24/02/2025 - 13:22

"A Sassari questa mattina è arrivato il Treno del Ricordo, ultima tappa di un viaggio partito il 10 febbraio scorso. Altre cerimonie ufficiali hanno accompagnato l'evento di commemorazione delle vittime delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata. Una tragedia che trova le sue premesse nella brutale responsabilità nazifascista ma che di certo non posso in alcun modo giustificare il drammatico eccidio e le violenze subite da parte di tante donne e tanti uomini. Così come non deve essere concesso a nessuno strumentalizzare per ragioni di propaganda politica, raccontando solo una parte della verità.
Rinnovare la memoria è un dovere morale da consegnare alle future generazioni ma è anche un impegno per noi italiani per rafforzare in una Europa, portatrice di solidarietà e pace, i valori della democrazia e della libertà". Cosí il deputato del PD Silvio Lai.

 

 

24/02/2025 - 13:15

"Tre anni fa la Russia invadeva l'Ucraina con l'obiettivo di conquistarla e annetterla. In questi tre anni abbiamo visto città distrutte, famiglie smembrate, bambini rapiti, centinaia di migliaia di morti, militari e civili. Ma soprattutto abbiamo visto l'incapacità diplomatica e politica dell'Ue. Limitarsi a mandare armi a Kiev, per tre anni, non solo non è servito a far vincere la guerra all'Ucraina, ma ha allontanato la pace che, adesso, è nelle mani di Trump e Putin ed è molto distante da quella "pace giusta" che in tanti auspicavano.
E' stato un grave errore non avviare immediatamente trattative di pace, negoziati pazienti e concreti, lunghi ed estenuanti ma necessari per aprire prima possibile la prospettiva di far cessare le ostilità. Invece si è puntato tutto sulla vittoria militare. La guerra è il terreno di Putin e seguirlo su quel terreno è servito solo a fare il suo gioco.
Ora, però, l'Europa deve sapersi imporre nei negoziati, evitare che Tr

24/02/2025 - 11:19

“Il 24 febbraio del 2022, l'Ucraina veniva barbaramente aggredita in modo inammissibile ed ingiustificato dalla Russia di Putin, portando indietro le lancette della storia verso anni bui del passato. Come Pd abbiamo sostenuto da subito la resistenza Ucraina, senza ambiguità, affermando la necessità di difendere princìpi fondamentali di libertà e democrazia. L'aiuto ricevuto finora dall'Europa, dagli USA e dalla Nato, ha consentito di salvaguardare l'indipendenza e la sovranità dell'Ucraina, assicurando le condizioni per poter discutere oggi di pace, non di una resa. Certo è necessaria ora una più decisa iniziativa diplomatica, che porti ad un immediato cessate il fuoco ed a negoziare una pace giusta, sicura e duratura. Affinché questo sia possibile, è indispensabile non mistificare la verità su questa aggressione ed è necessario che l'Europa, la quale ha supportato il popolo e le istituzioni ucraine con azioni e misure decisive, anche inedite, partecipi a pieno titolo al tavolo diplomatico con USA e Russia, insieme ovviamente all'Ucraina. Ne va della nostra sicurezza e della tenuta stessa delle nostre comunità democratiche in futuro. Ci auguriamo che tutti lavorino per questi obiettivi”. Così Piero De Luca, capogruppo Pd nella commissione politiche europee della Camera.

24/02/2025 - 11:07

Dopo tre anni ancora accanto al popolo ucraino contro l’aggressione russa. Oggi sono ancora più forti le ragioni per lavorare per una pace giusta che garantisca sicurezza e libertà. Mai come adesso serve un’Europa forte e unita, contro i tentativi di riscrivere la storia.

Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei deputati

 

23/02/2025 - 18:15

Dichiarazione di Virginio Merola, deputato Pd

A fianco del popolo Ucraino per la sua libertà e indipendenza. In questi momenti bisogna tenere fermo che una pace giusta non è una resa al dittatore Putin , che L’Ucraina insieme all’Europa deve partecipare alle trattative, che l’Europa sarà ancora libera e unita se lo sarà l’ Ucraina. Così il deputato Pd Virginio Merola dopo aver partecipato alla manifestazione della comunità ucraina di Bologna.

23/02/2025 - 17:52

"La svolta nella politica di Trump nei confronti del sostegno all'Ucraina, a tre anni dall'invasione russa, ci pone di fronte a nuove sfide. Il sostegno a un paese sovrano, sottoposto a continui bombardamenti, sembrava scontato appena due mesi fa;  oggi appare tutto da ricostruire". E’ quanto dichiara il deputato Pd Marco Simiani.

"L'avanzata delle autocrazie nel mondo ci impone decisioni cruciali. Il Partito Democratico e l'intero centrosinistra devono assumere posizioni assertive, sostenendo un'alleanza europeista, portatrice di speranza e inclusione e condannando qualsiasi altra posizione.  È quindi essenziale che tutte le forze politiche europeiste si uniscano per promuovere un progetto comune, capace di affrontare le sfide globali e di costruire un'Europa più forte, democratica e solidale". Ha concluso Simiani.

 

21/02/2025 - 12:57

Come abbiamo denunciato già lo scorso novembre, il governo si avvia verso il taglio dei 60 mila posti letto per gli universitari previsti dal Pnrr. A causa dei folli ritardi e della loro incapacitá, al 18 febbraio risultano ammessi ai finanziamenti solo 22 mila posti letto e il ministro Foti vorrebbe adesso ridurre l’obiettivo finale. Abbiamo depositato anche un’interrogazione parlamentare perché il Governo racconti la verità al Paese sui gravi ritardi nella spesa e coinvolga pienamente il Parlamento nelle ulteriori modiche preannunciate. Il Governo ha già cancellato 100 mila posti negli asili nido, 500 case e ospedali di comunità e tolto dieci miliardi di euro ai comuni, spalmandoli su altre risorse nazionali. Oggi la spesa è al 30% delle risorse. Abbiamo da mettere a terra ancora 130 miliardi. Vogliamo trasparenza e chiarezza perché il fallimento del Piano sarebbe drammatico per il futuro dell'intero Paese”. Lo ha detto Piero De Luca, capogruppo Pd in commissione politiche europee.

21/02/2025 - 12:46

"Ieri è stato l’anniversario di quel 20 febbraio 2020 quando a Codogno veniva diagnosticato il primo caso di Covid in Italia. La storia successiva tutta la conosciamo. Come purtroppo conosciamo il tentativo in atto di riscrivere la storia di quel periodo. Invece che analizzare comprendere quali sono le necessità future per fronteggiare possibili nuove pandemie, la commissione d’inchiesta Covid voluta in modo parziale è sempre più lo strumento di una parte della maggioranza, FdI in particolare, per attaccare chi aveva responsabilità in quel momento, strizzare l’occhio a chi senza alcun supporto scientifico mette in discussione le indicazioni della scienza, dai vaccini alle norme di limitazione dei contatti". Così in una nota il deputato dem Gian Antonio Girelli, vicepresidente della commissione Covid alla Camera.
"Strumentalizzando la presunta rivendicazione di libertà parte della maggioranza agisce da irresponsabili perché è da irresponsabili lanciare accuse sguaiate sull’acquisto dei mascherine. Avere memoria di quei giorni, di quanto patito e successo avrebbe bisogno di serietà e voglia di capire, non di attaccare politicamente chi in quei giorni ha dovuto in tempi brevissimi prendere decisioni difficilissime. Non oso pensare se a gestire simili emergenze fossero stati quelle persone che oggi continuano a strizzare l'occhio ai no-vax solo per fini elettorali", conclude Girelli.

20/02/2025 - 19:46

“Dopo aver ‘anticipato’ l'assoluzione (mai avvenuta) del sottosegretario Andrea Delmastro violando ripetutamente i doveri di garanzia di un'informazione verificata, è chiaro che il direttore RaiNews Paolo Petrecca debba prendere atto che il suo ruolo è del tutto fuori posto e che le sue dimissioni sono un atto dovuto. Avremmo richiesto un passo indietro a prescindere dell'esito della sentenza sul caso Cospito, ma dopo la condanna di Delmastro, appare evidente che Petrecca è del tutto inadeguato e indegno a ricoprire la sua carica tra i vertici della televisione italiana. La Rai non può essere un organo di propaganda governativa e Petrecca un suo direttore”. Così in una nota dei componenti Pd nella commissione di Vigilanza Rai.

20/02/2025 - 17:53

“Oggi ricorre il quinto anno della giornata nazionale degli operatori sanitari. Sull’onda della pandemia, dal 20 febbraio 2020 si ricordano gli eroi che con coraggio, abnegazione e disponibilità completa fronteggiavano la tragedia del Covid. Rinnovando il ringraziamento a tutti gli operatori sanitari è tempo che la politica si assumi precisi impegni. Oggi dobbiamo fare i conti con stipendi inadeguati, carenze organizzative, mancanza di una vera strategia nel riscrivere la sanità del futuro. Da qui la carenza di personale e l'inserimento spesso inadeguato degli operatori nel Servizio sanitario nazionale”. Così in una nota la deputata Pd, Ilenia Malavasi.
“Occorre ridare dignità a tutti gli operatori sanitari, valorizzare le retribuzioni, tutelare la sicurezza durante il lavoro, recuperare a pieno titolo il valore del lavoro nella sanità. Superare l’eccesso di frammentazione regionale, stabilire regole precise nel rapporto pubblico privato, investire in prevenzione e prossimità e coinvolgere gli operatori sanitari e le associazioni di pazienti”, conclude Malavasi.

20/02/2025 - 14:39

“Ancora una volta il direttore Petrecca si distingue per una gestione discutibile delle notizie. Oggi, mentre la Procura di Roma avanzava la propria richiesta sul processo Delmastro, RaiNews 24 ha diffuso ripetutamente la notizia dell’assoluzione del sottosegretario, senza attendere la sentenza, che è attesa nel pomeriggio di oggi. Indipendentemente dall’esito, non è questo il tema, il servizio pubblico ha il dovere di garantire un’informazione rigorosa e verificata, evitando di diffondere notizie in modo precipitoso. Per questo motivo, chiederemo un’audizione in Commissione di Vigilanza RAI del direttore Paolo Petrecca, che ancora una volta dimostra un orientamento informativo che appare più vicino alla propaganda governativa che al dovere di garantire un’informazione imparziale e responsabile”. Così una nota dei componenti democratici nella commissione di vigilanza Rai.

 

20/02/2025 - 10:53

l governo ha accolto un ordine del giorno al decreto Milleproroghe, a firma delle deputate del Partito Democratico Antonella Forattini e Sara Ferrari, relativo all’uso dei veicoli aziendali come benefit per i lavoratori dipendenti. Un passo importante, ma che deve essere seguito da un intervento concreto per colmare il vuoto normativo creatosi con la modifica del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR) approvata in legge di bilancio.

“La modifica introdotta dalla maggioranza - dichiarano Forattini e Ferrari - ha generato un pericoloso squilibrio che, senza una soluzione tempestiva, penalizzerà migliaia di lavoratori dipendenti. Già al Senato il nostro collega Daniele Manca aveva tentato di risolvere la questione, ma il suo emendamento non è stato approvato. Ora, con l’approvazione del nostro ordine del giorno, il governo si impegna finalmente a introdurre una clausola di salvaguardia per tutelare i contratti stipulati prima del 1° gennaio 2025, in modo da evitare disparità di trattamento ingiustificate.”

“Un mancato intervento - evidenziano le esponenti dem - porterebbe infatti a situazioni paradossali: un lavoratore che ricevesse un’auto aziendale elettrica a febbraio 2025 pagherebbe circa 800 euro di imponibile IRPEF annuo, mentre un suo collega, con lo stesso veicolo assegnato a novembre 2024, dovrebbe versare ben 11.000 euro. Una disparità ingiustificabile che colpirebbe proprio le aziende più virtuose, quelle che hanno scelto di investire nella transizione ecologica fornendo veicoli elettrici ai propri dipendenti”.

“La salvaguardia dei contratti precedenti al 1° gennaio 2025 - concludono Forattini e Ferrari - è una necessità per evitare di gravare ulteriormente sui lavoratori, sulle imprese e su un settore già in difficoltà come quello dell’automotive, come evidenziato anche dall’associazione ANIASA. Ci auguriamo che il governo intervenga al più presto con il primo provvedimento utile. Continueremo a seguire la questione fino a quando non sarà trovata una soluzione adeguata.”

 

19/02/2025 - 19:50

“Quelle giunte da un esponente del Movimento 5 Stelle a Pina Picierno sono accuse scomposte e prive di senso. La eurodeputata dal Partito Democratico e vicepresidente del Parlamento europeo ha semplicemente ricordato a tutte e tutti noi che sostenere la libertà di un popolo e proteggere il suo territorio da un’aggressione armata esterna è una battaglia di sinistra.  A Pina Picierno va tutta la mia solidarietà e vicinanza”.

Così il deputato del Partito Democratico, Stefano Graziano.

 

19/02/2025 - 19:35

“L'aggressività mostrata dal ministro Urso nei confronti dell'inchiesta giornalistica di Report sulla attività legislativa in materia di spazio portata avanti dal governo rafforza il legittimo sospetto di una oggettiva mancanza di trasparenza. Parliamo della gestione del cloud satellitare per la gestione di dati governativi che, secondo il servizio giornalistico di Report, vedrebbe un certo riguardo da parte del governo nei confronti della società di Elon Musk. Siamo sinceramente preoccupati per il Paese e la sua sicurezza, se la risposta di un ministro a una inchiesta del servizio pubblico radiotelevisivo diventa un modo per attaccare la trasmissione ed eludere ancora una volta il merito della questione. Il Pd, in sede di esame parlamentare, aveva presentato una serie di emendamenti per prediligere forme di partenariato pubblico-privato con soggetti nazionali o appartenenti prioritariamente alla Ue, proposte puntualmente bocciate. Non vorremmo che fosse un ulteriore pretesto per mortificare le professionalità della testata di Report e per condizionare l'attività del servizio pubblico. Sarebbe davvero inaccettabile”.

Così il capogruppo Pd in commissione di Vigilanza Rai, Stefano Graziano.

 

 

17/02/2025 - 17:20

“Sono in gioco i cardini della nostra collocazione nel mondo”

Giorgia Meloni deve venire in aula, perché siamo alla fine del mondo di ieri. Gli alleati che ci avevano aiutato a liberarci dall’abisso del nazifascismo, oggi spalleggiano gli estremisti di destra, nostalgici del nazismo, in Germania. L’idea di escludere l’Europa dal negoziato per la pace in Ucraina è un attacco diretto al nostro continente. A quel tavolo l’Europa deve starci, perché la pace, una pace giusta e sicura, è il nostro primo interesse.
Il governo nelle scorse settimane, con l’improvvida solitaria presenza della premier alla cerimonia giuramento di Trump, aveva chiarito la sua strategia. Un rapporto privilegiato con la nuova amministrazione americana da far valere nel nostro continente. Ma in pochi giorni si è aperta una voragine nell’Atlantico. Una voragine strategica, politica, economica e persino morale. Bisogna prenderne atto. E reagire. Certo, serve la difesa comune, non liberare le spese nazionali magari per comprare dalle industrie belliche americane. Ma serve anche e soprattutto la politica. Una reale autonomia strategica. La costruzione di un’architettura di sicurezza e di pace. Il rilancio del multilateralismo. Sono in gioco i cardini della nostra collocazione nel mondo. L’Italia deve scegliere da che parte stare. Il Governo deve dirci da che parte vuole stare. Se partecipare al rilancio di un necessario protagonismo dell’Europa o continuare a stare dalla parte di chi vuole picconare la nostra costruzione comune.

Così il deputato Peppe Provenzano, responsabile Esteri del Partito democratico.

 

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