“Solo lo 0,3 per cento delle truffe in edilizia ha riguardato il Superbonus 110 per cento. Quindi 166 milioni dei 3,7 miliardi di sequestri effettuati. Il dato fornito dalla Guardia di Finanza sgombra il campo da un’argomentazione utilizzata con insistenza per colpire questo strumento e dimostra come le regole introdotte per accedervi evitando truffe abbiano funzionato. Ora sarebbe opportuno, anche alla luce di queste informazioni, rivedere il modo sbagliato e maldestro con cui il governo è intervenuto con l’ultimo decreto ed evitare di mettere in ginocchio un settore che anche grazie al superbonus è uscito da una crisi profonda e contribuito alla crescita del Pil del nostro Paese”.
Lo dichiara il capogruppo democratico in commissione Bilancio Ubaldo Pagano
Dichiarazione di Maria Cecilia Guerra, deputata gruppo Pd-Idp
“Questo milleproroghe è in primo luogo un’occasione mancata, un provvedimento che tradisce ancora una volta l’improvvisazione e l’insufficienza di questo governo a cui noi del gruppo Partito democratico Italia progressista oggi confermeremo con convinzione la nostra non fiducia”. Così Maria Cecilia Guerra, nella dichiarazione voto al decreto milleproroghe per conto del suo gruppo. Per Guerra, “sono molteplici le criticità e le occasioni mancate, a cominciare dal sottofinanziamento della sanità al nodo dell’energia, per la quale si è adottata una prospettiva di brevissimo respiro. Ricordo infatti – ha proseguito Guerra- che le risorse stanziate in legge di bilancio finiscono il 31 marzo, e dal 1 aprile non si sa cosa succederà. Penso poi – ha proseguito l’esponente del Pd-Idp - al superamento della pesante ingiustizia operata su opzione donna, una misura già molto penalizzante per le donne, che sono state ulteriormente castigate dalle decisioni discriminatorie adottate in legge di bilancio.” “E’ un decreto – ha sottolineato Guerra- che crea discriminazioni, come è accaduto per il percorso di stabilizzazione dei lavoratori del comparto sanitario da cui è rimasto escluso il personale tecnico e professionale. E’ vero, abbiamo scampato qualche pericolo, come la proroga dei diritti televisivi sul calcio da 3 a 5 anni, su cui si è poi dovuto fare marcia indietro, ma si è invece deciso di non decidere su un tema rilevante come le concessioni balneari, congelando la situazione in essere per un ulteriore anno, lasciando così gli operatori in una situazione di incertezza sulla propria attività e quindi sulla possibilità di investire”. “Siamo di fronte -ha concluso Guerra- a un provvedimento che si è dedicato più ai 1000 rivoli di interessi particolari che ad affrontare in termini trasparenti, equi ed efficienti, il tema delle proroghe.”
I problemi legati alle decisioni del governo sul Superbonus sono stati al centro di un incontro tenutosi oggi presso la Sala Berlinguer del Gruppo del Partito Democratico alla Camera tra una delegazione dei deputati dem guidata dalla presidente, Debora Serracchiani, e l’Associazione Nazionale Costruttori Edili, rappresentata dal vicepresidente Stefano Betti.
Nella riunione sono emerse tutte le criticità del provvedimento voluto dall’esecutivo, che anziché risolvere i problemi li acuisce, con rilevanti effetti distorsivi per le aziende e le famiglie meno abbienti. Al centro del confronto soprattutto la questione del come risolvere l’emergenza sui crediti incagliati e la reintroduzione della possibilità di cessione del credito e sconto in fattura, lavorando su due piani: affrontando con determinazione un’urgenza che rischia di provocare pesanti ricadute su lavoro ed economia; e predisponendo per il futuro chiare direttive legislative attraverso un piano pluriennale predisposto grazie ai dati emersi dalle indagini conoscitive richieste dal Pd in commissione Bilancio e Ambiente e dalla predisposizione di un codice, un testo unico, degli incentivi fiscali edilizi, capace di dare certezze alle imprese e sostegno economico all’iniziativa green delle famiglie.
"La globalizzazione economica ha prodotto disastrose diseguaglianze. Per questo vanno prese decisioni coerenti e gli investimenti economici devono accompagnare concretamente la transizione ecologica". È quanto ha affermato, Stefano Vaccari, deputato del PD intervendo ad un Convegno organizzato alla Camera da Homina, Mediatyche e Format Researche per presentare il rapporto su sostenibilità, comunicazione e piccole e medie imprese. "Non si deve tornare indietro o mitigare questa prospettiva. Semmai c'è bisogno di un piano di mitigazione degli effetti dei mutamenti climatici insieme ad una svolta, che ancora non si intravede, per uscire definitivamente dall'era dei combustibili fossili ed arrivare ad emissioni zero entro il 2050. C'è da costruire un nuovo paradigma dello sviluppo incentrato su sostenibilità e giustizia sociale. La destra vuole rallentare questo ineludibile processo che parte dall'accordo di Parigi del 2015 che ha sempre contrastato. Per poi evocare la sostenibilità e l'urgenza quando ci si trova di fronte all'ennesima tragedia climatica e territoriale. Si deve fare di più. Nella legge di bilancio il governo ha respinto - ha concluso Vaccari - qualsiasi tentativo di accelerazione sulla transizione e non sono state prese decisioni per reindirizzare, simbolicamente, i 20 miliardi dei sussidi ambientalmente dannosi, seppure con gradualità, verso attività innovative e sostenibili".
“La soppressione dell'Agenzia della coesione è estremamente pericolosa. L'accentramento della gestione a Palazzo Chigi rischia di alimentare colli di bottiglia che rallenteranno e renderanno ancora più difficile l'utilizzo dei fondi legati alle politiche di coesione. Senza considerare che l'accumulo delle varie tipologie di risorse mette in discussione la ripartizione territoriale del loro utilizzo, penalizzando il Mezzogiorno che ne ha assoluto bisogno per recuperare le distanze esistenti in termini di opportunità, servizi e diritti”.
Lo dichiarano il vicecapogruppo del Pd alla Camera Piero De Luca e il capogruppo in commissione Bilancio Ubaldo Pagano
“Rixi e la Lega scoprono solo oggi carte che sono sul tavolo da mesi. Sui crediti incagliati portiamo avanti proposte dalla fine della scorsa legislatura che purtroppo restano lettera morta. Se solo la maggioranza avesse prestato un po’ di attenzione ai nostri emendamenti sulla legge di bilancio, oggi probabilmente avremmo già visto i benefici di un intervento di CdP. Invece il Governo Meloni preferisce utilizzare un altro metodo: promettere in campagna elettorale e tradire 3 mesi dopo le aspettative di cittadini e imprese. Prendendo, per giunta, decisioni devastanti per l’economia senza nemmeno informare preventivamente chi partecipa al Consiglio dei ministri. La nostra proposta è scritta nero su bianco da tempo ma, visti i precedenti, temiamo che il Governo preferisca far fallire migliaia di imprese pur di non dar ragione alle forze di opposizione.”
Lo dichiarano Debora Serracchiani, Capogruppo PD a Montecitorio, e Ubaldo Pagano, Capogruppo in Commissione Bilancio.
“Il tema del lavoro, della riconversione produttiva e della riqualificazione ambientale di Piombino va affrontata con serietà ed efficacia. In questo contesto, la vertenza dello stabilimento Jsw è centrale e non più rinviabile, soprattutto in relazione alla necessità di acciaio per l’industria nazionale. Nei mesi scorsi, assieme al collega e deputato del Pd del territorio Marco Simiani, ho incontrato i lavoratori e le associazioni sindacali. A seguito della visita è stata presentata un’interrogazione parlamentare, a cui peraltro non è stata data risposta, e sono state intraprese iniziative legislative per risolvere concretamente la questione. Mi riferisco in particolare alla proposta di legge sull’attuazione del ‘Memorandum Piombino’, contestuale all’installazione del rigassificatore nel porto della città, che ho depositato ad ottobre scorso, e che prevedeva anche semplificazioni normative e risorse adeguate per la reindustrializzazione dell’area di crisi industriale complessa del territorio. Un emendamento, con i contenuti di questa proposta, è stato inoltre presentato alla Legge di Bilancio ma bocciato dalla maggioranza. Il governo Meloni si è poi impegnato, a seguito della presentazione di un mio ordine del giorno, a garantire finanziamenti adeguati per il rilancio economico e occupazionale dell’area, ma ad oggi niente di concreto è stato fatto. Tra pochi mesi scadrà l’ultimo rinnovo della cassa integrazione per i lavoratori di Jsw ed è necessario non perdere ulteriore tempo anche alla luce dell’importanza strategica del settore siderurgico per l’intero Paese”. Lo dichiara la deputata dem Simona Bonafè, vice presidente dei deputati Pd alla Camera, sulla nota delle associazioni sindacali relativa alla crisi dello stabilimento Jsw di Piombino.
“Sul Superbonus il governo appare in totale confusione: non solo non è intervenuto in questi mesi per sbloccare la cessione dei crediti mettendo in ginocchio migliaia di piccole imprese ma, qualora venissero confermate le indiscrezioni di stampa, vorrebbe addirittura impedire agli Enti Locali di acquistarli. Se così fosse, sconfesserebbe clamorosamente anche le iniziative e le richieste delle Regioni in cui governa e autorevoli esponenti della stessa maggioranza, dimostrando che la posizione dell’esecutivo, anche sui bonus edilizi, è palesemente ideologica, discordante e contraddittoria”. E' quanto dichiarano in una nota congiunta i deputati dem Marco Simiani e Ubaldo Pagano, rispettivamente capogruppo Pd in commissione Ambiente e Bilancio di Montecitorio, sulle norme previste nel prossimo decreto Pnrr in via di approvazione dal Consiglio di Ministri.
“Meloni brava, capace? Ma che dibattito è? Ma per carità… Non siamo mica alla scuola media. La classe politica, gli uomini o le donne al Governo, i dirigenti politici, si valutano dai fatti. E per me questo Governo non sta facendo bene. E non mi basta che abbia preso una posizione nettamente distinta da Berlusconi sull’Ucraina. La prova di Governo in corso è scadente e dannosa per il Paese. E presto ce ne accorgeremo. Poi che cosa diremo? Ci siamo sbagliati? A chi tra noi le fa i complimenti chiedo se tra la legge di bilancio, la giustizia, le scelte sul federalismo, l’ambiente riesce a dare un voto di sufficienza a Meloni e al Governo. Io no. C’è solo una cosa su cui vale la pena confrontarsi e capire se c’è serietà: la riforma elettorale per collegi a doppio turno e l’elezione diretta del premier o del Presidente della Repubblica sul modello francese. Perché l’esigenza di una democrazia più decidente e di un parlamento meno bolso come quello attuale c’è. Ed è un tema che non possiamo lasciare alla destra che lo distorce e lo svilisce nel peronismo”. Così in una nota il deputato del Partito Democratico, Roberto Morassut.
"Il bilancio delle attività dell'Ispettorato Nazionale del Lavoro relativo allo scorso anno, che vede un miliardo di contributi recuperati, maggiori ispezioni e violazioni riscontrare, dimostra come fosse giusta nello scorso governo la scelta del ministro del Lavoro, Andrea Orlando, di investire sull'aumento delle risorse ispettive, con concorsi banditi ed espletati già nel 2022, e dei poteri. Ci auguriamo che il governo Meloni prosegua su questa strada senza sacrificare l'autonomia dell'Ispettorato assorbendola, come annunciato più volte alle parti sociali, nel ministero del Lavoro. Allo stesso tempo sarebbe necessario che le Regioni provvedano ad investire sull'assunzione di personale ispettivo delle Asl la cui carenza ha comportato un drammatico calo di ispezioni di loro competenza". Così in una nota i deputati dem Marco Sarracino ed Emiliano Fossi, della commissione Lavoro della Camera.
Dichiarazione di Simona Bonafè, vicepresidente deputati Pd
"Su Opzione donna ancora una volta è fumata nera. Il governo, dopo averla modificata pesantemente con la Legge di Bilancio fino a renderla una scelta impraticabile per molte donne, ha oggi ripetuto ai sindacati di non aver preso alcuna decisione sulla tematica nonostante le promesse fatte e gli impegni assunti in questi mesi. Senza Opzione donna vengono penalizzate ogni anno oltre 25 mila lavoratrici spesso già provate da carriere contributive discontinue e da assegni pensionistici ridotti. Non è un problema di risorse ma di volontà politica che evidentemente manca nonostante le tante parole spese": è quanto dichiara Simona Bonafè, vice presidente dei Deputati Pd, sull'incontro odierno tra governo e sindacati.
"Questa mozione dimostra la volontà politica del Parlamento nel perseguire un impegno a tutela della salute dei cittadini e cittadine su un tema drammatico, quello del cancro. L'unanimità dimostra che sulla salute non ci possono essere dei distinguo, rimane una priorità, un diritto alla cittadinanza che non può essere messo in discussione da nessun governo e da nessun partito politico". Lo ha detto intervenendo in Aula, la deputata del Pd, Ilenia Malavasi, dichiarando il voto favorevole del Pd alla mozione sulla prevenzione e cura del cancro.
“La salute è una questione di democrazia e giustizia sociale. Per il Partito Democratico, garantire una reale parità di accesso alle cure rappresenta un impegno che è anche un caposaldo del nostro vivere comune, perché questo deve avvenire indipendentemente dal territorio di residenza o dalle proprie possibilità economiche. Esiste un tema di diseguaglianza di accesso alle prestazioni sanitarie - come avevo già sottolineato in un emendamento alla legge di bilancio, riguardo agli screening mammografici - che è discriminatorio e contrario a quanto espresso anche dall'art. 32 della nostra Costituzione".
"La prevenzione - ha proseguito Malavasi - è il primo strumento importante per sensibilizzare ed educare la popolazione. La patologia del cancro è in costante aumento in Italia e in tutto il mondo. Dobbiamo mettere al centro il malato e fornire assistenza a 360 gradi. Potenziare le cure vaccinali, come il vaccino contro l'hpv. Dobbiamo arginare fattori di rischio comportamentali che aumentano il rischio di tumore di 1 su 3: il fumo, la mancanza di sport, la cattiva alimentazione. L'obiettivo della UE è ambizioso: aumentare il tasso di sopravvivenza per tutti i tumori entro il 2030 dal 47 al 75 per cento e da qui deriva anche il nostro piano nazionale contro i tumori. Aumentare screening e attività diagnostica che siano accessibili a tutti. Per questo servono investimenti, bene il Pnrr ma dobbiamo fare di più, finanziando la medicina pubblica e del territorio, monitorando il lavoro delle regioni, che deve fornire un servizio omogeneo su tutto il territorio nazionale. La ricerca, dobbiamo evitare che i nostri giovani vadano a fare ricerca all'estero perché non hanno condizioni dignitose di lavoro qui in Italia. E infine non dobbiamo lasciare sole le famiglie, i caregiver, chi assiste i malati oncologici e la loro riabilitazione. Quindi serve aumentare le risorse e il personale nei pronto soccorso, negli ospedali, con personale adeguato e formato", ha concluso la deputata dem.
Deputati Pd, conferenza stampa
Oggi, mercoledì 25 gennaio, ore 16, Sala Stampa
Partecipano: Serracchiani, Pagano, Simiani
Si svolgerà oggi, mercoledì 25 gennaio, alle ore 16, la conferenza stampa del Partito Democratico di presentazione della proposta di indagine conoscitiva sugli effetti macroeconomici e di finanza pubblica derivanti dagli incentivi in materia edilizia. Gli incentivi, nati prevalentemente al fine di far emergere il lavoro sommerso nell’edilizia, hanno progressivamente assunto finalità espansive, specie dopo l’introduzione del cosiddetto Superbonus 110%. L’indagine ha lo scopo di acquisire dati e analisi utili ad approfondire gli effetti macroeconomici e di finanza pubblica degli incentivi edilizi.
All’evento partecipano: Debora Serracchiani, presidente dei deputati del Pd; Ubaldo Pagano, capogruppo in commissione Bilancio; Marco Simiani, capogruppo in commissione Ambiente.
La conferenza stampa si potrà seguire in diretta anche sul canale della web Tv della Camera.
Deputati Pd, conferenza stampa
Domani, mercoledì 25 gennaio, ore 16, Sala Stampa
Partecipano: Serracchiani, Pagano, Simiani
Si svolgerà domani, mercoledì 25 gennaio, alle ore 16, la conferenza stampa del Partito Democratico di presentazione della proposta di indagine conoscitiva sugli effetti macroeconomici e di finanza pubblica derivanti dagli incentivi in materia edilizia. Gli incentivi, nati prevalentemente al fine di far emergere il lavoro sommerso nell’edilizia, hanno progressivamente assunto finalità espansive, specie dopo l’introduzione del cosiddetto Superbonus 110%. L’indagine ha lo scopo di acquisire dati e analisi utili ad approfondire gli effetti macroeconomici e di finanza pubblica degli incentivi edilizi.
All’evento partecipano: Debora Serracchiani, presidente dei deputati del Pd; Ubaldo Pagano, capogruppo in commissione Bilancio; Marco Simiani, capogruppo in commissione Ambiente.
La conferenza stampa si potrà seguire in diretta anche sul canale della web Tv della Camera.
Deputati Pd, conferenza stampa, mercoledì 25 gennaio, ore 16, Sala Stampa
Partecipano: Serracchiani, Pagano, Simiani
Si svolgerà mercoledì 25 gennaio, alle ore 16, la conferenza stampa del Partito Democratico di presentazione della proposta di indagine conoscitiva sugli effetti macroeconomici e di finanza pubblica derivanti dagli incentivi in materia edilizia. Gli incentivi, nati prevalentemente al fine di far emergere il lavoro sommerso nell’edilizia, hanno progressivamente assunto finalità espansive, specie dopo l’introduzione del cosiddetto Superbonus 110%. L’indagine ha lo scopo di acquisire dati e analisi utili ad approfondire gli effetti macroeconomici e di finanza pubblica degli incentivi edilizi.
All’evento partecipano: Debora Serracchiani, presidente dei deputati del Pd; Ubaldo Pagano, capogruppo in commissione Bilancio; Marco Simiani, capogruppo in commissione Ambiente. La conferenza stampa si potrà seguire in diretta anche sul canale della web Tv della Camera.