il governo Netanyhau sta sferrando indisturbato e, anzi, sostenuto dall'alleato statunitense che non perde occasione di ribadire il suo programma di pulizia etnica a Gaza e l'appoggio incondizionato al governo israeliano.
Presenterò un'interrogazione al governo italiano per chiedere di fare pressione sulle autorità israeliane affinché rispettino i siti archeologici in territorio palestinese e finisca la politica di aggressione volta alla totale annessione della Cisgiordania". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

27/02/2025 - 12:46

Importante ok governo a Odg del Pd

“Mai più, si disse dopo la Liberazione di fronte agli orrori della dittatura nazifascista. Un impegno civico e morale però che deve continuare a vivere rinnovando la memoria di ciò che è stato in particolare verso le giovani generazioni che quella fase storica la vedono lontana nel tempo. Per questo è importante che nell’Aula della Camera, in occasione della discussione sul progetto di legge di modifica della norma che ha istituito il ‘giorno della Memoria’, il governo abbia accolto un ordine del giorno del gruppo Pd, a nostra prima firma, che impegna il governo stesso a sostenere e finanziare i viaggi della memoria anche nei luoghi collocati nel territorio italiano. Dal Museo nazionale dell’Ebraismo di Ferrara al campo di Fossoli a Modena, dalla Riviera di San Sabba a Trieste al Memoriale della Shoah di Milano, dal luogo della memoria davanti a Villa Emma di Nonantola al Sacrario di Marzabotto, dal Parco Nazionale della Pace a S. Anna di Stazzema al Memoriale delle Deportazioni, a Gavinana di Firenze e a tanti altri ancora. Una estensione necessaria, coerente con l’impostazione della legge di istituzione della ‘Giornata della Memoria’ visto che la proposta di modifica prevedeva solo promozione ed incentivazione dei viaggi ai campi di concentramento nazisti per gli studenti degli ultimi anni delle scuole secondarie. Guardare con i propri occhi le tragiche immagini dello sterminio, della discriminazione e della persecuzione verso milioni di donne e uomini significa dare più forza ai valori della libertà e della democrazia, cardine della nostra Costituzione insieme ai principi dell’eguaglianza e della giustizia sociale”.

Lo dichiarano i deputati Pd Stefano Vaccari, segretario di Presidenza della Camera, e Irene Manzi, capogruppo in commissione Cultura.

 

27/02/2025 - 10:25

"In un momento così buio, la scelta di 200 ebree ed ebrei italiani di dire un "no" netto e inequivocabile al piano di pulizia etnica di Trump e Netanyahu su Gaza ha un significato molto importante e un valore enorme proprio perché nasce dall'interno delle comunità ebraiche. Ringrazio chi, sentendo la necessità di farla, l'ha promossa e le 200 persone che l'hanno firmata ben sapendo l'esposizione a cui andavano incontro.
Rimango esterrefatta da certi commenti aggressivi e violenti provenienti anche da alcuni rappresentanti della stessa comunità ebraica ed esprimo la mia solidarietà a coloro che stanno ricevendo insulti e attacchi per aver firmato l'appello". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.

26/02/2025 - 14:41

"Per noi l'Europa deve essere sempre più forte sia sulla difesa che sulla politica estera, rafforzare il ruolo della Difesa europea è fondamentale e l'ipotesi di una trattativa di pace da parte dell'Unione europea è possibile per dare un ulteriore elemento di sicurezza all'Ucraina, un popolo che ha difeso la propria libertà da un'aggressore e quindi un'iniziativa diplomatica di pace per noi è fondamentale e su questo si può essere in sintonia". Lo ha detto Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione Difesa di Montecitorio, intervistato a Montecitorio.

 

26/02/2025 - 12:42

Si svolge oggi, 26 febbraio 2025, alle ore 16 presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati a Palazzo Montecitorio la presentazione di “Verso un'aria più pulita: strategie per l’Italia”, il nuovo studio sull’inquinamento atmosferico di Ricardo plc che mette in evidenza i costi e i benefici di alcune misure per ridurre lo smog. All'incontro organizzato dalla deputata Pd, Eleonora Evi saranno presenti Anna Gerometta, Presidente Cittadini per l’aria Onlus, Francesco Forastiere, del CNR-IFT e Sabino Del Vento, principal consultant di Ricardo plc.

26/02/2025 - 11:21

PD, M5S, AVS, IV, Azione e +Europa presentano risoluzione unitaria in aula

I presidenti dei gruppi parlamentari e i capigruppo della Commissione di Vigilanza Rai delle opposizioni hanno presentato una risoluzione unitaria che impegna il Governo a rispettare tempestivamente le scadenze previste dall’European Media Freedom Act (EMFA), entrato in vigore nel maggio 2024 e applicabile in Italia a partire dal prossimo 8 agosto 2025.

PD, M5S, AVS, IV, Azione e +Europa chiedono al Governo di "rimediare ai ritardi e porre in essere tutte le iniziative utili per la piena applicazione del Regolamento europeo, tutelando il ruolo e la funzione della RAI e la professionalità dei suoi dipendenti, superando l’attuale paralisi dell’attività parlamentare della Commissione di Vigilanza".

In Italia – proseguono i gruppi di opposizione – le criticità che si registrano nella governance della Rai, così come l’approccio ostile del Governo verso alcuni format e trasmissioni del servizio pubblico, evidenziano la necessità di una rapida applicazione delle misure contenute nell’EMFA, proprio a garanzia della funzione del servizio pubblico e del pluralismo, nonché a tutela del giornalismo d’inchiesta.

L’attuale paralisi nella designazione dei vertici dell’azienda del servizio pubblico, che si riverbera persino sull’ordinario funzionamento dell’organismo parlamentare di vigilanza – considerato che la Commissione parlamentare non si riunisce, ormai, da tre mesi – mostra quanto pesi il condizionamento partitico all’interno della Rai.

 

25/02/2025 - 19:24

Iniziano con l'audizione di domani, 26 febbraio, al Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo presieduto da Laura Boldrini, le celebrazioni in vista della Giornata dei Giusti del prossimo 6 marzo. In collaborazione con la Fondazione Gariwo, il Comitato diritti umani audirà rappresentanti di realtà internazionali che simboleggiano i Giusti dell'umanità, cioè persone o organizzazioni che in ogni parte del mondo, hanno salvato vite umane in tutti i genocidi e difeso la dignità umana durante i totalitarismi.
Nell'audizione di domani saranno ascoltati Gabriele Nissim, presidente Fondazione Gariwo, due esponenti del villaggio israelo-palestinese per la pace Neve Shalom - Wahat Al Salam, l'attivista di Wikikraine Tetyana Bezruchenko, Maria Mikaelyan della Comunità dei russi liberi e Parisa Nazari, in rappresentanza per l'Italia del movimento iraniano Donna Vita Libertà.
L'audizione sarà trasmessa in streaming sulla webtv della Camera dei deputati.

25/02/2025 - 18:01

“Ad oggi quello che sappiamo di certo sulla Moby Prince è che la strage, dove hanno perso la vita 140 persone, dopo 34 anni è ancora senza colpevoli. È del tutto inaccettabile: per noi, per le famiglie che piangono il lutto dei loro cari, per l'intera città di Livorno che aspetta da troppi anni la verità. Le Procure di Firenze e Livorno hanno riaperto le indagini per strage in questi anni; e lo hanno fatto soprattutto sulla scia delle novità emerse dalle prime due Commissioni Parlamentari d'Inchiesta. Se fosse accolta la richiesta della Procura di Firenze per l'archiviazione e se la Procura di Livorno dovesse seguirla a ruota a breve la Commissione di Inchiesta alla Camera rappresenterebbe l'unica possibilità per appurare la verità storica su una dei più gravi misteri irrisolti della storia italiana”: è quanto dichiarano i componenti Pd della Commissione d'Inchiesta sulla Moby Prince, Simona Bonafè, Andrea Casu e Matteo Mauri, sulle audizioni dei procuratori di Livorno e Firenze, svolta oggi martedì 25 febbraio.

“Il lavoro delle precedenti Commissioni di inchiesta ha già portato alla luce nuovi elementi decisivi sulle dinamiche della tragedia, che non erano emersi nel corso dei processi e smentendo gli esiti su diversi aspetti. E' ora necessario proseguire anche con l'attuale Commissione, dove come Pd stiamo portando attivamente il nostro contributo, nella ricerca della verità e percorrendo la strada tracciata in passato: partendo dagli elementi ormai ampiamente accertati, senza tentennamenti e andando avanti in tempi rapidi per fare piena luce sulle cause della strage”: conclude la nota.

 

25/02/2025 - 17:32

“Sulle recenti alluvioni che hanno colpito la costa della Toscana chiederemo al governo di intervenire immediatamente. Servono risorse per risollevare le aziende che hanno subito danni, aiutare le famiglie che hanno visto le loro case inondate dal fango e ripristinare quanto prima il patrimonio pubblico e le infrastrutture. Occorrono inoltre norme per bloccare l’erogazione del fondo di solidarietà per i comuni colpiti e attuare la sospensione dei mutui dei Comuni e dei privati colpiti finché la situazione non sarà tornata alla normalità”: è quanto dichiara una nota congiunta di Marco Simiani, capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio, Simone De Rosas, segretario della Federazione Pd Val di Cornia e Elba, e Massimo Scelza, segretario Pd Elba, sulle audizioni svolte oggi, martedì 25 febbraio, alla Camera sul maltempo che ha colpito nelle scorse settimane l’Isola d’Elba.

“Visto l’approssimarsi della stagione turistica e i notevoli flussi che raggiungeranno la costa toscana, riteniamo sia necessario nominare un commissario per la realizzazione, in tempi celeri, di tutte le opere che si renderanno necessarie. Come ha ricordato la Presidente della Provincia di Livorno, Sandra Scarpellini, occorre mettere in sicurezza le zone fragili, sia nell’Isola d’Elba che nella Val di Cornia, a partire dagli investimenti per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici con opere contro il dissesto idrogeologico. Gli interventi di primo soccorso hanno evitato il peggio e la Regione Toscana ha fatto e sta facendo la sua parte, ma oggi sono indispensabili misure e risorse statali per eliminare le criticità attuali e prevenire ulteriori disastri”: conclude la nota.

 

25/02/2025 - 17:07

“Ambasciatore di pace”, con queste parole in tanti descrivono la personalità di Luca Attanasio e i valori che animavano il suo impegno che non era solo quello di un eccellente diplomatico.
In una recente intervista, Zakia Seddiki Attanasio, moglie dell’ambasciatore ucciso, ricordava ad esempio che nel 2017 a Kinshasa lei e suo marito diedero vita alla Fondazione Mama Sofia, con l’obiettivo di sostenere la scolarizzazione, l’accesso alla sanità e alla formazione professionale di giovani africani.
Io stessa, quando nel maggio 2017 da Presidente della Camera mi recai in Nigeria dove Luca Attanasio era vicecapo missione, ho conosciuto un uomo e un diplomatico che amava il suo lavoro, lo svolgeva con estrema competenza e con un profondo interesse per il futuro del continente africano.
Per questo, come ha ricordato la moglie, diceva: “Se l’Africa sta bene, il mondo sta bene”.
A quattro anni dal suo assassinio, assistiamo alla violenta invasione di truppe ruandesi nel territorio della Repubblica Democratica del Congo esattamente nella regione dove il 22 febbraio del 2021 un gruppo armato uccise l’Ambasciatore Attanasio, il carabiniere Vittorio Iacovacci e l’autista del Programma Alimentare Mondiale Mustapha Milambo.
E allora, il primo impegno che tutte e tutti dobbiamo assumere, nel ricordare Luca Attanasio, è fare in modo che la guerra in Congo finisca, che il governo insieme al Parlamento italiano faccia pressione perché la comunità internazionale la smetta di voltare la testa altrove e agisca per imporre la pace.
L’altro impegno che dobbiamo alla memoria di Luca Attanasio è quello per la verità e la giustizia. Dopo quattro anni ancora non si conosce cosa sia esattamente avvenuto quel giorno e soprattutto chi sono i mandanti, chi e per quale scopo ha ordinato l’omicidio di Luca Attanasio e delle persone che erano con lui. Chi e per nascondere che cosa, ha manomesso indizi, organizzato depistaggi?
Vogliamo finalmente la verità. Ancora una volta il gruppo del Partito Democratico si stringe attorno ai famigliari, agli amici e ai colleghi di Luca Attanasio, di Vittorio Iacovacci e di
Mustapha Milambo. Ancora una volta, perché noi non dimentichiamo chi ha servito il nostro Paese con dignità e onore". Lo ha dichiarato Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo, ricordando nell'aula di Montecitorio l'ambasciatore Luca Attanasio a quattro anni dal suo assassinio.

25/02/2025 - 16:12

"Esprimo il mio pieno sostegno ai lavoratori della Berco che, con coraggio e determinazione, stanno difendendo i propri diritti e il futuro delle loro famiglie. È inaccettabile che un'azienda di tale rilevanza prenda decisioni unilaterali senza un adeguato confronto con le parti sociali". Lo ha detto la deputata del Partito Democratico, Rachele Scarpa, esprimendo solidarietà ai lavoratori della Berco di Castelfranco Veneto, impegnati in due giornate di sciopero il 24 e 25 febbraio, in risposta alla disdetta della contrattazione aziendale e alla riduzione degli stipendi prevista dal 1° marzo.

"Chiedo al Governo di agire con più determinazione nel portare l'azienda al tavolo di confronto con i sindacati, al fine di trovare soluzioni condivise che tutelino l'occupazione e i salari dei dipendenti. È fondamentale che le istituzioni siano al fianco dei lavoratori in questo momento critico", ha aggiunto la dem, che ha presentato una interrogazione al Governo per sollecitare un intervento immediato nella vertenza.

"La crisi della Berco non riguarda solo i suoi dipendenti, ma l'intero territorio. È nostro dovere istituzionale fare tutto il possibile per preservare i posti di lavoro e sostenere lo sviluppo economico della nostra regione, salvaguardando il tessuto produttivo locale e garantendo prospettive occupazionali stabili per la comunità di Castelfranco Veneto", ha concluso Scarpa.

 

25/02/2025 - 15:30

“La decisione della Rai di procedere con la vendita di Palazzo Labia, storico simbolo dell’informazione e della cultura veneziana, è inaccettabile e rappresenta un ulteriore passo verso lo svuotamento della nostra città di presidi culturali fondamentali. Lo spostamento della redazione a Mestre significherebbe privare Venezia di un punto di riferimento giornalistico di primaria importanza e sradicare un’istituzione che per decenni ha raccontato il nostro territorio”.

Lo dichiara Rachele Scarpa, deputata del Partito Democratico.

“Già un anno fa - aggiunge - il ministero della Cultura, per voce dell’allora ministro Gennaro Sangiuliano, si era detto pronto a esercitare il diritto di prelazione per acquisire l’immobile e destinarlo a funzioni museali. Ora chiederò al governo di confermare questa volontà e di agire rapidamente affinché Palazzo Labia rimanga patrimonio pubblico e culturale. Venezia non può permettersi di perdere un luogo di tale valore storico e artistico, né di vedere ulteriormente impoverita la propria presenza istituzionale. La Rai non può ragionare solo in termini di bilancio, ignorando il valore storico e culturale di Palazzo Labia. Se davvero vuole vendere - conclude - il governo deve farsi avanti e acquisire questo gioiello per restituirlo alla collettività”.

La deputata dem si unisce alle proteste di sindacati e lavoratori Rai, che da mesi denunciano il rischio di una svendita, ed annuncia la presentazione di un’interrogazione per chiedere chiarimenti urgenti all’esecutivo e sollecitare il ministero della Cultura a intervenire prima che la cessione diventi definitiva.

25/02/2025 - 13:36

“Sulla legge in materia dello spazio il Pd ha chiesto al Governo di scrivere in maniera chiara norme che, ancor più nello scenario geopolitico che stiamo vivendo, mettano in sicurezza l’autonomia e la sovranità digitale del nostro paese. L’Italia non dovrà mai essere messa sotto ricatto da un soggetto privato straniero che fornisce le connessioni satellitari: questo provvedimento era nato in un’altra era geopolitica ci auguriamo che le vicende che stanno avvenendo in queste ore in Ucraina aprano gli occhi a tutti sulla necessità di inserire paletti chiari e inequivocabili. Grazie alle proposte e agli emendamenti del Pd sottoscritti anche da M5S e AVS Azione, nell’articolo 25, quello che definisce la riserva di capacità trasmissiva nazionale, viene introdotto il tema della salvaguardia della sicurezza nazionale e del ritorno industriale per il sistema paese. In aula ripresenteremo anche le altre nostre proposte, purtroppo inspiegabilmente bocciate. Se si guarda  all’interesse nazionale va data priorità alle imprese alle strategie nazionali ed europee e solo in caso di comprovata impossibilità attraverso il coinvolgimento di paesi appartenenti alla Nato sempre attraverso il coinvolgimento di soggetti pubblici e istituzionali”. Così una nota dei deputati democratici Vinicio Peluffo, Andrea Casu, Andrea Gnassi e Alberto Pandolfo che stanno seguendo il provvedimento in commissione attività produttive alla Camera.

24/02/2025 - 14:06

“A tre anni dalla brutale invasione russa dell’Ucraina, l’Europa deve rafforzare la propria unità e determinazione per costruire una pace giusta che garantisca la sovranità e la sicurezza del popolo ucraino. È fondamentale che l’Unione Europea giochi un ruolo da protagonista in questo processo, senza lasciare che altri decidano per il futuro dell’Ucraina e del nostro continente”, ha dichiarato il capogruppo democratico in commissione difesa della Camera, Stefano Graziano. “Il governo italiano esca dalle ambiguità: serve una risposta coesa da parte degli Stati membri, affinché l’Europa non resti spettatrice, ma agisca con responsabilità nelle dinamiche geopolitiche che riguardano la sua sicurezza e stabilità”.

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