"Al question time di oggi, in Commissione Esteri, il governo ha risposto che non parteciperà come Paese osservatore alla Conferenza degli Stati Parte del trattato dell'Onu per l'abolizione delle armi nucleari, che si terrà la prossima settimana a New York. Una decisione con cui non solo il governo disattende l’impegno approvato all’unanimità in Commissione qualche mese fa, ma rinuncia a dare al nostro Paese un ruolo da protagonista sulla scena internazionale di quei Paesi, quelle associazioni della società civile, di personalità del mondo della scienza e della cultura in generale che sono fortemente preoccupati per il futuro dell’umanità.
Il governo, che ad ogni pie’ sospinto parla di Patria e di Nazione, non fa del bene all'Italia che, in questo modo diventa un paese poco ambizioso, che invece di agire con coraggio e in prima linea, si rinchiude su se stesso, prigioniero delle sue stesse paure e esce dai propri confini solo per parlare dell’immigrazione come se fosse questo l’unico problema del mondo attuale, come se non ci fosse la crisi climatica (di cui la premier non parla mai), come se non fossero in corso due conflitti devastanti ai confini dell’Europa in cui sono coinvolti paesi che hanno le armi nucleari, come, appunto, se l’arsenale nucleare mondiale non rappresentasse un pericolo per tutto il genere umano.
Per l'ennesima volta il governo non rende un bel servizio all'Italia". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd, Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo e Coordinatrice dell'Intergruppo della Camera per il disarmo nucleare.
"Il prossimo 7 gennaio scade la cassa integrazione per 1400 lavoratrici e lavoratori delle acciaierie di Piombino, la JSW. Lo scorso 13 novembre, insieme al collega Marco Simiani, abbiamo incontrato le rappresentanze sindacali e gli stessi lavoratori che ci hanno espresso tutta la loro preoccupazione per ciò che potrebbe succedere dall'8 gennaio in poi se non ci fosse una proroga.
In quell'occasione, ci siamo presi l'impegno di chiedere al ministero del Lavoro un incontro con i lavoratori e le lavoratrici. Oggi, grazie anche all'interessamento del collega Arturo Scotto, capogruppo del Pd in Commissione Lavoro, abbiamo ottenuto la disponibilità del sottosegretario Claudio Durigon per un incontro con le RSU che dovrebbe tenersi la prossima settimana.
Ci auguriamo che, in quella sede e in attesa che si definisca il futuro dell'azienda, il sottosegretario possa dare ampia rassicurazione per il rinnovo della cassa integrazione per non lasciare più 1400 persone e le loro famiglie senza sostegno e senza copertura: è una questione di dignità". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD eletta in Toscana e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.
"La pausa umanitaria concordata tra il governo di Israele e Hamas, insieme al rilascio di cinquanta ostaggi, è finalmente una buona notizia, dopo settimane di distruzione, sofferenze e vittime civili.
E' importante, ora, che la pausa venga rispettata da entrambe le parti, che consenta l'ingresso di aiuti consistenti per la popolazione di Gaza e che rappresenti un primo passo verso la fine delle ostilità, il cessate il fuoco e l'inizio di un processo di pace, secondo quanto deliberato dall'Onu già da tempo: fine dell'occupazione israeliana dei territori della Cisgiordania, nascita di uno Stato di Palestina che possa convivere in pace e sicurezza con lo Stato d'Israele.
Non c'è altra via che questa per porre fine a decenni di ingiustizie e di violenze". Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.
Domani, alle ore 11.30, presso la sala stampa della Camera dei Deputati, in via della Missione 4, su iniziativa dell'Intergruppo della Camera per le donne, i diritti e le pari opportunità, coordinato da Laura Boldrini, sarà presentato il libro "Educare alla parità" scritto a cura di a cura di Marina Della Giusta, Barbara Poggio, Mauro Spicci.
Interverrà Barbara Poggio, prorettrice per le politiche di equità e diversità dell’Università di Trento. Saranno presenti le deputate e i deputati dell'Intergruppo.
Il libro affronta il tema della necessaria educazione delle nuove generazioni alla parità, responsabilità che spetta, oltre che alle famiglie, anche alla scuola, con l'obiettivo di riequilibrare le evidenti asimmetrie tra uomini e donne in molti ambiti della sfera sociale, economica e lavorativa.
Il volume è scritto da esperti di varia formazione e propone attività e suggerimenti didattici per accompagnare docenti di ogni ordine e grado in questa importante sfida.
A seguire, è previsto un flash mob delle deputate e dei deputati dell'Intergruppo davanti all'ingresso di Montecitorio durante il quale saranno esposti dei cartelli con frasi e messaggi ispirati al libro in vista della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.
"Finalmente il governo ha capito che non può continuamente calpestare la Costituzione e il Parlamento. L'annuncio, in aula, da parte del ministro Tajani che il governo presenterà una legge di ratifica dell'accordo con l'Albania, smentisce quanto affermato dallo stesso Tajani e da altri ministri e conferma la richiesta che noi avevamo fatto fin da subito. E non è una gentile concessione, sia chiaro. E' il rispetto delle regole democratiche: sarebbe bastato che i ministri avessero letto l’art 80 della Costituzione prima di rilasciare dichiarazioni improvvide e di ritrovarsi, oggi, a dover fare questa imbarazzante marcia indietro.
Nel merito, l'accordo con l'Albania rimane una mossa propagandistica che vorrebbe nascondere il fallimento del governo Meloni in tema di immigrazione, con una spesa elevatissima e in violazione del diritto d'asilo come previsto dalla Costituzione.
Prima la guerra contro le ONG, poi i decreti contro “i falsi richiedenti asilo” e quello contro “i falsi minori”, poi il memorandum fallimentare con la Tunisia, ora quest'ultima trovata dei centri in Albania che si rivelerà presto l’ennesimo flop". Lo ha detto, nella sua dichiarazione di voto in aula, Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera per i diritti umani nel Mondo.
"L'attacco becero del consigliere Valdegamberi contro Elena Cecchettin, sorella di Giulia, è la dimostrazione di cosa sia il patriarcato: l'attacco violento contro una donna che dice come la pensa e lo fa essendo parte in causa. Elena ha detto cose condivisibilissime, ma sono esattamente quelle che certa destra non vuole sentirsi dire. Per questo, ora è sotto attacco da parte di un manipolo di haters a cui le improvvide dichiarazioni del consigliere hanno dato legittimazione.
La mia solidarietà a Elena Cecchettin che, nel pieno di una vicenda dolorosissima, deve pure vedersi attaccare per come si veste o per le foto che pubblica sui social, non dissimili da quelle condivise da centinaia di ragazze e ragazzi della sua età". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.
"Tantissime persone oggi a Firenze, al punto che piazza Ss. Annunziata non riesce a contenerle.
Un segnale chiarissimo contro una legge di bilancio che dimentica il lavoro povero, la sanità pubblica, taglia le pensioni e pensa di beffare le italiane e gli italiani con qualche contentino come il taglio del cuneo fiscale solo per un anno.
Una risposta chiara a Salvini che ha fatto di tutto per impedire che lo sciopero ci fosse, tentando di limitare un diritto costituzionale fondamentale: le lavoratrici e i lavoratori, i sindacati, tutte le persone che vogliono un paese più giusto non si fanno certo intimidire". Lo dichiara, dalla piazza di Firenze, Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.
"In poco più di un mese di conflitto a Gaza sono state uccise dall'esercito israeliano 11.500 persone di cui 4609 bambini, secondo l'Unicef. Sono stati uccisi 41 giornalisti e, sono dati dell'OMS, 103 operatrici e operatori sanitari. Sono stati colpiti 25 ospedali, 52 centri medici e 55 ambulanze. Nei miei 25 anni di lavoro nelle agenzie dell'Onu non ho mai visto cifre simili in così poco tempo in risposta a un atto terroristico. Sono cifre senza precedenti.
Bisogna fermare le azioni militari e trovare una soluzione politica per il rilascio degli ostaggi e per il futuro di Gaza e della Palestina tutta.
La risoluzione approvata, senza veti, questa notte dal Consiglio di Sicurezza dell'Onu, che chiede pause umanitarie estese e corridoi per i beni di prima necessità in tutta Gaza, è un segnale positivo. Speriamo che sia anche l'inizio della fine dell'assedio a Gaza e di questo spargimento di sangue". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.
"Solidarietà ai colleghi Riccardo Magi e Benedetto della Vedova, aggrediti davanti a Palazzo Chigi per le loro posizioni sul tema della carne coltivata. Quanto accaduto è deprecabile e lo è ancora di più perché a scagliarsi contro di loro è stato il presidente di un'organizzazione come Coldiretti. Un gesto che va condannato, comunque la si pensi sulle questioni in discussione in aula. Quando parlamentari dell’opposizione vengono aggrediti avanti al parlamento per ciò che si dice in aula si verifica un atto gravissimo e pericoloso". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.
"Non vogliamo la guerra: vogliamo la democrazia". E il pilastro della democrazia è il rispetto dei diritti umani. Con queste parole, oggi, l'attivista iraniano Taghi Rahamani, costretto all'esilio, ci ha salutati durante l'incontro che si è tenuto con una delegazione del PD. Rahamani è il marito di Narges Mohammadi, premio Nobel per la pace e in carcere per il suo attivismo contro il regime di Teheran. Nerges, ora, è in pericolo di vita, ha due arterie compromesse e altri problemi seri e deve essere curata. Ma le autorità iraniane non l’hanno voluta trasportare in ospedale perché lei rifiuta il velo. Rahamani, costretto all'esilio senza poter vedere la moglie da 12 anni, ci ha messo al corrente delle gravi condizioni in cui si trova Narges e, come lei, centinaia di altre attiviste e attivisti che da tempo si battono per la libertà e la democrazia.
Le richieste di Rahamani sono state molto chiare e concrete: i governi europei quando trattano questioni economiche e commerciali devono chiedere a Teheran il rispetto dei diritti umani. Dall'accesso a internet fino all’abolizione della pena di morte, i paesi dell’Ue prima di firmare accordi di qualsiasi genere, devono ottenere chiarezza e trasparenza dal governo iraniano. Perché ha ragione, Rahamani: negoziare con paesi non democratici senza pretendere passi avanti sui diritti, prima o poi, mina la sicurezza di tutti. Lo dimostra quello che è successo con l'Iraq di Saddam Houssein, per esempio, o con la Libia di Gheddafi.
Da parte nostra, chiederemo sempre che gli accordi con altri paesi abbiano il rispetto dei diritti umani come fondamento e non smetteremo di sostenere Donna, vita, libertà e i movimenti democratici che si battono per la libertà". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.
"Lo scellerato accordo del governo inglese del conservatore Rishi Suniak con il Ruanda per la deportazione dei richiedenti asilo nel paese africano è stato giustamente bocciato dalla Corte Suprema britannica.
Che serva da monito per chi pensa, con troppa leggerezza e spregiudicatezza, di esternalizzare le frontiere per sopperire alla propria incapacità di gestire il fenomeno migratorio e il diritto d'asilo. E per fare becera propaganda sulle spalle dei migranti". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.
"Il governo di Israele, ignorando gli appelli di molti leader mondiali, ha assaltato l'ospedale di Al-Shifa. Un'azione che colpisce, ancora una volta, civili inermi, malati e bisognosi di cure, oltre a medici e infermieri.
Dalle notizie che arrivano, l'esercito sta interrogando pazienti e medici come fossero criminali.
Stando a quanto riferito da fonti stampa, armi sarebbero state trovate nell'area dell'ospedale, ma non nella struttura.
Il personale sanitario è stato costretto a seppellire oltre 200 morti in una fossa comune per evitare una ulteriore emergenza sanitaria, come riferito dal direttore dell'ospedale.
Gli ospedali non sono un campo di battaglia: l'esercito israeliano deve uscire da Al-Shifa.
Siamo di fronte all'ennesima violazione del diritto umanitario internazionale. Bisogna porre fine a questa catastrofe che si sta consumando sotto i nostri occhi. Serve mettere a tacere le armi, un cessate il fuoco immediato, la liberazione degli ostaggi e l'avvio di una conferenza per il futuro di Gaza e della Palestina tutta". Lo dichiara Laura Boldrini deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.
"Oggi il ministro degli Esteri Tajani ha riferito alle commissioni Esteri di Camera e Senato sul conflitto tra Israele e Hamas. Ho posto due domande al ministro: una che riguarda la effettiva costituzione dello Stato Palestinese rispetto alle occupazioni illegali in Cisgiordania e l’altra a proposito delle intenzioni del governo italiano rispetto alle indagini della Corte penale internazionale sui crimini commessi da Hamas e su quelli commessi dall’esercito israeliano. Il nostro governo intende collaborare con l'Aja come hanno già annunciato altri Paesi? Su entrambe le questioni la risposta è stata vaga ed elusiva. "Due popoli e due stati"? E' un principio che va affermato, dice Tajani, poi vedremo come applicarlo. Il Ministro omette che sono 30 anni che si parla di questa soluzione: qual è la posizione del governo italiano sull'attuazione? Ancora non c'è? E l'indagine dell'Aja? Il Ministro risponde che l'Italia si esprimerà insieme agli altri stati europei e non porrà ostacoli. Ci mancherebbe che li ponesse! Ma collaborare è un'altra cosa. Lo farà?". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.
“Il governo si attivi per garantire la libertà di movimento all’estero dei cittadini bielorussi che a causa della pesante repressione sono stati costretti a lasciare il loro Paese”. Lo chiedono in un’interrogazione ai ministri degli Esteri e dell’Interno i deputati Andrea Casu (primo firmatario), Lia Quartapelle, Anna Ascani, Laura Boldrini e Debora Serracchiani del Gruppo Pd e Benedetto Della Vedova di +Europa.
I parlamentari chiedono inoltre al governo di sostenere la creazione del passaporto della Nuova Bielorussia annunciato dalla Presidente eletta Sviatlana Tsikhanouskaya, utilizzabile come documento di viaggio dei bielorussi all’estero, sul modello di quanto fatto dagli Stati baltici durante l’occupazione sovietica.
Nell’atto parlamentare viene ricordato come siano centinaia di migliaia i bielorussi costretti a fuggire a causa della violenta repressione del regime di Lukashenko e che un decreto del regime ha stabilito che i cittadini bielorussi residenti all’estero non possano più ottenere o rinnovare i loro passaporti nelle rappresentanze diplomatiche all’estero.
"Un ragazzo di 13 anni che decide di togliersi la vita è una tragedia. Lo è innanzitutto per la sua famiglia, che deve affrontare un dolore che nessun genitore dovrebbe conoscere e a cui va il mio abbraccio sincero. Lo è per i suoi amici e le sue amiche, per la sua scuola, per gli insegnanti. Ma è anche una sconfitta per tutte e tutti noi, che non siamo stati in grado di intervenire in tempo né di prevenire un gesto così disperato. Perché non è un fatto sporadico né unico, purtroppo.
Dopo la pandemia, il tasso di suicidi tra gli adolescenti è cresciuto del 30 per cento: un dato che richiede un intervento immediato.
Ma i suicidi degli adolescenti legati al bullismo omofobico e transfobico, in cui questo ultimo caso sembra rientrare, è un fenomeno noto da tempo.
Ci siamo battuti con tutti i mezzi a disposizione per fare approvare una legge che affrontasse questo tema proprio nelle scuole, dove le adolescenti e gli adolescenti passano la maggior parte della loro giornata e dove, spesso, subiscono vessazioni per il loro orientamento sessuale o la loro identità di genere. Ma una politica becera e retrograda ha perfino festeggiato per la bocciatura del ddl Zan, applaudendo in aula. E impedisce quotidianamente di approvare misure strutturali contro le discriminazioni per genere, orientamento sessuale e identità di genere nelle scuole e per un'educazione sessuale e all'affettività dei giovani bollandole addirittura come "porcherie".
Guardino in faccia la realtà e la smettano di arroccarsi su posizioni che vanno contro il benessere dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.